Passa ai contenuti principali

buono e... originale!

Il nostro Marco Polo questa volta ci parla del vino cinese. So che le evoluzioni sociali ed econimiche degli ultimi anni ci hanno abituato a considerare i prodotti provenienti dalla Cina solo come imitazioni di scarsa qualità e spesso in tema alimentare questo è un problema dai risvolti anche allarmanti. Vorrei però in questo caso spezzare una lancia a favore di questa bevanda e chiarire che, una volta tanto, non si tratta assolutamente di un recente od approssimato tentativo di contraffazione del nostro prodotto nazionale, perchè in tema di bevande alcoliche la Cina ha una tradizione molto più antica della nostra!

L'invenzione del vino di riso cinese risale infatti a 7000 anni fa, praticamente in contemporanea alla comparsa dei primi vasi di ceramica in cui ancora oggi il vino è contenuto. Secondo la tradizione cinese l'uomo imparò a produrlo imitando le scimmie, le quali erano più golose di frutta fermentata che di frutta fresca. Osservando quanto le scimmie fossero più allegre e chiassose dopo aver consumato alimenti fermentati, gli antichi cinesi si incuriosirono e vollero provare anche loro la fonte di quell'ebbrezza...

Nella Cina antica l'alcool era talmente prezioso da essere utilizzato inizialmente solo come dono agli dei, per i sacrifici agli avi ed in altre rare occasioni speciali. Gradualmente però il prodotto si diffuse anche come bevanda raffinata tra le classi agiate, fino poi a diventare, come anche da noi, un prodotto popolare, il cui uso, allora come oggi, poteva rivelarsi fonte di gioie e dolori.

E sembra anche fonte indispensabile di ispirazione per artisti... Scrive ad esempio il poeta Li Bai a metà del 700 d.C. (si dice sotto i fumi dell'alcool...):

Con una brocca colma di vino
sedevo tutto solo
in mezzo a fiori profumati.
Sollevai il calice
per invitare la Luna
ad essere mia ospite per quella notte.
Là vidi la mia ombra
e quale terza ospite
invitai anch'essa,
l'eterna rivale...

L'uva non è diffusa in Cina e vino ed acquavite sono ricavati prevalentemente da riso e grano, oltre che da rose, prugne bambù, fiori profumati, e vari cerali. In genere entrambe le bevande si consumano calde d'inverno e fresche d'esate, anche se dipende molto dal tipo di alimenti che devono accompagnare, e di ognuna esistono motlissime varietà ed etichette... proprio come da noi!

I più usati in cucina sono lo Shao Xsing, il vino giallo ricavavato dalla fermentazione del riso, che assomiglia un po' al nostro sherry secco, ed il Kaoliang, un distillato di grano molto alcolico, tipo vodka. In questo caso il piatto che la vivandiera ammannisce ai viaggiatori, proprio un classico della cucina casalinga (facilmente reperibile anche sul menù dei ristoranti cinesi in Italia), è profumato con il primo:


Yan cong niu rou si - Manzo saltato con cipolle
ingredienti per 4 persone:
300 gr. di fettine di manzo spesse 7 o 8 mm.
3 cipolle medie (circa 400 gr.)
1 albume
1 cucchiaino di amido di mais (o fecola di patate o farina di riso)
3 cucchiai di salsa di soja
2 cucchiai di vino di riso Shao Xsing (o sherry, oppure vermouth secco)
1 cucchiaio scarso di zucchero
3 cucchiai di olio di arachidi
1 pizzico di glutammato (o sale)

Tagliare il manzo a strisicoline e metterlo a marinare con 2 cucchiai di salsa di soia per una mezz'oretta.

Nel frattempo affettare le cipolle non troppo sottili (circa 5 mm.) e saltarle in un tegame con 2 cucchiai di olio fino a che sono morbide e cominciano a dorarsi.

Miscelare l'albume con l'amido e versarlo sulla carne, mescolando bene.

Scaldare il resto dell'olio in un altro tegame e saltarci velocemente il manzo per un paio di minuti a fuoco vivace, rimestando continuamente perchè i bocconcini restino separati e si coloriscano su tutti i lati.

Unire il manzo alle cipolle e miscelare bene, quindi unire il resto della soja, lo zucchero, il vino e regolare la sapidità, se serve, con un pizzico di glutammato.

Saltare per un minuto, fino a che il sughetto sul fondo si è ben amalgamato ed asciugato e servire ben caldo, accompagnato da riso bianco


oppure arrotolato dentro una focaccina cinese tipo questa, tirata sottile come una piadina prima della cottura. Mi spiace non avere la foto in questa versione: ho preparato una sola schiacciatina per prova ma qualcuno se l'è pappata prima che potessi intervenire... (ebbene sì: non sono l'unica golosa di curiosità orientali che gira da queste parti...)

  • rivoli affluenti:
  • la poesia è tratta da: Xiao Hui Wang, Cornelia Schinharli, Cina, Vallardi.

Commenti

  1. anche questa ricetta mi piace molto... grazie !

    RispondiElimina
  2. Spassosa l'idea del vino scoperto osservando il comportamento delle scimmie: mi chiedo le scimmie cosa potrebbero imparare da noi, in particolare osservando il comportamento di alcuni tifosi negli stadi o, meglio ancora, di alcuni dei nostri strpitosi onorevoli in parlamento...

    RispondiElimina
  3. @eli.fla: allora sei tu che mi hai rubato la focaccina!

    @virò: qui si parlava di uomini che imparano dagli animali, quelli che tu descrivi non stanno in nessuna delle due categorie...

    RispondiElimina
  4. Da leccarsi i baffi! Io ricordo il pollo dei tre bicchieri che credo si faccia in modo più o meneo simile con l'uso di tre bicchierini di vino di riso.

    RispondiElimina
  5. Li Bai come Alceo :-) Bisognerebbe cambiar nome alla Musa della Poesia, visto che la principale fonte di ispirazione è in ben altro spirito :-)
    ciao
    ale

    p.s. il sorriso, nato sul paragrafo delle scimmie, si è spento dopo il commento di Virò...quoto la tua risposta, dalla prima all'ultima riga :-(

    RispondiElimina
  6. Non capisco il perche' dell'albume: forse per fare aderire meglio la farina alla carne?
    Bella ricettina, comunque. Molto del risultato dipendera' dalla qualita' delle cipolle.
    BRAVA :)

    RispondiElimina
  7. @enrico: il san bei ji... In realtà il procedimento è un pochino differente ed il nome viene dagli ingredienti della salsa, che è preparata con un bicchiere di soja, uno di olio di sesamo ed uno di vino di riso. Magari una delle prossime tappe di marco Polo glielo facciamo assaggiare...

    @alessandra: vogliamo dire una banalità? E diciamola: "tutto il mondo è paese"... e pure tutte le epoche!

    RispondiElimina
  8. @corradoT: l'albume insieme all'amido contribuisce a conferire alla salsa quella consistenza lucida e vellutata tipica delle preparazioni cinesi

    RispondiElimina
  9. Ogni paese nella storia ha imparato a distillar di tutto! :)
    questo piatto di manzo mi piace un sacco! ...hai sempre ricette particolari ed invitanti!

    RispondiElimina
  10. Ho una bottiglia di Shao Xsing,che,in una maniera o nell'altra, finisce dappertutto....
    Forse non e' un caso che ci faccia lo sherry trifle.Il commento di viro' e la susseguente risposta sono fantastici!

    RispondiElimina
  11. @terry: io?! Senti chi parla!

    edith pilaff: secondo me tu ed io abbiamo delle malattie in comune!

    RispondiElimina
  12. a me la cucina cinese piace molto, vini e birre comprese. mi è capitato per lavoro di analizzare il mercato cinese delle birre ed è enorme. le ho poi assaggiate anche qui a Milano e devo dire che sono molto buone. non ho assaggiato i vini, ma non ho preconcetti. grazie per il post!

    RispondiElimina
  13. @amsimo: e pensare che per la birra in Cina è tutta "colpa" degli olandesi...
    A Milano ci sono alcuni ristoranti cinesi "veri" con un'ottima cucina; magari può valer la pena di farsi consigliare da loro per una piccola degustazione di vini la prossima volta che ci vai.

    RispondiElimina

Posta un commento

post più popolari

MTC di settembre 2014: un sacco di riso!

Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo compran

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento di un s

peperoni farciti alla croata: massaia batte bustina millemila a zero!

Riprendere a parlare di cucina non è facilissimo, soprattutto con il tono scanzonato che avevo in mente per questo post. Mi limiterò all'aspetto "documentaristico" ed umano, che l'umore magari sa beneficiare della concentrazione e della dolcezza richieste da una simile impostazione. Dopo una lunga serie di articoli e ricette a base di riso penso di cambiare direzione dedicandomi ai peperoni bianchi croati che di solito si cucinano ripieni di carne, per scoprire poi che nella farcia è presente riso crudo. Quando si dice il caso... I peperoni bianchi, babura paprika, in Croazia sono reperibili facilmente proprio in questa stagione. Ne ho in frigo tre e decido di prepararli, appunto, come  punjene paprike , ovvero farciti e cotti nel pomodoro, ricetta tipica che con piccole varianti è diffusa anche in altri Paesi limitrofi e che ogni famiglia, ovviamente, prepara secondo i propri criteri. La versione più semplice prevede di profumare carne trita di manzo o m

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!