Non è che parlando di altro io mi scordi il Giappone, naturalmente... Quindi, proprio al volo, la segnalazione di alcune cose molto interessanti da fare in questi giorni per approfondire la conoscenza della cultura nipponica e per aiutare anche in concreto le popolazioni colpite dal terremoto.
Se qualcuno nei prossimi giorni può permettersi di andare un po' a zonzo per l'Italia incontrerà una serie di iniziative culturali di cui parte o tutto il costo del biglietto andrà ad associazioni benefiche pro Giappone:
dal 20 al 22 maggio: l'ormai famoso Mi Japan, mostra mercato di tutto ciò che fa Giappone, in corso a Milano al Chiostro dell'Umanitaria in via S. Barnaba, dalle10 alle 22 (io sarò al banco gastronomico nel tardo pomeriggio di domenica).
Cincischiando in questo periodo con Giappone ma anche in contemporanea con risi, bisi e pancetta per l'MT Challenge di maggio, mentre pensavo a cosa cucinarmi per un pranzo veloce è uscito "stranamente" una sorta di ibrido tra le due culture.
Mi sembra perfetto per l'occasione, anche da portarsi come spuntino mentre si va a zonzo o si assiste alle varie "nipponeserie"...
Ho già visto per la verità idee analoghe presentate all'MTC di maggio, più sfiziose e decisamente più aderenti ai dettami, quindi il mio è un episodio isolato, un piccolo fuori-programma da sgranocchiare soprapensiero, uno snack giapponese MTC inside in attesa del post dedicato davvero all'MTC:
Edamame onigiri no beekon - Triangoli di riso con fagioli di soja e pancetta croccante
ingredienti per 10/12 pezzi:
2,5 bicchieri di riso giapponese o Roma
1 bicchiere di edamame sgusciati (i miei, devo ammetterlo, sono surgelati)
1 pezzo di alga kombu
2 fette di pancetta spesse 3 cm.
1 foglio di alga nori
2 cucchiai di semi di sesamo
sale
pepe al mulinello
salsa di soja e pasta di wasabi per servire
Sciacquare molto bene il riso e cuocerlo a vapore insieme agli edamame (vanno bene anche ancora congelati), all'alga kombu e ad un pizzico di sale e pepe come spiegato qui, naturalmente con la dose di acqua riproporzionata.
Nel frattempo tritare la pancetta fine fine e tostarla in un padellino antiaderente senza condimento fino a che diventa dorata e croccante; spegnere subito e mettere ad asciugare su carta assorbente.
Nello stesso pentolino, ripulito con carta assorbente ma non completamente asciugato, tostare per qualche secondo i semi di sesamo fino a che cominciano a scoppiettare, spegnere subito e tenere da parte.
Tostare l'alga nori passando molto velocemente il foglio sopra la fiamma, quindi spezzettarla e poi tritarla grossolanamente al coltello.
Quando il riso è pronto rovesciarlo in una capace terrina e lasciarlo intiepidire, levando l'alga kombu e tritandola finemente.
Unire la pancetta (tranne un cucchiaio), le due alghe, i semi di sesamo ed una bella spolverata di pepe al riso, lavorandolo velocemente con una spatola dal basso all'alto perché rimanga bello arieggiato e soffice ma condito in modo uniforme.
Preparare una decina di polpette triangolari senza premere troppo il riso, decorarle sulla cima con la pancetta croccante tenuta da parte e servirle accompagnate con una ciotolina di salsa di soja ed un pochino di wasabi, sagomato anch'esso a triangolo.
Ovvio che la stessa cosa può essere fatta con i classici piselli e rientrare molto meglio nelle regole dell'MTC. Non è quello che ho fatto, ma in quel caso consiglierei, per mantenere un'allure giapponese, di sostituire all'acqua e sale di cottura del riso del brodo di baccelli, preparato però non con acqua salata ma con brodo dashi...
Se qualcuno nei prossimi giorni può permettersi di andare un po' a zonzo per l'Italia incontrerà una serie di iniziative culturali di cui parte o tutto il costo del biglietto andrà ad associazioni benefiche pro Giappone:
dal 20 al 22 maggio: l'ormai famoso Mi Japan, mostra mercato di tutto ciò che fa Giappone, in corso a Milano al Chiostro dell'Umanitaria in via S. Barnaba, dalle10 alle 22 (io sarò al banco gastronomico nel tardo pomeriggio di domenica).
domenica 22 maggio: all'Istituto Campi di Cremona, alle ore 16.30 il concerto “Kizuna, l’amore per la terra”, canti tradizionali giapponesi e classici italiani, Istituto A. Campi, via Gioconda, 1 (l'intero incasso va in beneficenza!).
domenica 22 maggio: all'Auditorium S. Barnaba di Brescia alle ore 20.30 il concerto “Note per il Giappone”, in c.so Magenta 44/A.
venerdì 27 maggio: alle ore 21 al Centro Teatro di Trento una "Serata di letture in musica”, in viale degli Olmi 14.
(giovedì 26 maggio: ore 21 a Milano unico concerto italiano della della Sapporo Symphony Orchestra al Teatro Dal Verme. Non sono previste donazioni ma è comunque un evento strepitoso...)
(giovedì 26 maggio: ore 21 a Milano unico concerto italiano della della Sapporo Symphony Orchestra al Teatro Dal Verme. Non sono previste donazioni ma è comunque un evento strepitoso...)
Cincischiando in questo periodo con Giappone ma anche in contemporanea con risi, bisi e pancetta per l'MT Challenge di maggio, mentre pensavo a cosa cucinarmi per un pranzo veloce è uscito "stranamente" una sorta di ibrido tra le due culture.
Mi sembra perfetto per l'occasione, anche da portarsi come spuntino mentre si va a zonzo o si assiste alle varie "nipponeserie"...
Ho già visto per la verità idee analoghe presentate all'MTC di maggio, più sfiziose e decisamente più aderenti ai dettami, quindi il mio è un episodio isolato, un piccolo fuori-programma da sgranocchiare soprapensiero, uno snack giapponese MTC inside in attesa del post dedicato davvero all'MTC:
Edamame onigiri no beekon - Triangoli di riso con fagioli di soja e pancetta croccante
ingredienti per 10/12 pezzi:
2,5 bicchieri di riso giapponese o Roma
1 bicchiere di edamame sgusciati (i miei, devo ammetterlo, sono surgelati)
1 pezzo di alga kombu
2 fette di pancetta spesse 3 cm.
1 foglio di alga nori
2 cucchiai di semi di sesamo
sale
pepe al mulinello
salsa di soja e pasta di wasabi per servire
Sciacquare molto bene il riso e cuocerlo a vapore insieme agli edamame (vanno bene anche ancora congelati), all'alga kombu e ad un pizzico di sale e pepe come spiegato qui, naturalmente con la dose di acqua riproporzionata.
Nel frattempo tritare la pancetta fine fine e tostarla in un padellino antiaderente senza condimento fino a che diventa dorata e croccante; spegnere subito e mettere ad asciugare su carta assorbente.
Nello stesso pentolino, ripulito con carta assorbente ma non completamente asciugato, tostare per qualche secondo i semi di sesamo fino a che cominciano a scoppiettare, spegnere subito e tenere da parte.
Tostare l'alga nori passando molto velocemente il foglio sopra la fiamma, quindi spezzettarla e poi tritarla grossolanamente al coltello.
Quando il riso è pronto rovesciarlo in una capace terrina e lasciarlo intiepidire, levando l'alga kombu e tritandola finemente.
Unire la pancetta (tranne un cucchiaio), le due alghe, i semi di sesamo ed una bella spolverata di pepe al riso, lavorandolo velocemente con una spatola dal basso all'alto perché rimanga bello arieggiato e soffice ma condito in modo uniforme.
Preparare una decina di polpette triangolari senza premere troppo il riso, decorarle sulla cima con la pancetta croccante tenuta da parte e servirle accompagnate con una ciotolina di salsa di soja ed un pochino di wasabi, sagomato anch'esso a triangolo.
Ovvio che la stessa cosa può essere fatta con i classici piselli e rientrare molto meglio nelle regole dell'MTC. Non è quello che ho fatto, ma in quel caso consiglierei, per mantenere un'allure giapponese, di sostituire all'acqua e sale di cottura del riso del brodo di baccelli, preparato però non con acqua salata ma con brodo dashi...
- rivoli affluenti:
- tutti i link agli eventi sopra citati... Ganbarè Nihon!
Come mi piacerebbe il Mi Japan, se fossi in Italia ci farei un serio pensierino.
RispondiEliminaE complimenti come sempre per la tua proposta, che stupisce per fantasia ed inventiva.
Ciao!
Bè siamo diventate il tuo incubo allora :-))))))! Non posso immaginare cos'altro riuscirai a creare se questa è SOLO una seconda scelta!!! Un bacione e buon sabato
RispondiEliminaDani
In che senso sarai al banco gastronomico? Come cliente o come aiutante?
RispondiElimina(E poi, un giorno, mi spiegherai come si fanno le polpette triangolari...)
@arabafelice: magari tento un reportage fotografico (se arrivo quando c'è ancora luce...)
RispondiElimina@dani: esatto, tra tragico incubo e dolce ossessione!
@virò: comincio come curiosa, poi vediamo come finisce! Per le polpette ci sono un paio di trucchi da casalinga giapponese tenerissimi, ma alla peggio si possono usare anche gli appositi stampini.
Peccato non poterlo fare, perché Al Mi Japan ci sarei venuta volentieri...
RispondiElimina@muscaria: diciamo che gli eventi liguri e quelli giapponesi questo weekend sono un po' troppo sovrapposti. La prossima volta glieli organizziamo noi, così ci coordiniamo meglio...
RispondiEliminaEsatto!
RispondiEliminaSenza parole...e forse è meglio così!! :P ahahahahahaha
RispondiEliminaMa un corso per insegnarcile polpette triangolari no?! :P
@gambetto: assolutamente sì, lascia solo che capiti nei paraggi... (ok, ti ho preso sul serio. So che la cosa ti suona come una minaccia!)
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