Oggi Stefania mi ha invitato a celebrare con lei la Giornata Nazionale della Carbonara, come succede ovviamente oggi anche, indipendentemente, nel Calendario del Cibo Italiano MTC. Stefania, tra le tante meravigliose identità che la distinguono, è anche titolare di Rustichella d'Abruzzo e produce una pasta tra le migliori d'Italia in assoluto. Potevo dirle di no?!
D'impulso aderisco entusiasta, poi apro frigo e dispensa e mi accorgo che mi mancano, giusto, spaghetti, guanciale ed uova intere. Per una carbonara direi perfetto, no?! Per la verità ho però linguine, lardo e albumi, i cui tuorli sono finiti in una ricetta di cui parlerò altrove. Fra gli ingredienti giusti per la carbonara classica, invece, riesco a recuperare un buon pecorino stagionato e pepe.
Non cedo, nonostante ciò, alla tentazione di girarla in cacio e pepe (che è davvero un piatto romano, mentre la storia autentica della carbonara è questa). E allora vado di dissacrazione della carbonara che, nonostante le migliori intenzioni, risulta di gusto in fondo gradevole ma all'aspetto... è praticamente bianca!
Spero si capisca che non si tratta da parte mia tanto voglia di fare il fenomeno quanto di necessità contingente... e confido che Stefania mi ritenga comunque ancora sua amica!
LINGUINE ALLA "CARBONARA" BIANCA, DISSACRATA
ingredienti per 2 persone:
180 g di linguine di grano duro Rustichella d'Abruzzo
8 fettine sottili di lardo, circa 40 g
3 albumi
30 g di pecorino stagionato
pepe nero al mulinello
sale
Mentre abbondante acqua prende il bollore in una pentola, arrotolare 4 fettine di lardo e tritare le altre finissime, a renderle una pasta.
Struggere la pasta di lardo a fuoco basso in un ampio tegame fino a che è sciolta, quindi alzare la fiamma e rosolarvi i 4 rotolini fino a che cominciano a dorare. Levare i rotolini dal tegame e tenere il fondo in caldo.
Grattugiare il pecorino. Calare le linguine nell'acqua bollente salata e, mentre cuociono, sbattere gli albumi con sale e abbondante pepe in un'ampia ciotola fino a che sono leggermente montati; aggiungervi poi il pecorino e mescolare ancora bene.
Scolare la pasta molto al dente e versarla nel tegame insieme al lardo fuso, padellare velocemente a fuoco vivace per un minuto o due, eventualmente con poca acqua di cottura, fino a che il condimento diventa quasi cremoso, quindi spegnere.
Versare la pasta con il suo fondo nella ciotola degli albumi e mescolare bene, vicino al fornello, perchè gli albumi si leghino al condimento e formino sulle linguine una salsa vellutata.
Distribuire nei piatti, guarnire con i rotolini di lardo croccanti e una grattata fresca di pepe e servire subito.
D'impulso aderisco entusiasta, poi apro frigo e dispensa e mi accorgo che mi mancano, giusto, spaghetti, guanciale ed uova intere. Per una carbonara direi perfetto, no?! Per la verità ho però linguine, lardo e albumi, i cui tuorli sono finiti in una ricetta di cui parlerò altrove. Fra gli ingredienti giusti per la carbonara classica, invece, riesco a recuperare un buon pecorino stagionato e pepe.
Non cedo, nonostante ciò, alla tentazione di girarla in cacio e pepe (che è davvero un piatto romano, mentre la storia autentica della carbonara è questa). E allora vado di dissacrazione della carbonara che, nonostante le migliori intenzioni, risulta di gusto in fondo gradevole ma all'aspetto... è praticamente bianca!
Spero si capisca che non si tratta da parte mia tanto voglia di fare il fenomeno quanto di necessità contingente... e confido che Stefania mi ritenga comunque ancora sua amica!
LINGUINE ALLA "CARBONARA" BIANCA, DISSACRATA
ingredienti per 2 persone:
180 g di linguine di grano duro Rustichella d'Abruzzo
8 fettine sottili di lardo, circa 40 g
3 albumi
30 g di pecorino stagionato
pepe nero al mulinello
sale
Struggere la pasta di lardo a fuoco basso in un ampio tegame fino a che è sciolta, quindi alzare la fiamma e rosolarvi i 4 rotolini fino a che cominciano a dorare. Levare i rotolini dal tegame e tenere il fondo in caldo.
Grattugiare il pecorino. Calare le linguine nell'acqua bollente salata e, mentre cuociono, sbattere gli albumi con sale e abbondante pepe in un'ampia ciotola fino a che sono leggermente montati; aggiungervi poi il pecorino e mescolare ancora bene.
Scolare la pasta molto al dente e versarla nel tegame insieme al lardo fuso, padellare velocemente a fuoco vivace per un minuto o due, eventualmente con poca acqua di cottura, fino a che il condimento diventa quasi cremoso, quindi spegnere.
Versare la pasta con il suo fondo nella ciotola degli albumi e mescolare bene, vicino al fornello, perchè gli albumi si leghino al condimento e formino sulle linguine una salsa vellutata.
Distribuire nei piatti, guarnire con i rotolini di lardo croccanti e una grattata fresca di pepe e servire subito.
- rivoli affluenti:
- per spaghetti fantastici da usare in una carbonara classica, e per le linguine nel caso si osasse questa versione, tutta la pasta di Rustichella è acquistabile on line qui.
Purtroppo la carbonara proprio mai piaciuta forse perché non mi piace il sapore dell'uovo cremina però una forchettata di questa la farei. Colgo l'occasione per augurarti buona Pasqua a te e amato bene e auguri anche per tutto il testo. Io mi sono fermata con.il blog. Ho trovato tante cose da fare ed inoltre non potendo fare sforzi pulisco casa ogni giorno a rotazione. La signora come altre a Trieste che vengono da Slovenia e Croazia ora non possono ma sinceramente non vorrei nemmeno io altri a casa mia oggi come oggi. Un abbraccio forte bacione .
RispondiEliminaQuesti giorni sono spiazzanti per tutti, sia nelle cose pratiche che nelle sensazioni. Una buona Pasqua anche a te e marito, cerchiamo di vivercela comunque come una giornata un po' speciale.
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