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quando il caso dice la combinazione

Che combinazione,
guarda che fatalità!
Siamo usciti di casa
non sapendo bene cosa fare
e poi così per caso,
e anch'io per caso, sono qua!


Potrei cominciare con una citazione di Edoardo Bennato il mio sproloquio sugli effetti del caso, oltre a quella di Totò a cui appartiene il titolo di questo post. E decido che sì, essendo entrambi (guarda un po'!) napoletani, e trattando qui io di mozzarella e pomodoro, la cosa ha pure un suo senso.

In adolescenza ero convinta che l'istinto fosse una forma di razionalità nascosta, che ti guidava lungo un percorso al momento per te oscuro salvo poi, raggiunta la meta, scoprire a posteriori che tutto aveva avuto un senso preciso. Ho passato i decenni successivi a riflettere dopo ogni scelta fatta prima istintivamente e la teoria si è sempre confermata. Oppure sono io troppo dietrologa, che devo trovare a tutti i costi un senso a quel che faccio?

Con il tempo mi sono resa conto che non sono solo le scelte personali ad avere un "istinto razionale". A suo strano modo anche il caso che guida gli avvenimenti esterni ha in qualche misura un senso tutto suo e finisce a per portare esperienze "logiche" anche nella mia vita.

Non parlo della classica teoria consolatoria del "tutto ti forma e ti insegna ad essere migliore", mi riferisco ad una verità profonda e giocosa che mi viene incontro da ogni cosa, che sempre si incastra alla perfezione con il significato che ha la mia vita in quel preciso momento, che sempre mi rivela un senso nascosto e lampante, se ho la pazienza di lasciare che si scopra.

Va be'... l'argomento del giorno per la verità sarebbe l'interpretazione personale del soufflé gelato, la fresca ricetta proposta da Loredana per l'MTC di piena estate di Menù Turistico. Ma la premessa era necessaria perché, come volevasi dimostrare, l'idea di questa mia strampalata ricetta è montata piano piano, assemblando come i pezzi di un puzzle una serie di piccoli e grandi eventi capitatimi di recente... diciamo "per caso".

E si sarà capito che non credo più di tanto nella casualità delle concomitanze, quando a causa del mio vizio mi metto sotto sotto a sviscerarle... Quando Ale e Dani, ad esempio, hanno scritto che si potevano ridurre le proporzioni dello zucchero nella meringa italiana ho subito pensato ad una ricetta dello chef Marco Brink per un gelato dolce alla mozzarella di bufala.

La sua ricetta naturalmente non c'entra niente con il soufflé argomento della sfida, però mi ha dato lo spunto per un dessert che impiegasse ingredienti alternativi a quelli classici tipo frutta, vaniglia e vari aromi dolci. Mi ero copiata la ricetta di Brink non so più da quale libro ma non l'avevo mai messa in pratica per mancanza della gelatiera da una parte, della pazienza di rimestare ogni tot il gelato nel freezer dall'altra. Qui finalmente provo ad avvicinarmici con energia e piena convinzione. E, per la verità, sono mortificata di non ricordare da dove mi fossi appuntata la ricetta originaria. Mi sarebbe piaciuto poter citare meglio il lavoro egregio di questo ottimo chef.

A questa prima ispirazione si è aggiunto poi "per caso" un vasetto di stupende olive taggiasche regalatomi di recente da una coppia di preziose amiche liguri che spero di rivedere presto. Quasi pronta per dedicarmi all'opera, è inaspettatamente arrivato anche il "casuale" contributo della tempesta dell'altro giorno, la cui violentissima grandinata molte anzi tempo all'Orco travolse (e trascinò giù dai rami dell'orto di mio padre...) alcune chilate di pomodori appena formati ed ancora completamente verdi.


Come potevo ignorare oltre gli espliciti suggerimenti che il caso aveva astutamente dispiegato davanti ai miei occhi?! Il risultato di tutti questi avvenimenti, quindi, è un soufflé gelato. Dolce ma composto da sapori tutti mediterranei solitamente interpretati al salato. Quasi una caprese. E  come anfitrioni alla ricetta mi sono subito venute in mente le parole di Totò e Bennato. Napoletani... appunto. Diciamocelo: non avevo scampo, la ricetta era per forza questa!

Che faccio ora, do a questo piatto un titolo semplice, un titolo "casuale" o lo racconto già per bene nel nome? "Soufflé gelato di mozzarella di bufala al basilico e menta con confettura di pomodori verdi e granella di olive taggiasche caramellate e pistacchi" suona pomposissimo e quasi chic, invece questa è una ricetta casalinga, praticamente oserei dire... di famiglia!

Ma sì, chi se ne importa di far scena... diamo piuttosto un nome diretto alla ricetta, che rispecchi la mia sorpresa nell'essermi cimentata sul serio con qualcosa che alla fine, per caso o per magica, studiata combinazione degli eventi, pare pure davvero un dessert:


Soufflé gelato mediterraneo, casualmente quasi un vero dolce
ingredienti per 4 soufflé formato tazza da tè o 6-8 formato tazzina da caffè:
200 gr. di mozzarella di bufala
120 gr. di albume (circa 3 uova grandi)
150 gr. di zucchero
400 gr. di panna da montare
6 foglie di basilico
8 foglie di menta

per 1 vasetto piccolo di confettura di pomodori verdi:
600 gr. di pomodori verdissimi
200 gr. di zucchero
1 cucchiaio di polvere di arancia (*)
3 chiodi di garofano
2 lime

per decorare:
2 cucchiai di olive taggiasche in salamoia
1 cucchiaio di zucchero semolato
1 cucchiaio di zucchero a velo non vanigliato
1 cucchiaio abbondante di pistacchi sgusciati
foglioline di basilico e/o di menta

Per i soufflé preparare gli albumi nella planetaria, lo zucchero (tranne un cucchiaio) in un pentolino di acciaio con 40 gr. di acqua, 3 foglie di basilico e 4 di menta con il termometro a fianco e la mozzarella tritata grossolanamente a scolare in un colino avvolta in carta assorbente con sopra un peso.

Scaldare a fuoco medio-basso lo zucchero nel pentolino controllandone la temperatura con il termometro; quando arriva a 110° attivare la planetaria a bassa velocità e, quando gli albumi cominciano a schiumare, versarvi il cucchiaio di zucchero ed alzare la velocità, in modo che si montino a neve gonfia e spumosa.

Quando lo zucchero nel tegame arriva a 121° spegnere il fuoco, lasciar sobbollire ancora per 30 secondi e poi versarlo a filo sottile nella planetaria attraverso un colino a a maglie larghe, facendo scivolare lo sciroppo lungo il fianco del contenitore senza toccare la frusta.

Continuare a lavorare con la frusta per qualche minuto fino a che la meringa raggiunge i 35°, quindi travasarla in un contenitore con coperchio e mettere in frigo (o anche freezer) a stabilizzare per un'oretta.


Nel frattempo arrotolare una striscia di carta forno attorno ai contenitori monoporzione, fermandola con un elastico e facendo sporgere la carta di un paio di dita oltre il bordo delle tazze.

Tamponare bene la mozzarella scolata e frullarla con un paio di cucchiai di panna fino ad ottenere una crema liscia.

Montare fermamente il resto della panna ed incorporarvi con delicatezza la crema di mozzarella e le altre foglie di basilico e menta tagliate a julienne finissima, e poi la meringa.

Suddividere il composto nei contenitori individuali, superando l'orlo del contenitore per un paio di centimetri a simulare la lievitazione di un soufflè da forno e lisciandone bene la superficie, quindi mettere in congelatore. Lasciar riposare da un minimo di 2 ore ad un massimo di 4, trasferendo dal congelatore al frigo circa 10 minuti prima di servire.


Per la confettura tagliare i pomodori a fettine sottilissime e metterli in un tegame di acciaio insieme a tutti gli altri ingredienti tranne i lime.


Cuocere a fuoco vivo una decina di minuti fino a che i pomodori han rilasciato tutto il liquido, quindi abbassare la fiamma e cuocere per ancora circa 30 minuti semicoperto, fino a che i pomodori risultano ben caramellati e sul fondo son rimasti solo un paio di cucchiai di sciroppo. Ci vorrà un'oretta circa (se si impiegano queste dosi... una mezz'ora di più se, come nel mio caso, i pomodori erano tre chili!).

Unire a quel punto il succo dei lime, mescolare bene, sobbollire ancora un paio di minuti e spegnere il fuoco.

Metterne da parte in una ciotolina 3 o 4 cucchiai per i soufflè, eliminare i chiodi di garofano e versare il resto della confettura bollente in un vasetto di vetro pulito, prima passato vuoto senza coperchio al microonde a massima potenza per 20 secondi.

Chiudere strettamente il tappo, capovolgere il vasetto e coprire con un panno pesante, lasciando riposare così fino a che non è tutto freddo. la confettura si conserverà in dispensa al buio per almeno sei mesi, ma è meglio tenerla in frigo una volta aperto il barattolo.


Per la decorazione sciacquare molto bene le olive sotto l'acqua corrente, asciugarle con carta da cucina ed eliminare i noccioli tagliando le olive in due o tre parti.

Nel frattempo scaldare (al microonde) mezzo bicchiere di acqua, sciogliervi lo zucchero semolato e mettervi poi a bagno la polpa delle olive per un'oretta, fino a che l'acqua è fredda e le olive hanno perso la maggior parte del salato.

Scolare le olive, tritarle grossolanamente per ridurle in granella, asciugarle bene e metterle in un padellino atiaderente con lo zucchero a velo, cuocendo a fuoco basso fino a che lo zucchero si sciaoglie e ricopre completamente la granella di olive, caramellandola.

Levare subito dal fuoco ed allargare la granella su un piano di marmo o su un foglio di alluminio, ben distribuita perché rimanga sgranata e non si formino "ammassi" di caramello, lasciar raffreddare bene e poi mescolare ai pistacchi, anch'essi tritati grossolanamente.


Un momento prima di servire levare i contenitori dal frigo, eliminare la carta, distribuire un cucchiaino di granella di olive e pistacchi su ogni soufflè e deporvi al centro una piccola cucchiaiata di confettura.


Terminare la decorazione con una fogliolina di basilico o di menta e servire subito.


Con questa ricetta, le sue olive ed i suoi pomodori partecipo alla raccolta di luglio dell'MTC di Menù Turistico...


PS: La confettura viene bene anche usando pomodori rossi, che sarebbe meglio prima spellare con un tuffo in acqua bollente e poi quasi tritare, in modo che più che al posto di una confettura si formi una marmellata, forse più adatta ad essere spalmata o comunque utilizziata in preparazioni dolci.

Questa invece di pomodori verdi funziona benissimo anche in accompagnamento ad un piatto di formaggi, salumi, frittata piccante  e cubetti di cioccolato. (E per la cronaca... il food-pairing insegna che con il cioccolato bianco stanno anche benissimo le olive caramellate!)
*PPS: La polvere di arancia è quella che si ricava mettendo delle scorze d'arancia nel forno a bassa temperatura o, d'inverno, sopra un termosifone acceso fino a che si sono completamente asciugate e poi polverizzandole. Si conserva per almeno sei mesi in un vasetto ben chiuso al riparo della luce, dopo di che perde gradualmente l'aroma. Si può sostituire qui con qualche striscia di scorza d'arancia fresca, da eliminare prima dell'invasamento.

(PPPS: mi scuso per le foto buie ma qui diluvia da giorni e non ho capacità tecniche ne' attrezzature particolari per illuminare meglio "il set")
  • rivoli affluenti:
  • altri utilizzi per i pomodori verdi sono i classici pomodori verdi fritti americani, ma anche un chutney di pomodori verdi e mele indiano, una saporita salsa di pomodori verdi e porcini per la pasta oppure dei tradizionalissimi vasetti di pomodori verdi sott'olio... Si capisce, vero, che ho da sempre un feeling speciale con i pomodori verdi? Sarà perché di solito uso quelli che rimangono nell'orto a fine estate, quelli che non se la sentono proprio maturare oltre...
  • Edoardo Bennato, "Che combinazione", in Uffa! Uffa!, 1980.
  • l'intera filmografia di Totò, " a prescindere".

Commenti

  1. OMG.. non ho altre parole!
    Non immagino il sapore che possa avere la mozzarella con lo zucchero e tutto il resto, quindi non so se dirti Waaaw oppure come detto prima OMG; il premio per la creazione più insolita, sino ad ora, secondo me ti spetta di diritto :-) Ciao Debora

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  2. Talmente particolare che DEVO assolutamente provarla! Anche perchè l'aspetto è dei più invitanti!! Ciao e complimenti da Teresa G.

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  3. Ciao Acquaviva, ma che spettacolo questo soufflè, oltre al tempo per tutti i vari passaggi, ma poi l'abbinamento dolce, salato, le olive caramellate messe a dissalare nell'acqua e zucchero, la confettura di pomodori verdi ( che anche a me piacciono moltissimo), la tua maestria nel taglio dei pomodori...ma come fai???
    Insomma io sono estasiata da questa ricetta e mi piacerebbe moltissimo proverla, magari la provo a fare!!
    Mi inchino a tanta creatività!
    ciao loredana

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  4. Che dessert meraviglioso.
    Un dolce mediterraneo a tutti gli effetti.
    Totò se ne sarebbe riempito le tasche come fece in un films con gli spaghetti.
    Bravissima a te e a tutte le casualità nascoste dal destino.

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  5. accidentiiiiiiiii con la mozzarella !!

    Senza parole..!!

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  6. Domanda: ma e' consentito vincere l'MTC piu' di una volta?
    :)

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  7. ... che poi, a pensarci bene, ognuno ha "i suoi casi": intendo dire, se a me avessero detto che avrei potuto ridurre le dosi dello zucchero nella meringa salata, mi sarebbe venuta in mente una roba molliccia e acquosa, che non sta su. mica la ricetta di Brick :-)
    il che, volendo, sposterebbe l'asse del discorso sulla teoria della relatività- ma siccome fa caldo e non ho voglia di deprimermi più di quanto lo sia già - luglio in ufficio è un tormento- la chiudo qui e passo alla domanda di senso più importante di tutte: ne trovo un po', nel tuo freezer, la volta che verrò a Varese, giusto????
    sei meravigliosamente disumana :-))))
    ale

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  8. @debora: è dolce, è dolce... e per capire che sapore ha veramente... vieni a casa mia! Oppure prendi il coraggio a due mani e provi a rifarlo, magari "monodose", per andare sul sicuro...

    @teresa.g: grazie del tuo imperativo! Poi fammi sapere, a me è piaciuto parecchio ma si sa, io per i dolci houn palato un po' strano.

    @loredana: be', sappi che è anche colpa tua, che proponi un piatto estivo ma anche dolce...

    @annamaria: forse Totò a tavola era un filo più tradizionalista... però la fame è fame!
    Grazie a te, che fai parte a pieno titolo della casualità causali di questo MTC.

    @glu.fri: comunque l'idea della mozzarella in un dolce non l'ho inventata io e non so dove abbia preso l'ispirazione nemmeno Brink. La cucina è proprio una concatenazione...

    @corrado.t: credo non sia probabile, al di là del regolamento (che nemmeno conosco). E poi qui si partecipa per l'allegra compagnia, mica per vincere! Per questo vengono a tutti delle idee strepitose: se non cerchi di vincere non hai nemmeno niente da perdere e rilasci i freni inibitori...

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  9. Ma tu guarda che tiri fuori dal cilindro, tra casi e casualità.
    Sono in giro in questo periodo, e non sto quasi per nulla ai fornelli.
    Ma poterò della mozzarella di bufala in Arabia ( per la gioia dei doganieri ) e mi riprometto di provarlo!

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  10. Lo trovo fantastico, delizioso, favoloso!! I pomodori verdi in confettura io li adoro!!

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  11. @alessandra: ce ne sono ancora un paio in freezer, devo dire oramai un po' troppo induriti, ma se vieni presto mi organizzo e te li sposto per tempo in frigo!
    (PS: con "meringa salata" intendi citare Alisa Morov o è un semplice lapsus?)

    @arabafelice: ho notato le tue ricette a fuochi spenti e in quel senso tutte le proposte della raccolta sono una manna!
    Poi però aspetto la scenetta dei doganieri che palpano la mozzarella...

    @cristina.b: ma no... Esageri, è solo un'idea divertente.

    @michela: ho cominciato a capire che non ero l'unica pazza quando ho visto i tuoi soufflé invasati... Ne ho avuto la certezza quando mi son letta la tua speziatura. Ora so perchè ci piace tanto quesomondo assurdo.

    @

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  12. Altro che set, io darei ott o anche nov.

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  13. ...non è che hai copiato la ricetta , da una dispensa di Marco Brink , in un pomeriggio di settembre , seduta ad un tavolino bianco , davanti al mar ligure ? un abbraccio , chiara

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  14. Quanto ti diverti (e mi diverti) a spiazzare eh! :D eheheheheehe
    Contrariamente a te invece ho sempre pensato che l'istinto fosse una forma di non-razionalità che compensa (nel mio caso) gli eccessi di analisi venendo in contro alla salute mentale...una sorta di geyser naturale che funge da sfiato in casi di raggiunti limiti (i miei molto modesti) raziocinanti.
    Detto ciò non ci crederai lo so...ma trovo la ricetta nelle mie corde...si si lo so...non c'è la rucola ma posso sempre pensare di aggiungerla al posto dei pistacchi, no?! :P ahahahahahaha
    Un abbraccio e complimenti :)))

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  15. Mamma mia... mamma mia... mamma miaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!

    Una ricetta magnifica e "mangifica", nata da tante e tali concomitanze, fuse e per così dire montate dal tuo genio creativo, poi congelate perché l'effimera idea mantenesse forma e sostanza... Insomma, sono strabiliata. E straparlo.

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  16. Sai Acquaviva non dubito affatto che sia dolce o buona, anzi.. è solo che veramente non ho idea del sapore che possa avere, non c'arrivo proprio nemmeno scatenando la fantasia a più non posso.. anche se a SA mi è capitato di mangiare del gelato al parmigiano, alla pasta e fagioli e quindi hai ragione, serve solo coraggio... ed un ritorno al "prima o poi"!! :-) Bye

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  17. Stupendi questi soufflé!

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  18. @enrico: che in numeri cinesi corrisponderebbe a cosa?

    @chiara: mi ricordavo vagamente che venisse da uno dei tuoi testi, ma vattelapesca quale! Cos'era, la dispensa di un corso che hai seguito con lui all'Etoile?

    @gambetto: anch'io soffro di eccessi di razionalizzazione e probabilmente questa mia interpretazione dell'istinto ne è proprio la prova!
    E guarda che, rucola o no, prima di affrontate il dolce di mozzarella hai ancora in arretrato una torta di ciliegie, non fare il furbetto!

    @mapi: "fuse", "montate", "congelate"... non è straparlare, il tuo linguaggio "mangifico" rivela in pieno l'essenza di cui siamo fatti tutti noi. Quella dei sogni (gastronomici).

    @debora: dopo il gelato alla pasta e fagioli questa sarebbe una passeggiata! Forse posso aiutarti a rendere l'idea del suo gusto immaginando di frullare un pochino di mozzarella con latte o panna, un pizzico appena di zucchero ed una fogliolina di basilico. Non ha la stessa consistenza ma per sperimentare il sapore secondo me potrebbe funzionare.

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  19. Sei cosciente, vero, di essere completamente pazza?!

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  20. Ricetta curiosissima....quindi da provare! I pomodori verdi li adoro in tutti i modi (quelli grossi fritti mi fanno impazzire!!) Non riesco ad immaginare il sapore della mozzarella...dolce....chissà. Comunque complimenti davvero per la fantasia :-)
    A presto

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  21. Un po' davvero mi viene da pensarlo che tu non sia umana ma un ologramma o il frutto di un cervellone elettronico che elabora abbinamenti stratosferici, Alessandra ha ragione...eppure questo soufflé imbufalito a me mi intriga da morire, e ti dico pure che qualche ristorante potrebbe rubarti la geniale invenzione. E come dice Corrado, io sento odor di "cappotto". Un abbraccione, Pat

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  22. Tu sei malata di mente, sarai costretta a vincere di nuovo, ti avverto!!!

    Io per questo gelato potrei uccidere.

    PS: deposita immediatamente 'sta genialata (ha ragione Patty, questa te la rubano di sicuro) e a me personalmente girerebbero le scatole a vederla pubblicata in uno di quei libercoli "scritti" da personaggi televisivi che si spacciano per chef, daidaidai fallo per me, lo so che tu non lo faresti mai, ma visto che siamo in tema, non vorrai mica vedermi imbufalita no? :P

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  23. ops, non ho il termometro da cucina...iomilanese-laura

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  24. @lerocherhotel: grazie.

    @virò: certo, che mi straresti vicina a fare altrimenti? E sappi che 'sto soufflè ti tocca pappartelo...

    @rosalba: grazie, e poi anche per me i pomodori verdi sono una fissa.

    @patty: geniale! "Soufflé imbufalito" diventa da oggi la sua denominazione ufficiale!
    E se anche un ristorante me la rubasse di fatto è un'idea che ha già in qualche modo avuto uno chef vero prima di me. A Cesare...

    @muscaria: sul mio profondo disagio mentale credo che con oggi concordino anche gli specialisti più scettici.
    E ho già visto mie ricette (per non dire mie foto, e lì davvero devono avere qualche turba anche gli scippatori!) pubblicate da altri senza citazione. Che dire? Menti piccole e tristi, da sentirsi a disagio per loro.
    Comunque: imbufalita o meno non mi importa, basta che prima o poi ti fai vedere davvero senza blaterare scuse inconsistenti tipo un presunto lavoro a Parigi ed altre clamorose balle del genere!
    (però... se po lo beccassimo davvero in giro 'sto soufflé plagiato... vuoi mettere il divertimento, tuo prima ancora che mio, nello sbugiardare il colpevole?! E dovremmo pure avvertire Marco Brink!)

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  25. @iomilanese.laura: per non restare sospesa in questo limbo hai due opzioni: o ti accaparri uno dei due soufflè rimasti nel mio freezer o vieni con me da Medagliani.

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  26. @iomilanese.laura:fossi in te eviterei di scegliere ed opterei per entrambe le possibilità!...

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  27. Beh, dopo aver visto la tua versione il commento da me aumenta di pregio, la "costruzione" del piatto, la casualità che suggerice le combinazioni, è esattamente com'è successo a me, ma quanto sarà coinvolgente questo MTC? Ciao.

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  28. @virò & io.milanese: appunto...

    @libera: vero! E secondo me è ancora più travolgente per chi è proprio di natura "curioso di cucina".
    E dato che sei arrivata alla terza versione e rischi di continuare così fino a fine mese, immagino tu sappia perfettamente di cosa stiamo parlando!

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  29. Mi hai fatto ridere di gusto :-D
    però basta così, ho esaurito la "vena".

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  30. LETTERALMENTE BASITA!!
    Quasi senza parole di fronte a tanta bravura, ti dedico un proverbio bretone che conoscerai senz'altro FIORISCI LI' DOVE IL CASO TI HA SEMINATO
    Cris
    ps: sento che vincerai anche questa sfida sai? e non sono l'unica a pensarlo, beh te la meriteresti con questo capolavoro

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  31. Ancora una volta mi inchino davanti a te e le tue creazioni! Grande!

    (fosse in te comincerei a pensare il tema della prossima sfida...)
    besos

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  32. @libera: mai dire mai...

    @cris: non lo conoscevo ma è davvero bello il tuo detto bretone! Per la vincita di questo mese invece io faccio il tifo per una ricetta di Libera un po' "alternativa" nei sapori come questa e che ritengo tecnicamente geniale.

    @mai: no no, non inchinarti! Ci sono altre bellissime pensate questo mese e la mia è semplicemente la variazione di uno spunto altrui.

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  33. Conosco oggi per caso il tuo blog molto interessante, per non parlare di questa fantastica ricetta!

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  34. ecco, gia' a leggere gli ingredienti, la ricetta e tutto quello che hai scritto mi gira la testa ;-) Ma nel regolamento dell'MTC c'e' la possibilita' di vincere 2 volte? No perche' questo mese ti vedo bene tra i vincitori, again! ;-)

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  35. @wasabi: benvenuta!

    @stella: grazie, sei gentile... ma non esageriamo.

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  36. Acquaviva...quanti ricordi...la confettura di pomodori verdi e la polvere di arancia...settembre incontro tra varesini???
    ciao
    ti leggo sempre di sfuggita ma sono presente
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  37. @fil: assolutamente sì!!! Abbiamo troppi arretrati, il filonzino non mi basta più e poi tu devi spiegarmi ancora bene la sferificazione!

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  38. @ Acquaviva
    certamente...fammi fare un paio di settimane di ferie a nizza tra mercati e mare che non ce la faccio più poi al rientro ci sentiamo.. hai ragione troppi arretrati!!
    Ho un idromele giusto gisto che sta affinando...
    ciao
    Fil

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  39. è davvero incredibile riuscire ad accostare in questo modo dolce dei gusti mediterranei.. fantastico il soufflé, e tu sei bravissima !

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  40. @fil: perfetto, buon relax!

    @cinzia: l'idea di Marco Brink di un uso dolce della mozzarella mi ha subito conquistata, come la marmellata di pomodori. Da lì il passo è stato breve, ma il merito non è solo mio. Grazie comunque, sei sempre molto gentile.

    @frogghina: vengo volentieri a vedere la tua ricetta e se mi piace ti riempirò di commenti positivi, ma non me la sento di votare. Scusami se sono troppo diretta ma non vedo il senso di iscriversi ad un blog se non per smodata passione ed ammirazione verso l'autore, dopo averlo ben conosciuto ed apprezzato. Cosa che al momento con Tina non mi è ancora capitata. Francamente non apprezzo moltissimo la pratica dei "voti di scambio", forse perchè lo scopo rimario di questo mio blog non sta nella visibilità. Ovviamente è una opinione completamente personale e non mi permetto assolutamente di esprimere giudizi diversi dalla curiosità nei confronti di chi fa scelte differenti dalla mia. Spero comprenderai con altrettanto rispetto la mia posizione. Ora vengo a cercare la tua ricetta, grazie per avermela segnalata.

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  41. Ciao Acquaviva, complimenti per questa straordinaria reinterpretazione, grazie all'MTC si scoprono davvero ricette incredibili! Grazie mille per tutta la spiegazione precisissima, è veramente da provare perchè anch'io non riesco a immaginarmi il gusto. Ancora complimenti!

    RispondiElimina
  42. @sarachan: grazie... vista la tua confidenza con i dolci, decisamente superiore alla mia, magari da questo spunto riesci a ricavare qualcosa di ancora migliore.

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  43. Tipo un presunto lavoro a Parigi e clamorose balle del genere?
    Ma perché, secondo te mangiare crêpes non è un lavoro degno di essere considerato tale????
    Rimango basita.

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  44. embè, adesso sono più che tranquilla! uno dei motivi (oltre la paura di una partecipazione a singhiozzo)per cui tentennavo a partecipare all'mtc era il terrore di poterne vincere per sbaglio uno e dover proporre chissà quale ricetta, bene, ora che ho visto un pò tutte quante le varie interpretazioni di questo soufflè e soprattutto QUESTA (le altre non me ne vogliano), posso dormire i miei sonno tranquilla, non vincerò MAI!
    ho solo una curiosità, più o meno i vari sapori me li immagino e riesco a "sentirli", l'unico che proprio non riesco è l'oliva caramellata e voglio soddisfare al più presto la mia lacuna!

    RispondiElimina
  45. @muscaria: è un lavoro con i controfiocchi, ma non avrebbe più senso testare crepes in Italia e poi andartene solo quando davvero ti pare in Francia a farti pagare per assaggiare spaghetti al pomodoro? Manchi di pianificazione...

    @dauly: mùcala con le stupidate e lascia il primato delle non-vittorie a chi davvero ci tiene!
    In quanto al sapore dell'oliva caramellata... avevo letto di olive candite (non proprio con questo procedimento, che qui io ho semplificato) in abbinamento a cioccolato bianco e formaggio erborinato piccante. Visto il tuo coraggio nella vita (i miei rispetti.) se vuoi uscire dal classico mediterraneo in cui le ho utilizzate io puoi sempre provare questi altri classici del food pairing.

    RispondiElimina
  46. Ma in Italia non mi pagano per queste cose, in Francia si'!

    RispondiElimina
  47. @muscaria: per questo ti dicevo che devi organizzarti meglio: fatti pagare ovunque!

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Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento di un s

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo compran

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,

Milano matsuri: una festa popolare giapponese... sotto casa!

Il 26 maggio nessuno mi cerchi: non ci sarò! Il 26 maggio succederà una cosa bellissima, tanto che non sto più nella pelle dalla voglia che arrivi presto, e trascorrerò l'intera giornata a Milano vivendo un'esperienza giapponese davvero unica. A meno di non abitare in Giappone, intendo, cose così in Italia non si vedono spesso... A Milano tra via Keplero e piazza Carbonari (pochi passi dalle stazioni metrò di Zara o Sondrio) una domenica tutta dedicata alle tradizioni giapponesi. Non le solite che conoscono tutti, tipo sushi o manga, ma proprio quelle popolari, i divertimenti delle persone semplici che affollano una festa di piazza... insomma: un vero e originale matsuri giapponese, con le sue bancarelle, i suoi suoni, i suoi profumi ed i suoi colori! In alcune città d'Italia si sono tenuti degli eventi denominati " matsuri ", ma mai è stata ricostruita la vera atmosfera della sagra di paese giapponese, mai è stata presentata una così vasta gamma di aute

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!