Passa ai contenuti principali

data astrale 2252534.24

Tempo ordinario 20 giugno 1970, corrispondente data astrale questa:


E come c'entrano una data astrale ed un'astronave in un blog di cucina? Intanto non è un'astronave qualsiasi... e poi la data qua sopra è semplicemente il giorno della nascita di una persona speciale che, nonostante ora sia padre di famiglia e posato professionista, per il suo quarantesimo compeanno ha deciso di vivere una delle sua più antiche passioni: una serata Star Trek!

Per chi (come me) fosse relativamente a digiuno della faccenda, è stato interessante scoprire che esistono appassionati a livelli profondissimi di questa saga televisivo-cinematografica, ma soprattutto che, come ad esempio si può dedurre da siti come questo o da post come quest altro, esiste in specifico anche il culto per  l'aspetto gastronomico dell'intera faccenda!

Già, perchè il mio compito era proprio quello di allestire un buffet a tema, in cui proporre cibi e bevande che citassero quelli davvero consumati dai protagonisti della serie (l'equipaggio della nave interstellare Enterprise, appunto, quella ritratta qui sopra) e dai popoli da loro incotrati nell'eterno girovagare dell'astronave tra pianeti e simili. Così ho cominciato anch'io per qualche settimana a navigare nell'ipersazio virtuale in cerca di notizie...

Quel che ne è uscito in realtà, visti i gusti relativamente "tradizionali" della trentina di ospiti della serata, è stato un menù molto galattico nei nomi ma molto tranquillo nella sostanza. Inevitabile in ogni caso qualche puntatina nei sapori americani, data la nazionalità dell'equipaggio, che spesso negli episodi della lunga saga veniva ritratto mentre nominava o consumava del cibo "di casa".

Di tutte queste letture alternative, tra tante frasi diventate oramai quasi proverbiali tra gli appassionati e che ora sono diventate linguaggio comune anche per me, il motto che mi ha più divertito è stato il seguente, specchio di un'epoca del mito eroico e guerriero anni '60/'80 nel tempo di fatto un po' stemperato con l'evolversi della saga: "Agisci e avrai la cena, pensa e sarai la cena!"

Questo il menù dell'iniziale aperitivo  in giardino, ufficialmente il "Bar di Prora":


e questo il menù della cena vera e propria, svoltasi di seguito sul "Ponte Ologrammi"  (la terrazza, raggiunta attraverso un "teletrasporto" cammuffato da ascensore...):


Dato che con il caldo prepotente di questi ultimi giorni parlare nel dettaglio di carni grigliate e sfogliatine al forno sembra quasi contro natura, comincerei almeno a raccontare le bibite fresche della prima parte della serata, in parte analcoliche anche per la presenza di una piccola banda di bimbi.

Da veri intenditori, non si sono per niente fatti intimidire dagli strani nomi delle vivande e neppure da alcuni colori un po' alternativi spuntati qua e là. A dimostrazione che che lo spazio è infinito e che comincia a casa nostra, si sono avventurati senza timori nella serata e nel buffet, con la stessa curiosa golosità degli adulti. Quando si dice che la buona educazione paga...


Limonata alla salvia e al rosmarino
per circa 3 litri di bibita:

Portare ad ebollizione 350 ml. di acqua, sciogliervi 250 gr. di zucchero ed unire la parte gialla della scorza di un limone e 4 foglie di salvia, oppure un rametto di rosmarino (qui ne ho preparare due versioni), facendo sobbollire per almeno 5 minuti.

Quando lo sciroppo si è un po' addensato spegnere, unire il succo filtrato di 6 limoni e poi lasciar raffreddare, quindi filtrare il liquido rimasto e tenere in frigo fino al momento di servire.

Versare lo sciroppo in ampie caraffe e diluirlo con 3 lt. di acqua (gasata o naturale), decorando con cubetti di ghiaccio ed un rametto fresco dell'erba usata (qui, appunto, salvia e rosmarino, ma sono perfetti anche basilico, menta, timo, lavanda o vaniglia...). La proporzione dovrebbe essere circa 1 parte di sciroppo per 5 parti di acqua.



Succo di anguria alla lavanda e miele
per un'anguria grande come un pallone da calcio:

Portare a bollore 250 ml. di acqua con 2 cucchiai di zucchero e 3 cucchiai di miele alla lavanda (o millefiori), unire 3 spicghette di lavanda, far sobbollire qualche minuto fino a che comincia a formarsi lo sciroppo, quindi spegnere, lasciar raffreddare e filtrare.

Nel frattempo lavare la calotta di una anguria non troppo grossa (questa era poco più grossa di un pallone da calcio, non ho pensato a pesarla..) e scavarne fuori la polpa con un cucchiaio, lasciando intatto il fondo e le pareti per creare una ciotola capiente. Ritagliare nel "coperchio" una piccola tacca per poterci infilare il manico del mestolo.

Passare la polpa dell'anguria al passaverdure per eliminare semi e filamenti e miscelarla con lo sciroppo, il succo filtrato di due lime ed un pizzico di sale, versare nel guscio, sigillare con pellicola e tenere in fresco fino al momento di servire, decorato con cubetti di ghiaccio e qualche fiorellino fresco di lavanda.


Bowk di litchees e pesche noci
per circa 2 litri di bibita:

Mettere in una bowl di vetro 600 gr. di litchees sbucciati e snocciolati, 6 pesche snocciolate e tagliate a fettine, 5 cucchiai di zucchero (se si usa frutta sciroppata ne bastano 2 o 3), il succo di 1 limone, 1/2 bicchiere di Cherry Brandy e 3 cucchiai di Maraschino, coprire e lasciar macerare in frigo almeno un paio di ore.

Al momento di servire versare nella bowl 2 bottiglie di spumante secco ed abbondante ghiaccio.


Blue Beer
per ogni caraffa:

Per ogni litro di birra chiara ben ghiacciata (qui ho usato Poretti, la birra locale di Varese) unire 3 cucchiai di colorante alimentare liquido blu e tanto, tanto ghiaccio, tutto miscelato all'ultimo momento per poter portare in tavola una bella schiuma azzurra sopra la birra...(nella foto ne è rimasta poca traccia!).

Servire a parte del lime a pezzetti. Al momento di versare spremere e poi tuffare nel bicchiere un paio di spicchi di lime... la birra diventerà verde smeraldo. Meglio usare bicchieri trasparenti, o si perde l'effetto...

(Mi scuso per la qualità delle foto di questo e di eventuali successivi post a riguardo, ma sono poco più di istantanee prese al volo, con la testa alla cucina, in mezzo alla folla e con condizioni di luce variabili...)  
  • rivoli affluenti: 
  • incredibile ma vero, esiste anche un libro in italiano sull'argomento, da cui ho infatti tratto la ricetta degli smoked beans: Emanuela Profumo, A tavola sull'Enterprise. Ricette e golosità tra le stelle, Il Leone Verde Edizioni

Commenti

  1. Ma troppo divertente questa cosa ! Io, confesso, ero una fan del capitano e suo equipaggio, affascinata da Spock e le sue belle orecchie...che qualcuno si sia impegnato a capire cosa mangiavano mi sembra ancora piu' misterioso dei viaggi stellari....secondo me mangiavano pilloline...invece no: surprise nell'enterprise!!
    Besos

    RispondiElimina
  2. Nahhh troppo forte!!!
    Io non so assolutamente nulla di Star Trek... ma sta cosa la trovo davvero bella!
    So che ci sono seguaci appasionati, così come di Guerre Stellari o altri film o telefilm culto... ed è bello organizzare questi eventi!
    Proprio un bel compleanno e pure un bel menù..galattico!!! :)
    Di sti drink proverei subito quello all'anguria, sarà che ha la mia amata lavanda!:)
    bacioni stellari!

    RispondiElimina
  3. Genio allo stato puro, che dirti di piu'?
    (ammirazione.....)


    PS - Aggiungo un detto, in stile '60-'80: "Chi non mangia sara' mangiato"

    RispondiElimina
  4. Cin cin e...lunga vita e prosperità!

    RispondiElimina
  5. l'hai fatto!!!!! ahahahahahah allora tuo fratello è stato accontentato!
    sei troppo geniale, mannaggia..... alla prima occasione di commissiono una cena tematica :-)
    ciao bella!

    RispondiElimina
  6. ohh che ricordi, credo che la TV fosse ancora bianco e nero... Brava ad organizzare una cosa così difficile (considerando come sei tu) ottimo menù! Scusa la mia ignoranza cara, ma che cosa è l'infradito?
    Abrazos, buon WE
    Pat

    RispondiElimina
  7. @glu.fri: una cosa divertente è che sull'Enterprise esiste addirittura un cuoco di bordo (che però non è mai apparso, nonostante in molti lo citino). Altro che pilloline!
    In un episodio addirittura il capitano della nave si cala nel ruolo di cuoco perchè, quasi come un barman, sembra sia per il suo ruolo molto facile raccogliere le confidenze dei membri dell'equipaggio...

    @terry: io mi diverto da morire ad organizzare le cene a tema... Potrei raccontare cose...
    Con la lavanda puoi pure farci la limonata ed anche il cocktail di frutta, se ti piace...

    @corradoT: la prima cosa che mi è venuta in mente in effetti leggendo quel motto era la storia del leone e della gazzella che corrono...

    @virò: lunga vita e prosperità! Siamo tutti diventati un po' più Vulcaniani, con questo post...

    @babs: basta che al dolce ci pensi tu!!!

    @patricia: è il nome in grego familiare di un vero cocktail ufficiale, il Rusty Nail, a base di Drambuie e Scotch

    RispondiElimina
  8. accidenti altro che geniale! i cocktail li copio senz'altro, bello quello dei litchi!

    RispondiElimina
  9. Auguri al festeggiato ! ....un vero compleanno stellare ! e tu ....fantasia a 5 stelle .
    un abbraccio chiara

    RispondiElimina
  10. @enrico: in effetti mi sono resa conto che qui fino ad ora non ho postato mai bibite in generale... ma a tutto c'è rimedio!

    @chiara: diciamo che sono uscita dal buco nero iniziale quando mi sono resa conto che si trattava più che altro di adattare i nomi alle pietanze...

    RispondiElimina
  11. è il caso di dire "fantastico" le voci di star trek,,,il mitico capitano...un ricordo indelebile ...credo che potresti rendere l'offerta pubblica e molti più di 30 accorrerebbero!

    RispondiElimina
  12. @silvia: ho scoperto che gli appassionati del genere sono migliaia... forse meglio non sbandierare troppo la cosa!

    RispondiElimina
  13. Geniale and very daring!E' particolarmente intrigante il drink all'anguria.
    Buon weekend :)

    RispondiElimina
  14. @edith pilaff: grazie. Però non fingere di nulla, qui stiamo sempre aspettamdo il tuo banana fool...

    RispondiElimina
  15. E'la terza e dico terza volta che mi rileggo il menù! Finito qui...inizio alla quarta :P
    Ancora non mi capacito.
    Quando la realtà supera di granlunga la fantasia.
    PS
    Non per età anagrafica ma solo per genialità...non è che eri compagna di classe di un certo Orson Welles...?!
    Nota
    Sempre più ammirato...torno a studiare il menù!

    RispondiElimina
  16. @gambetto: guarda che fanno tanta scena ma alla fine sono tutte cose semplici e anche relativamente veloci...

    RispondiElimina
  17. Una cena trekker! Accidenti questo post devo farlo leggere ad un po' di amici! :-)
    Bellissimi i tuoi drink, me li salvo tutti! :P

    RispondiElimina
  18. @muscaria: allora vi manderò qualche foto del gagh, il piatto preferito dai Klingon a base di vermi vivi...

    RispondiElimina
  19. Aaaah deve essere stato spettacolare il gagh!!!!
    Immagino le reazioni :-)

    RispondiElimina
  20. @muscaria: a dir la verità ci si sono avventati soprattutto i bambini!!!

    RispondiElimina
  21. Da appassionata di Star Trek non posso che inchinarmi!! Sei stata bravissima!!
    Un bacione

    RispondiElimina
  22. @3di15: attenta ad inchinarti... il pancione potrebbe non gradire!

    RispondiElimina

Posta un commento

post più popolari

MTC di settembre 2014: un sacco di riso!

Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento di un s

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo compran

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,

Milano matsuri: una festa popolare giapponese... sotto casa!

Il 26 maggio nessuno mi cerchi: non ci sarò! Il 26 maggio succederà una cosa bellissima, tanto che non sto più nella pelle dalla voglia che arrivi presto, e trascorrerò l'intera giornata a Milano vivendo un'esperienza giapponese davvero unica. A meno di non abitare in Giappone, intendo, cose così in Italia non si vedono spesso... A Milano tra via Keplero e piazza Carbonari (pochi passi dalle stazioni metrò di Zara o Sondrio) una domenica tutta dedicata alle tradizioni giapponesi. Non le solite che conoscono tutti, tipo sushi o manga, ma proprio quelle popolari, i divertimenti delle persone semplici che affollano una festa di piazza... insomma: un vero e originale matsuri giapponese, con le sue bancarelle, i suoi suoni, i suoi profumi ed i suoi colori! In alcune città d'Italia si sono tenuti degli eventi denominati " matsuri ", ma mai è stata ricostruita la vera atmosfera della sagra di paese giapponese, mai è stata presentata una così vasta gamma di aute

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!