Una serie di ricettine in sordina, in ordine sparso, a tema fingerfood... per partecipare alla raccolta di Christmas Finger Food proposta da Patrizia nel suo blog La Melagranata... E dato che lei dice di aspettari da me esplicitamente (parole sue) delle ricette "esotiche, fascinose e magiche" comincerei con il magico... di una bacchetta!
E in questo caso parto proprio dalla parola finger ... perchè cosa c'è di più goloso che mangiare con le dita?! Da bambina insistevo nel pescare le patatine fritte dal piatto con le mani, spiegando ai grandi che mi guardavano severamente che davvero così avevano un sapore migliore...
Finger mi stuzzica anche come tema per la forma: uno snack a bastoncino (a bacchetta magica!), levando al tema natalizio l'elegante formalità che generalmente lo contraddistingue a favore di un divertimento un pochino più rustico e sciolto. Insomma: niente di troppo classico!
Ecco allora che la prima idea vuol "fingerizzare" un ingrediente che di solito è presentato in striscioline morbide e che di per sè non sarebbe per niente chic, ma che avvolto in un abito nuovo e croccante forse riesce "magicamente" ad entrare pure in un menù natalizio...
Fingers croccanti di trippa
ingredienti per 8/10 bicchierini:
500 gr. di trippa a reticolo (*)
180 ml. birra chiara
160 gr. farina bianca
1 punta di cucchiaino di lievito in polvere
1/ cucchiaino di aglio in polvere
sale
abbondante olio per friggere (io uso arachide)
(* Se si acquista la trippa cruda va messa a bagno per un'oretta in acqua fresca, sciacquata poi bene sotto acqua corrente e lessata per un'oretta in acqua appena bollente con una foglia di alloro, un gambo di sedano, una carota ed una piccola cipolla a tocchetti. Va poi scolata e lasciata ben raffreddare.)
Setacciare la farina con il lievito e la polvere di aglio, salare leggermente quindi diluire gradualmente con la birra, rimestando con una frusta per evitare grumi. Lasciar poi ripsrare qualche minuto.
Sciacquare ancora bene la trippa ed asciugarla, tamponandola con carta da cucina perchè sia più asciutta possibile, quindi tagliarla a listarelle larghe circa 5 o 6 mm.
Scaldare bene l'olio, versare la trippa nella pastella e calarla nell'olio pochi pezzi per volta tenendo ben separate le listarelle, cuocere due o tre minuti fino a che è ben gonfia e dorata e scolare su carta assorbente.
Servire ben caldo, spolverizzato di sale ed accompagnato da un paio di salsine. In questo caso quella chiara è maionese con olive e cetriolini tritati, qualche grano di senape, aneto e prezzemolo, quella scura è questo chutney di pomodori e uvetta leggermente frullato...
E in questo caso parto proprio dalla parola finger ... perchè cosa c'è di più goloso che mangiare con le dita?! Da bambina insistevo nel pescare le patatine fritte dal piatto con le mani, spiegando ai grandi che mi guardavano severamente che davvero così avevano un sapore migliore...
Finger mi stuzzica anche come tema per la forma: uno snack a bastoncino (a bacchetta magica!), levando al tema natalizio l'elegante formalità che generalmente lo contraddistingue a favore di un divertimento un pochino più rustico e sciolto. Insomma: niente di troppo classico!
Ecco allora che la prima idea vuol "fingerizzare" un ingrediente che di solito è presentato in striscioline morbide e che di per sè non sarebbe per niente chic, ma che avvolto in un abito nuovo e croccante forse riesce "magicamente" ad entrare pure in un menù natalizio...
Fingers croccanti di trippa
ingredienti per 8/10 bicchierini:
500 gr. di trippa a reticolo (*)
180 ml. birra chiara
160 gr. farina bianca
1 punta di cucchiaino di lievito in polvere
1/ cucchiaino di aglio in polvere
sale
abbondante olio per friggere (io uso arachide)
(* Se si acquista la trippa cruda va messa a bagno per un'oretta in acqua fresca, sciacquata poi bene sotto acqua corrente e lessata per un'oretta in acqua appena bollente con una foglia di alloro, un gambo di sedano, una carota ed una piccola cipolla a tocchetti. Va poi scolata e lasciata ben raffreddare.)
Setacciare la farina con il lievito e la polvere di aglio, salare leggermente quindi diluire gradualmente con la birra, rimestando con una frusta per evitare grumi. Lasciar poi ripsrare qualche minuto.
Sciacquare ancora bene la trippa ed asciugarla, tamponandola con carta da cucina perchè sia più asciutta possibile, quindi tagliarla a listarelle larghe circa 5 o 6 mm.
Scaldare bene l'olio, versare la trippa nella pastella e calarla nell'olio pochi pezzi per volta tenendo ben separate le listarelle, cuocere due o tre minuti fino a che è ben gonfia e dorata e scolare su carta assorbente.
Servire ben caldo, spolverizzato di sale ed accompagnato da un paio di salsine. In questo caso quella chiara è maionese con olive e cetriolini tritati, qualche grano di senape, aneto e prezzemolo, quella scura è questo chutney di pomodori e uvetta leggermente frullato...
Una seconda idea invece abbandona la forma " a dito" e sviluppa invece la richesta dell'esotico. Senza citazioni orientali per una volta (!!!), qui si pensa ad ingredienti tipici di una tradizione diversa dalla nostra ma specifica di questo periodo, quella del Thanksgiving statunitense, abbinando zucca e cranberry (una sorta di mirtillo rosso americano):
Pumpkin, celery and cranberries soup - Piccola crema di zucca e sedano con cranberry e kefir
ingredienti per 8/12 verrine circa:
600 gr. di polpa di zucca al netto di scorza e semi
3 gambi di sedano bianco
1 piccolo porro
2 cucchiai di cranberry secchi (oppure uvetta e ribes miscelati)
2 cucchiai di kefir (o latte + yogurt, o yogurt greco frullato con 1 cucchiaio di acqua)
2 cucchiai di olio extravergine leggero
1 peperoncino piccante secco
2 foglie di salvia
800 ml. di brodo leggero di pollo (o vegetale per i vegetariani)
1/2 cucchaio di zucchero
sale
pepe al mulinello
Ridurre la zucca a cubetti, il porro a rondelle ed il sedano a bastoncini; mettere a bagno i cranberry in mezzo bicchiere di acqua tiepida.
Scaldare l'olio in una pentola con il peperoncino intero e la salvia e rosolareùvi le tre verdure a fuoco non troppo alto, in modo che non si dorino ma si insaporiscano bene.
Levare il peperoncino, versarvi il brodo caldo e cuocere per una ventina di minuti circa o fino a che la zucca è bella morbida.
Nel frattempo scaldare i cranberry con la loro acqua e lo zucchero ed un pizzichino di sale fino a che sono belli gonfi e morbidissimi e lì'acqua si è quasi totalmente asciugata, quindi frullarli grossolanamente (oppure ottenere proprio una crema liscia. Io ho preferito sottolineare il contrasto cromatico anche con differenti consistenze) e pepare.
Frullare la zucca fino a che sia cremosa e vellutata, far asciugare ancora la crema sul fuoco se risultasse troppo luquida oppure aggiungere un filo di brodo se fosse troppo densa, regolare di sale e pepe e distribuire nelle ciotoline individuali.
Salare leggermente il kefir e frullarlo oppure agitarlo in una bottiglietta fino a che diventa spumoso, quindi versarne qualche goccia su ogni porzione.
Distribuire anche il trito di cranberry sulle zuppine, spolverare di pepe e servire caldo o tiepido, con cucchiaini se si è scelta una consistenza densa o da sorseggiare se si è lasciata più liquida.
Non so esattamente in che categoria collocare questi sfizi, in realtà in un buffet di fingerfood la distinzione tra antipasti, primi e secondi è abbastanza sottile. Diciamo che di certo non vanno tra i dessert o tra i regalini impacchettabili!
Si potrebbe forse piazzare la zucca nei primi e la trippa nei secondi?! Non so, anche perchè ho un altro paio di idee che forse funzionerebbero come antipasti! Anche se non subito, perchè la mente cucinifera viaggia ma il resto di me è imbrigliato in tempi e luoghi reali...
Ma non perdo le speranze di farcela, tanto c'è tempo fino al 15 dicembre... Per il momento comunque mi fermo qui e lascio decidere a Patrizia la categorizzazione di queste due ricettine, di cui è ampiamente responsabile perchè nelle mie intenzioni sono proprio nate per partecipare alla sua raccolta (e... scusa Patrizia se il link è nel testo ma non so mettere quelli che si aprono cliccando sulla foto... Aaaagggh!).
P.S.: Magari alla prossima puntata, quella della ricettina finger "fascinosa", allego anche le risposte alla Staffetta dell'Amicizia propostami da Patrizia, così mi levo il pensiero! E per vendicarmi penso userò molto formaggio...
- rivoli affluenti:
- per questa volta posso evitare libri e citare una canzone che mi suona in testa da quando ho tirato fuori la tovaglietta natalizia dal cassettone?! Ok, sarò banale: Jingle Bells
- comunque parlavo meglio del Thanksgiving l'anno scorso qui
Trippa fritta: vero colpo di genio :-)
RispondiEliminaLa zuppetta e' un vero antipasto, comunque, e molto elegante anche.
Sul Thanksgiving ho pubblicato qualcosa anch'io, ma piu' terra terra, temo.
Ciao, buona settimana!
CArissima....le tue due ricette per il contest mi piacciono molto...ma tanto di più mi piace il tuo "collegamento" al NAtale con la tovaglia!!! Brava...da una delle "giudichesse"...buon lunedì
RispondiEliminaGnam...Purtroppo la trippa di buona qualita' qui e' difficile da rintracciare,nonostante
RispondiEliminafosse cosa comune e tradizionale.
Mi lecchero' lo schermo...
Certo che la trippa fritta te la potevi inventare solo tu!
RispondiEliminaBelli i finger food di Natale, magari si evita l'ammorbamento da cenone e pranzone e panettone e regalone..e....Baci
RispondiEliminaLa trippa detta delicatamente mondongo da queste parti non l'ho mai cucinata...faccio outing..
Baci
@corradoT: grande, il succotash non è affatto terra terra!!! E poi abbiamo semplicemente dato due tagli differenti allo stesso argomento. Ma dovresti saperlo, visto che il mio vecchio post era in qualche modo dedicato a te...
RispondiElimina@eli.fla: ciao giudichessa in umore natalizio, buona settimana anche a te!
@edith pilaff: ma dai, difficile da trovare la trippa in Inghilterra?! Pazzesco...
Però so di un ristorante di Londra dove cucinano solo quinto quarto, lo conosci? Io ho l'indirizzo (da qualche parte) ma non l'ho mai provato.
@virò: e devi assaggiarla come è buona mangiata con le mani!
@glu.fri: l'idea dei finger natalizi è di Patrizia, a cui vanno i complimenti veri.
Per la trippa... se la provi fritta compi gesti abituali e ti togli il pensiero! Naturalmente devi insegnarmi tu come gonfiare una farina gluten free!
Preparazioni splendide! In tema perfetto con il Natale. Concordo, solo tu potevi inventarti la trippa fritta! Bravissima! Seguo la tua ipotesi di collocazione e metto la trippa come secondo e la zuppetta (che delizia!) tra i primi...in attesa dei tuoi antipasti!
RispondiEliminaCos'è la cosa che domenica lavori? Stai scherzando, vero? Qui ti aspettano tutti!!
p.s. Grazie per le ricettine al formaggio, eh!! :)
Lo so,e' una vergogna,particolarmente se penso che il Lancashire e' sempre stato famoso per la trippa..La trippa fritta,tra l'altro,era una specialita' comune e veniva chiamata ,.in gergo,butcher's apron.
RispondiEliminaIl ristorante a cui ti riferisci e' per caso St.John?Li ho mangiato degli ottimi chitterlings
(intestino).
A presto!
@patrizia: la trippa in pastella non è una mia invenzione, di solito si serve mista ad onion rings. Io ho solo ipotizzato una mia pastella e delle salsine. In effetti adesso che ci penso però non mi è mai capitato di trovarla in Italia...
RispondiElimina@edith pialff: esatto, brava, il St. John! L'ho mancato in un paio di occasioni ma la prossima volta non me lo faccio scappare. Tu come ti sei trovata?
Butcher's apron? Curiosa 'sta cosa, mai sentita. Sai da dive viene il mìnome?
Aiuto aiutoooo sono indietro con tutto, ma da domani recupero (a rate!)
RispondiEliminaPer il momento, un bacione :-)
@muscaria: hahaha... affannata, di corsa, in ritardo, affastellata di mille cose sottobraccio... Mi sembri me!
RispondiEliminaLa trippa finger food è eccezionale! non esotica ma quantomeno originale e ottima mi sa!!!
RispondiEliminaintrigante pure la zuppetta... tutte cose che amo, dalla zucca, ai cranberries al kefir! :)
baci
@terry: e sì che per stupire te ce ne vuole...
RispondiEliminaVisto????HAi vintooooooooo.....il sommo premio dalla CAPAgiudichessa...bravissima....baci Flavia (eliFla)
RispondiEliminaP.S. vi sto linkando , voi vincitori , del contest sul poist per ringraziare PAtrizia...baci
@eli.fla: ancora non me ne capacito... Deve aver ricevuto una botta in testa Patrizia quel giorno!!!
RispondiElimina