Questo ultimo mese è stato un vortice, ancora più di tutti i mesi precedenti. Si è fagocitato il mio tempo e le mie energie con tale voracità da non lasciarmi nemmeno capire che intanto è arrivata pure la fine dell'anno. Mi è rimasto il fiatone per tutte le corse fatte, gli spaventi presi, i problemi affrontati... e ciò nonostante so di aver lasciato un milione di faccende incompiute. E questo stranissimo e complicato anno si chiude con la consapevolezza che la cosa non è affatto importante. Per quanto riguarda il blog ho davvero pubblicato poco. Da una parte è un peccato avere l'archivio stipato di ricette, riflessioni, storie, spunti e fotografie che premono per uscire con una continuità che non mi sono potuta permettere, dall'altro so benissimo che tanto io sono fatta così: fino a che il computer non scoppia so che continuerò ad accumulare. So che prima o poi verranno tempi sufficientemente dilatati da lasciare respiro anche alla pubblicazione. Non li posso prevede...
Amo storia e geografia del cibo, tra le altre cose. Così viaggio attraverso il mondo e dentro me stessa. Assaggiare mi fa sapere con cuore e palato, ancora prima di capire con la testa.