Ultimi scampoli di primavera che va incontro all'estate. Le giornate sembrano stranamente più faticose. "Stranamente" perché in verità nel quotidiano nulla è cambiato: i pesi e le gioie sono gli stessi di ieri e di domani. Sarà che mi immalinconisce lasciare la primavera e le sue conferme di speranza ben riposta. Sarà che mi ritrovo troppo jap inside... Nella visione orientale la percezione dei mood stagionali è sfasata di un posto rispetto alla nostra: la vera stagione di rinnovamento non è la primavera ma l'inverno, quando sotto la neve, nella terra gelata, riposano i semi e con loro la speranza di una vita che rinasce, di un futuro che ritorna. La primavera viene vissuta come tripudio della vita e pienezza di energia, come per noi l'estate, perché è la conferma di tutto il lavorio, invisibile ma incessante, che destino e natura hanno operato durante le stagioni apparentemente "morte". L'estate invece per gli orientali è la stagione in cui, r
Amo storia e geografia del cibo, tra le altre cose. Così viaggio attraverso il mondo e dentro me stessa. Assaggiare mi fa sapere con cuore e palato, ancora prima di capire con la testa.