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per il Calendario del Cibo Italiano: coppia di bocconcini al gorgonzola

Oggi sul sito del Calendario del Cibo Italiano celebro la Giornata Nazionale del Gorgonzola, formaggio che letteralmente adoro, con una ricetta in cui questa delizia fonde pazzamente a scialatielli e cozze
Qui nel blog, invece, dopo averlo utilizzato in mille modi anche strampalati, lo rendo protagonista di una coppia di semplici fingerfood, in verità due tra i tanti antipastini delle mie feste di Natale. 

Di solito tengo private le ricette dedicate a queste occasioni personali, ma quest'anno, per il fatto di vivere un natale blindato, se da un lato non abbiamo potuto godere di tante belle tavolate con parenti e amici ci siamo concessi una serie di pranzetti e cenette di coppia puntando sulle nostre golosità personali. 

Diciamo che abbiamo colto il fievole lato positivo della situazione concedendoci dei menu senza mediazioni con gusti ed esigenze altrui. Così, se la Vigilia è stata con zuppa di cipolle e trippa (è una lunga storia, lo so... magari ne parlerò in un altro momento), Santo Stefano con pasta al forno napoletana e struffoli, Capodanno tutto tailandese e l'Epifania con cammelli di sfoglia e dolcetti, il Natale era tutto dedicato ad una nostra specifica passione: il formaggio. 

I due stuzzichini di oggi erano infatti parte di un antipasto più vasto, una sorta di giro d'Italia dei formaggi, a cui sono seguiti passatelli in brodo di parmigiano e mele e infine un babà farcito di crema al mascarpone.

Tornando al gorgonzola: l'abbinamento con la frutta secca era quello che più ci intrigava ed è stato declinato in tre golosissime versioni. Tralascio qui la più strana e riporto le ricette dei due fingerfood più semplici e veloci. 
Certo: per malati di zola come me sarebbero perfetti per un menu mono-tema, affiancati da muffin zola e banana e da shot di lenticchie zola e trevisana, e seguiti dagli scialatielli di cui sopra o da un pollo fritto con salsa al gorgonzola e senape. Ma mi rendo conto che non tutti condividono questa mai passione, dunque specifico che le dosi sono per 16 bocconcini per tipo, che come stuzzichino, magari insieme a qualche altra piccola cosa, bastano per 8 persone, mentre da soli questi 32 bocconcini totali stasera ce li spazzoliamo solo in due, con un bel calice di vino bianco fresco.

La prima è quasi una "non ricetta":
DATTERI FARCITI DI GORGONZOLA E NOCI
per 16 pezzi:
160 g di gorgonzola dolce
16 datteri morbidi
4 o 5 noci 

Incidere i datteri per il lungo, privarli del nocciolo e aprirli leggermente a libro. 
Ricavare dalle noci 16 quarti di gheriglio interi. 

Farcire i datteri con un cucchiaino di gorgonzola morbido ed affondarvi i pezzetti di noce.
La seconda richiede un minimo di voglia di accendere il forno e tempo per impastare la frolla dei gusci, ma si può semplificare il tutto utilizzando tartellette o vol au vent pronti, magari decorando la spuma con un pizzico di granella di nocciole... e diventa pure questa una "non ricetta":
TARTELLETTE ALLE NOCCIOLE CON GORGONZOLA E FICHI SECCHI
per 16 gusci:
120 g di farina debole
20 g di farina di nocciole
70 g di burro leggermente salato, a temperatura ambiente (più una nocina per gli stampi)
1 tuorlo
1/2 cucchiaio di zucchero

per la farcitura:
8 fichi secchi morbidi
300 g di gorgonzola dolce 

Per la frolla mescolare sale e zucchero alle due farine setacciate insieme;  unire il burro a fiocchetti e il tuorlo e lavorare brevemente fino a compattare l'impasto, unendo, se serve, un goccio di acqua fredda.

Formare una palla, appiattirla a disco, avvolgerla nella pellicola e tenere in frigo mezz'ora, poi stenderla allo spessore di 3 mm, ritagliare con un coppapasta tondo da 7 cm e foderare 16 stampini, prima leggermente imburrati.

Disporvi un disco di carta forno, coprire di fagioli secchi e cuocere in forno statico a 180 °C per circa 30 minuti, facendo poi raffreddare su una gratella. 
Intanto tritare finemente quattro fichi e lavorarli con il gorgonzola fino a ottenere una crema morbida, quindi farcire le tartellette. Tagliare i fichi rimasti in quattro spicchietti e disporne uno sopra ogni tartelletta. 

  • rivoli affluenti:
  • non ho fonti accreditate per queste ricette, posso dire solo che quella con i datteri ha vaghe assonanze con una patata dolce al cartoccio con blue cheese e datteri che assaggiai nel sud degli Stati Uniti una ventina di anni fa, vattelapesca dove.
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    Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!