Passa ai contenuti principali

pollo riso e curcuma: Hainan, Singapore o Filippine?!

Da qualche anno, anche pre-Covid, per ragioni assolutamente indipendenti dalla mia volontà sto viaggiando decisamente molto poco rispetto di prima, per lo meno al di fuori dell'Italia. 

Però il mio destino gastronomico da globetrotter non si è dimenticato di me e mi continua a mandare amicizie, conoscenze e contatti dai luoghi più disparati del mondo. Tra loro si incrociano in modo a volte curioso, come questa amica filippina che, tornata in Italia dopo qualche mese in patria, mi porta in dono delle radici fresche di curcuma ed il racconto di un piatto spettacolare che ha assaggiato durante un suo soggiorno a Singapore.

Non ne ricorda esattamente il nome ma quando comincia a descriverlo, "un pollo cotto a vapore con tante spezie e poi servito con riso preparato con l'acqua del pollo: un po' grasso ma buonissimo" a me viene in mente la ricetta cinese del pollo come lo si prepara nello Hainan, un arcipelago a sud della Cina. 

A Singapore, dice l'amica, è un piatto tipico e sa di certo che usano il pandano. Però lei è talmente orgogliosa di quella curcuma selvatica, raccolta sulle rive del fiume vicino a casa sua, che mi chiede se secondo me potrebbe starci bene la curcuma nel "pollo alla Singapore". Lo vorrebbe sperimentare... e chi sono io per dirle di no?
A dire il vero, nonostante la ricetta abbia davvero origini cinesi, poiché l'Hainan è dagli anni '80 molto turistico ma da sempre conosciuto per i suoi ottimi prodotti agricoli e la sua tipica cucina tropicale, non stupisce che lo stesso piatto sia molto apprezzato e diffuso in tutto il Sudest asiatico, probabilmente portato fuori dall'isola dapprima dai lavoratori migranti cinesi e poi dai turisti in visita nell'arcipelago.

Niente di più facile che poi ogni cultura ne abbia adattato il gusto al proprio, e che quindi a Singapore l'acqua di cottura sia aromatizzata con pandano. Quello che mi fa sorgere dei dubbi è invece la cottura del pollo a vapore, che secondo me è un fraintendimento della mia amica filippina: nella sua tradizione esiste un pollo a vapore particolarmente aromatico, che viene prima marinato (in gazzosa, rum gin, spezie e olio di sesamo!) e poi cotto come lei dice mentre la marinatura diventa, legata con amido, la salsa di accompagnamento.

Per quello che so io di tradizioni cinesi è abbastanza raro che un pollo intero venga cotto a vapore mentre sono diffusissimi piatti con pollo lessato in brodi aromatici, come questo o questo. E poi se vogliamo dargli aroma e colore di curcuma cosa di meglio di un bel brodo che gli trasferisce aromi e colori?

La parte più "rivoluzionaria" della ricetta, secondo me, non è tanto il pollo quanto il riso, che viene tradizionalmente cotto per assorbimento ma nel brodo, non nell'acqua. "Sprecare" del buon brodo di pollo per cuocervi del riso, l'alimento più basico e "neutro" della tradizione gastronomica cinese, quella sì è una novità! 
A Singapore il pollo viene accostato ad una salsa piccante, in Hainan ad un pesto di zenzero e aglio, in molte altre località anche ad una salsa scura e sciropposa a base di soia. Volevo tagliare la testa al toro servirle tutte e tre, poi ho optato per la sola salsa scura. Ma le altre arriveranno tra poco, perché una è semplicissima e molto aromatica, l'altra complessa, fresca e piccante e vale la pena di parlare a parte in un post apposito.

Ed ecco definita la mia versione, particolarmente dorata alla vista, di pollo e riso cinesi alla curcuma filippina con pensiero di Singapore ed ispirazione Hainanese, senza volere far torto ai Cinesi isolani e non, ai Singaporiani, agli abitanti del Sudest Asiatico in generale e, soprattutto, neppure ai Filippini! 
POLLO SINGAPORIANO E RISO ALLA CURCUMA FILIPPINA CON COTTURA IN STILE DI HAINAN
per 4 persone:
per il pollo:
1 busto di pollo da circa 1 kg
3 cipollotti
20 g di zenzero
10 g di curcuma fresca
2 cucchiai di vino dolce di riso cinese
1 cucchiaio di salsa di soia
sale

per il riso:
300 g di riso Jasmine
il brodo di pollo preparato prima
20 g di curcuma fresca
4 spicchi di aglio
il grasso del pollo (o 10 g di burro )
2 cucchiai di olio di arachidi

per la salsa scura:
80 ml di salsa di soia
3 cucchiai scarsi di zucchero di canna
acqua

Pulire il pollo tenendo da parte il grasso della zona della coda (se c'è) e strofinarne delicatamente la pelle con sale, in modo che dopo la cottura risulti lucente.

Portare a bollore 2 l di acqua con zenzero, cipollotti e curcuma tagliati a fettine; unire il vino e la soia e cuocere 10 minuti.

Sciacquare il pollo dal sale e tuffarlo nel brodo, petto in alto. Regolare il livello dell'acqua, se serve, in modo che copra appena il pollo e far sobbollire coperto per 25 minuti.

Levare il pollo dal brodo con una schiumarola e trasferirlo subito in una ciotola piena di acqua fredda e ghiaccio, dove deve riposare per 10 minuti, in modo che la cottura si fermi, le carni restino morbide e la pelle lucida. Intanto filtrare il brodo.

Quando il pollo è freddo scolarlo molto bene, coprirlo con pellicola e lasciar riposare fino al momento di servire (un paio d'ore al massimo, altrimenti va in frigo ma se ne perdono leggermente gli aromi).

Sciacquare velocemente il riso e scolarlo bene; tritare finemente curcuma e aglio; misurare 450 g di brodo e, se serve, salarlo.

Sciogliere in una casseruola a bordi alti il grasso del pollo (o il burro) con l'olio e tostarvi aglio e curcuma per mezzo minuto, fino a che cominciano a profumare.

Unire il riso, mescolarlo al condimento e crogiolare per un paio di minuti, quindi versarvi sopra il brodo; appena prende bollore coprire bene, abbassare la fiamma e cuocere 10 minuti, quindi spegnere e terminare la cottura facendo riposare altri 10 minuti senza aprire il coperchio.

Per la salsa: scaldare 80 ml di acqua con lo zucchero, facendo sobbollire fino a che si riduce della metà, a formare uno sciroppo chiaro. Unire la salsa di soia, mescolare bene, spegnere e trasferire in una ciotola a raffreddare.

Poco prima di servire tagliare il pollo a fettine, eliminando le ossa ma mantenendo il più intatta possibile la pelle. 

Dividere il riso in piatti individuali, disporvi sopra il pollo, irrorare con una cucchiaiata di salsa e servire il resto a parte. 
Un tocco di classe è una tazza di brodo di pollo caldo o tiepido da sorseggiare insieme al piatto, mi spiace non averla fotografata
  • rivoli affluenti:
  • una voglia di viaggiare pazzesca, mi fa venire questa ricetta. Spero nel futuro...

Commenti

  1. Molto buono io sono pronta s tutte le spezie solo devo eliminare quelle troppo piccanti. Un poco laborioso ma si può fare. La curcuma fresca ora non la si trova più quindi la polvere ma non è la stessa cosa. Pelle de pollo....dopo lo devo togliere quando tagliato non riesco proprio a mangiarlo a meno che non sia croccante quasi bruciato. Ci voglio provare ingredienti tutti salvo la curcuma. Buon ferragosto. Passo sempre a curiosare sono iscritta alle tue news ma non sempre scrivo perché da cell mi è difficile e fisso aspetto il tecnico. Buona giornata e continuazione di settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Edvige, sei sempre molto carina. Buona settimana anche a te.

      Elimina

Posta un commento

post più popolari

MTC di settembre 2014: un sacco di riso!

Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran...

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo ...

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,...

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento ...

peperoni farciti alla croata: massaia batte bustina millemila a zero!

Riprendere a parlare di cucina non è facilissimo, soprattutto con il tono scanzonato che avevo in mente per questo post. Mi limiterò all'aspetto "documentaristico" ed umano, che l'umore magari sa beneficiare della concentrazione e della dolcezza richieste da una simile impostazione. Dopo una lunga serie di articoli e ricette a base di riso penso di cambiare direzione dedicandomi ai peperoni bianchi croati che di solito si cucinano ripieni di carne, per scoprire poi che nella farcia è presente riso crudo. Quando si dice il caso... I peperoni bianchi, babura paprika, in Croazia sono reperibili facilmente proprio in questa stagione. Ne ho in frigo tre e decido di prepararli, appunto, come  punjene paprike , ovvero farciti e cotti nel pomodoro, ricetta tipica che con piccole varianti è diffusa anche in altri Paesi limitrofi e che ogni famiglia, ovviamente, prepara secondo i propri criteri. La versione più semplice prevede di profumare carne trita di manzo o m...

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz...

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!