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Milano matsuri: una festa popolare giapponese... sotto casa!

Il 26 maggio nessuno mi cerchi: non ci sarò! Il 26 maggio succederà una cosa bellissima, tanto che non sto più nella pelle dalla voglia che arrivi presto, e trascorrerò l'intera giornata a Milano vivendo un'esperienza giapponese davvero unica. A meno di non abitare in Giappone, intendo, cose così in Italia non si vedono spesso... A Milano tra via Keplero e piazza Carbonari (pochi passi dalle stazioni metrò di Zara o Sondrio) una domenica tutta dedicata alle tradizioni giapponesi. Non le solite che conoscono tutti, tipo sushi o manga, ma proprio quelle popolari, i divertimenti delle persone semplici che affollano una festa di piazza... insomma: un vero e originale matsuri giapponese, con le sue bancarelle, i suoi suoni, i suoi profumi ed i suoi colori! In alcune città d'Italia si sono tenuti degli eventi denominati " matsuri ", ma mai è stata ricostruita la vera atmosfera della sagra di paese giapponese, mai è stata presentata una così vasta gamma di aute...

sale e zucchero

Quando Nilde compie d odi ci anni i genitori le organizzano una bella festa di compleanno. L a mamma per la verità non è mai stata particolarmente affettuosa, fa la maestra ed è abituata a trattare i bambini severamente. Ma questa volta la sorprende e l a domenica a pranzo le fa trova re i parenti riuniti, con gli zi i che arrivano da lontano e le p ortano una torta alla panna (la sua preferita!) e la nonna che le regala u n album e le matite per colorare. A fine pranzo però, quando tutti si accommiatano, la zia rimane. Lei e la ma mma ha nno confabulato per tutto il tempo ed ora le si parano davanti insieme, ment re il papà si ri fugia in poltrona a nascondersi dietro il giorna l e , e... "Nilde vieni, dobbiamo spiegarti una cosa adesso che sei abbastanza grande" le dicono. Part on o da uno strano racconto di api e fiori , poi proseguono spiegando le che quando mamma e papà si erano sposati avrebbe ro tanto voluto dei figli, che però non ven ivano . La zia allo...

ceci mandorle e cocco... coerenti!

Sono in tremendo ritardo. Il mese scorso è stato un turbinare di impegni nella vita reale e qui sul blog non sono riuscita a godermi tutto quello che avrei voluto. Tra cui, mancanza fortemente sentita, l'appuntamento mensile con  Salutiamoci ... Stavo rischiando di fare la stessa fine anche questo mese ma ho deciso che non me lo sarei mai perdonato... ed eccomi   oggi , velocemente e in extremis, a cucinare per questa istruttiva raccolta un piatto che contenga entrambi gli ingredienti dei due mesi in questione. Ne è uscita una ricetta che mi spinge, questa volta, a confrontarmi con il senso della "località" degli ingredienti. La raccolta di marzo vedeva come protagonisti   i ceci , ospitati da Katia di  Pappa&Cicci , mentre aprile è dedicato alle mandorle ,   accolte da Francesca dei Paciocchi di Francy , entrambi prodotti ovviamente "di stagione". Anche se non esattamente qui, in quella parte della Lombardia prealpina dove vivo e dove non...

la via nascosta del chili

Ed eccoci di nuovo negli Stati Uniti in compagnia della tribù dell' MTC , che grazie ad Ann   questa volta cucina il  chili alla texana ... Come abbiam o visto qui , il chili sembra avere mille origini: culture lontane tra loro che confluiscono tutte in uno stufato al peperoncino, a sua volta diventato simbolo d’identità di una popolazione   nuova . A me piace pensare che, prima di tutte le lotte ed i fraintendimenti che divisero “indiani e cowboys" arrivati a noi attraverso  cinema   e letteratura, ci fosse stato un periodo in cui le genti appena arrivate in zone sconosciute abbiano potuto rispettare le popolazioni locali.  E magari pure che esploratori, pionieri e mandriani abbiano potuto cogliere il segreto di chi  sapeva essere in armonia con la terra, con i suoi prodotti, le sue stagioni e le sue dure regole di sopravvivenza, imparando  qualche trucco per venire a patti con le caratteristiche di quei territori da chi er...

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!