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esercizio di yoshoku inverso: zucchine e cipolle "alla giapponese"

Oggi è un piccolo momento "inversamente yoshoku", visto che presento un piatto non cucinato da giapponesi con ingredienti stranieri ma preparato da una casalinga italiana con ingredienti giapponesi. 

Ne sono protagoniste le zucchine, verdura oramai diffusissima nel Paese nonostante ne sia iniziata la coltivazione in Giappone solo in pieno '800, solo dopo la loro parente americana zucca che arrivò sulle tavole nipponiche poco prima della fine del '700. Che le zucchine siano una verdura relativamente "nuova" per i Giapponesi è testimoniato dal loro nome, "zucchini", di chiara derivazione occidentale, che viene scritto in katakana, i caratteri destinati alle parole straniere. 

Ciò nonostante sono divenute rapidamente protagoniste quasi d'obbligo delle "zuppe del giardino del tempio" (o unpen-jiru, come le definisce Elisabeth Andoh),天ぷら tenpura e かき揚げkakiagestagionali, oltre che di molti piatti giapponesi estivi di nuova generazione, come ad esempio farcitura di 八幡巻き yawata maki (involtini di manzo) o condimento per そうめん spaghettini somen.

Oggi però non si parla di classici, più o meno recenti, ma di una invenzione tutta mia, ispirata vagamente allo しょが やき shogayaki, maiale saltato allo zenzero, di cui dovrò dare qui nel blog una nuova versione, messa a punto in questi anni con l'aggiustamento di dosi e procedimento e con l'affinamento del gusto personale, da cui anche l'aggiunta di aglio e zucchero.

Qui però con le zucchine rinuncio al mio amato abbinamento zenzero/aglio a favore di due belle cipolle rosse, che volevo lasciar esprimere in tutta la loro dolcezza. E non do a questo piatto ovviamente nomi di  fantasia o, come spesso vedo in giro quando gli autori non sono giapponesi, nomi legati a preparazioni tradizionali giapponesi che sono in verità totalmente disattese.

Dunque non parlerò di "shogayaki vegetariano", anche perchè il termine indica per abitudine un piatto di carne ma letteralmente significa solo "saltato con lo zenzero". Però mi piace sapere che se lo descrivessi ad un Giapponese come ズッキーニと玉ねぎの炒め, zukkīni to tamanegi no itame, lui capirebbe senza dubbio che oggi semplicemente mangio zucchine e cipolle saltate in padella. 
ZUKKINI TO TAMANEGI NO ITAME - ZUCCHINE E CIPOLLE SALTATE "ALLA GIAPPONESE"
ingredienti per 4 persone:
4 zucchine
2 cipolle rosse
10 g di zenzero fresco
1 cucchiaio di semi di sesamo neri
3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di olio di arachidi
1/2 cucchiaio di olio di sesamo
1/2 cucchiaino di zucchero

Tagliare le zucchine in sei parti per il lungo e poi farle a tronchetti da 3 cm; tagliare le cipolle sbucciate a spicchi e poi eliminarne la base, in modo che in cottura si sfaldino; sbucciare lo zenzero e ridurlo a julienne.

Scaldare in un ampio tegame l'olio di arachidi con metà dell'olio di sesamo, versarci le zucchine e lo zenzero insaporire 3 o 4 minuti a fuoco vivace.

Unire quindi le cipolle, aprendone le falde e padellare un minuto, quindi unire lo zucchero e la salsa di soia, saltando un minuto a fuoco medio in modo che le verdure si insaporiscano senza bruciare il fondo.

Unire il resto dell'olio di sesamo, mescolare bene e spegnere. Si può servire sia caldo che tiepido che a temperatura ambiente, spolverato all'ultimo con i semi di sesamo. 
Essendo ottimo anche da freddo, se accompagniamo questo piatto con un pesce 南蛮漬け nanbanzuke, riso bianco ed un frutto... abbiamo preparato un perfetto bento estivo! 
  • rivoli affluenti:
  • le quattro meravigliose ricette delle zuppe giapponesi "del giardino del tempio", una per ogni stagione, sono raccontate nei dettagli in: Elisabeth Andoh, Washoku. Recipes from the Japanese Home Kitchen, Ten Speed Press, 2005, ISBN 978-1-58008-519-9.

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