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insalata tricolore di topinambur per hinamatsuri


Il 3 marzo in Giappone si festeggia lo hina-matsuri, la festa delle bambine, durante la quale si prega per la loro salute e bellezza. Si allestisce in casa l'hina-ningyo: su una piccola gradinata coperta di tessuto rosso o dorato si dispone, in sette ordini di rango, una collezione di bambole riccamente vestite che rappresentano, nell'ordine, l'imperatore e l'imperatrice, vari personaggi della loro corte fino alle riproduzioni in miniatura di oggetti della loro vita.

Un po' come i nostri lari, anticamente in Giappone si pensava che le statuette potessero proteggere la casa riuscendo ad allontanare gli spiriti cattivi e le malattie. Inizialmente si confezionavano bambole di paglia (le hina-nagashi, bambole fluttuanti) e le si faceva portare via dalla corrente di un fiume, in modo da allontanare i pericoli; quelle che finivano incidentalmente nelle reti dei pescatori venivano bruciate al tempio.

Dal VIII secolo si cominciò a confezionare bambole da tenere in casa, dapprima in legno scolpito e laccato, dal XI secolo, in paglia, rivestita con i ricchi tessuti da kimono, con mani e viso in legno dipinti con una lacca speciale a base di polvere di conchiglie. Nell'800 le bambole divennero ancora più raffinate, con acconciature di capelli veri e castoni di vetro come occhi.

Dagli anni '20 ebbero un gran successo bambole con il viso di porcellana (come le mie), più facili da produrre in serie e da vendere anche ai turisti con costumi tipici della zona. Tutto il mondo è paese, insomma: quale bambina della mia generazione non ha avuto in dono qualche bambolina in costume regionale da tenere su una mensola, nella sua sacra scatola/vetrinetta di plastica trasparente da cui era vietato estrarla?!

La storia delle bambole giapponesi in verità non è così lineare e riduttiva ed esiste pure tutta la categoria di bambole "da gioco" e di quelle "maschili", ma qui si sta facendo tardi e comincio a sentire un certo languorino... I cibi tipici di questa ricorrenza sono diversi in base alla regione ma il più diffuso è forse l'hishimochi, dove hishi sta per castagna d'acqua e mochi per dolcetto di riso glutinoso. 

Si tratta di un dolce a tre strati, in cui il verde alla base rappresenta l'erba che a fine inverno è appena in germoglio, il bianco (fatto di hishi) che lo ricopre è la neve che sta per sciogliersi, dal potere purificante e vivificante, mentre il rosa (o a volte il giallo) sulla cima simboleggia la fioritura della primavera in arrivo che tutto rivitalizzerà.



Come non ho ne' spazio ne' materiali adatti per allestire l'hina-ningyo a casa mia (le mie due solitarie bamboline non bastano...), nonostante la mia passione per il presepe me ne faccia sorgere ogni anno il desiderio, così oggi non ho tempo di preparare un hishimochi!

Pranzo allora con una veloce insalata per niente giapponese, ma che compongo a strati per citare, almeno nei colori, il dolce di quella che oggi tutti considerano la festa delle bambine, nonostante il nome hina matsuri significhi (guarda un po'!) "festa delle bambole".



Formine veloci di topinambur sardine e uova

ingredienti per 2 persone:
2 topinambur, circa 70 g in tutto
2 uova
1 lattina da 120 g di sardine sottolio di Tricana (90 g sgocciolate)
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di origano
1 pizzico di aglio in polvere
aceto di riso
sale
pepe nero al mulinello



Rassodare le uova ponendole in acqua fredda con un goccino di aceto e calcolando 8 minuti dal bollore. Raffreddarle sotto l'acqua corrente e lasciar riposare fino a che sono ben fredde. Sgusciarle all'ultimo, sarà più facile.

Tritare finemente 3/4 delle sardine sgocciolate con un albume e condire con sale, pepe e aglio in polvere.

Tritare l'altro albume con i due tuorli ed unire prezzemolo, origano e la maionese, regolando di sale e mescolando bene.

Sbucciare i topinambur e tritarli grossolanamente, mettendoli a bagno in una ciotola di acqua acidulata con un pochino di aceto. Scolarli e condirli con un'altro spruzzo i aceto, sale, pepe e qualche goccia di olio delle sardine. Coprire e conservare tutto in frigo.

Al momento di servire disporre su due piattini due coppapasta e riempili con metà della miscela alle erbe.

Disporre uno strato di topinambur abbastanza spesso sopra il primo strato e concludere con uno strato alle sardine, compattando bene. 

Sfilare i coppapasta, decorare eventualmente con foglie di prezzemolo o filetti di sardina interi (io ho lasciato tutto "nudo") e servire, accompagnato con crostini di pane tostati.

In alternativa si possono spalmare le creme verde e rosa su fettine di pane morbido alternate a fettine un po' spesse di topinambur ben condite e servire come finger food.



Oppure mescolare tutto insieme, unire della bella insalata verde a striscioline e servire come antipasto per 4 persone.



  • rivoli affluenti:
  • per le sardine di Tricana, fantastico produttore di pesce in scatola di Lisbona, ringrazio mia sorella che ha pensato anche a me quando lo ha visitato
  • per l'abbinamento di topinambur e uovo mi sono "Liberamente" ispirata qui
  • la foto dello hishimochi viene da qui, dove si racconta meglio la storia dello hinamatsuri

Commenti

  1. nonostante non abbia nulla di giapponese, direi che l'insalata è davvero favolosa

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  2. Grazie mille per le nozioni che hai dato che possono sempre essere utili e complimenti per la bella ricetta

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  3. @paola: grazie, devo ammettere che l'ha pensata così anche l'essere a cui era destinata.

    @libera: ...appunto!

    @mila: grazie a te

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  4. sono contenta di averti "trovata-conosciuta-scoperta".... xkè i tuoi post rappresentano x me un vero e proprio arricchimento personale...e non è una sviolinata... :)
    ps. bello questo abbinamento del topinambur con le sardine :)

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  5. @ilaria: l'arricchimento, in realtà, sta nel leggere con spirito curioso!

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  6. Questa cosa che dai viaggi ti portano sardine come souvenir è già strepitosa di suo...se poi tu le trasformi così è un incentivo a continuare!

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  7. @virò: ecco, brava, vedo che siamo sulla stessa lunghezza d'onda...

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  8. Ciao, mi piace molto quello che non chiede come mi sono perso il tuo blog

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  9. Grazie per questi consigli interessante forte, è bello venire attraverso articoli interessanti come il vostro! Vi auguro salute, la longevità, il successo, la felicità e la pace del cuore.

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  10. articolo superba che mi ha dato le tracce reali per i miei articoli me. Mi metterà alla prova non appena il prossimo articolo. Per dire che ho anche messo la pagina nei miei preferiti.
    grazie

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