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il deragliamento di una zuppa di fagioli che diventa crema di piselli e indivia


Un mese di silenzio sul blog, che non deriva dal turbinio delle feste o da chissà quali impegni di vita, ma semplicemente dalla necessità di chiudermi un poco in me stessa e riflettere su cosa vorrei che mi aspettasse. E su come fare in modo di realizzarlo.

Non ero sui "temi di stagione", insomma: per chi pubblica di cucina in qualsiasi forma questo mese è stato il tempo prima di ricette natalizie dedicate a biscotti, regali mangerecci, poi di idee per pranzi e cene delle feste, e nei giorni seguenti era il tema del riciclo a dominare, per finire ora quello dei piatti detox.

Io invece mi sono gustata per tutto il tempo la pura l'atmosfera natalizia, che poco per volta mi ha avvolto come una estrema coccola, caratterizzata da piatti caldi, densi, brodosi, accoglienti. Quelli che accentuano la meravigliosa sensazione di potersi rifugiare in casa chiudendo fuori un clima rigido o la stanchezza di un anno impegnativo.

Non ho avuto poi in effetti tempo per veri esperimenti in cucina o per elaborare menù speciali, finendo per dedicare semplicemente ogni momento disponibile alle sorprese per i miei cari, di cui magari posterò pure le ricette, durante l'anno. Non serve correre ora, per oggi basta una di quelle "confortevolissime" zuppe che nel mio personale  mood invernale hanno costituito questo mese un perfetto "rifugio". La crema di piselli secchi che pubblico oggi è stata cucinata giusto un mese fa ma me la rifarei al volo anche ora... ne avessi il tempo!

Invece ho solo un istante oggi, e lo uso per riportarne le foto sul blog e per spiegare che si tratta di una minestra ispirata a questa zuppa di Edvige; lei però ci metteva fagioli e non i miei piselli spezzati e la profumava anche con il rosmarino, aroma che non avevo sottomano (da cui seguenti spedizioni nell'orto paterno!).

Adoro i blog di cucina rimasti "puri" come il suo: mi sembra di potermi gustare davvero le ricette e spessissimo mi viene voglia di replicarle per assaggiarle dal vero. Ma non ci riesco praticamente mai: il caleidoscopio che è in me prende quasi sempre il sopravvento e devio inesorabilmente dalla traccia originale. Ma, me lo riprometto, prima o poi riuscirò a riprodurre la zuppa di fagioli di Edvige senza deragliamenti!

E... i risultati delle mie riflessioni silenziose? Emergeranno anche qui sul blog, poco per volta. Non serve correre, basta avanzare con calma nella direzione giusta...
Crema di piselli spezzati e indivia alle acciughe
ingredienti per 2 persone come piatto principale, per 4 come primo in un menù articolato:
1 grosso cespo di indivia riccia (c.a 250 g al netto di torsolo e scarti)
200 g di piselli secchi spezzati
800 ml di brodo vegetale
1 piccola cipolla
1 spicchio di aglio
3 filetti di acciuga sott'olio
4 o 5 rametti di prezzemolo
1 pizzico di peperoncino in fiocchi
2 cucchiai di olio extravergine
sale
pecorino grattugiato per servire

Sciacquare i piselli, lasciandoli a bagno mentre si prepara il resto.

Tritare cipolla, aglio ed acciughe e stufarle nell'olio a fuoco basso in una pentola capiente, unendo anche due rametti di prezzemolo ed il peperoncino.

Quando le acciughe sono sciolte e la cipolla leggermente imbiondita unire i piselli scolati e insaporire a fuoco vivace 2 minuti.

Coprire con il brodo bollente e, dalla ripresa del bollore, cuocere a fuoco medio per circa 35 minuti. Intanto mondare l'indivia e tagliarla a striscioline, tenendone però da parte 4 ciuffetti per il decoro.

Unire l'insalata al brodo, coprire e cuocere 10 minuti, poi levare un paio di cucchiai di piselli, eventualmente un mestolo di brodo se si vuole la crema molto densa (che si può eventualmente aggiungere di nuovo dopo) e frullare il resto.

Regolare di sale se serve, unire le foglie del resto del prezzemolo tritate, mescolare bene e distribuire in ciotole individuali. Spolverizzare con pecorino grattugiato e decorare con i piselli e le foglie di insalata fresca tenuti da parte.
  • rivoli affluenti:
  • una zuppa di piselli spezzati più tradizionale qui, una delle mie pea soup tipicamente inglesi.

Commenti

  1. Che meraviglia! La faccio spesso nella versione che va per la maggiore da queste parti, con l'aggiunta di pancetta o costine di maiale affumicate ma questa tua variante con le acciughe mi intriga parecchio :)
    Spero che il momento di riflessione ti possa portare tante belle cose, a volte serve proprio 😘

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    1. ecco, mo' mi hai messo voglia di provare con le costine affumicate... Te possino!

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  2. Aumentando il tempo di ammollo si diminuisce quello di cottura?

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    1. i piselli spezzati in realtà cuociono velocemente rispetto ad altri legumi, l'ammollo quasi non serve. Non mi è mai venuto in mente di ammollarli davvero, ma se provi dimmi, sono curiosa!

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  3. Carissima Annalena come dice la mia concittadina e amica Mari che il momento di riflessione ti abbia portato tante cose belle e che con l'anno corrente ti siano state offerte. Grazie per le belle parole e l'opinione che hai nei miei riguardi mi fa vermanete credimi bene al cuore. Una zuppa splendida e pensare che mio marito che da piccolo considerando che è del 37 di piselli spezzati ne ha mangiati tanti costavano poco per cui ora ha una specie di odio/amore. Chissà che non riesca a fargliela digerire..... Un abbraccio cara e buon proseguimento. Bacione (non ho la emo qui).

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. scusa, la risposta al commento precedente era finita sotto il tuo! Il mio silenzio ha riguardato tutto e tutti, ma dietro le quinte ho continuato a leggerti ed adorarti come al solito. Per gli esiti delle riflessioni saranno gli eventi a parlare per me, qui sul blog ne riporterò credo qualche riflesso per quanto riguarda l'aspetto cucinifero della mia vita. Un bacione a te e al marito, anche se non mangerà piselli!

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