Plinio il Vecchio narra di una disputa tra due pittori greci del V secolo a. C. su chi sapesse meglio ritrarre la realtà attraverso l’illusione pittorica. Il giorno convenuto Zeusi scoprì il proprio dipinto: raffigurava un grappolo d’uva talmente verosimile che degli uccellini cominciarono a svolazzargli attorno tentando di beccare la frutta. Oramai certo della propria vittoria, Zeusi incitò Parrasio a levare ora a sua volta la tela che copriva l’opera che voleva presentare. Solo in quel momento si accorse che il suo antagonista aveva dipinto proprio il drappo scomposto, con una tale verosimiglianza da ingannare perfino il suo occhio di pittore esperto, così gli concesse la vittoria. Giorgio De Chirico, Natura morta con uva, 1922 La raffigurazione del cibo nei dipinti è, insomma, una questione davvero antica, che ha nei secoli avuto diverse fortune fino a diventare un genere vero e proprio tra ‘500 e ‘600, inizialmente con i Fiamminghi e poi, a mano a mano che la committenza n...
Amo storia e geografia del cibo, tra le altre cose. Così viaggio attraverso il mondo e dentro me stessa. Assaggiare mi fa sapere con cuore e palato, ancora prima di capire con la testa.