Con una cara amica che abita a meno di due chilometri da me ma che non posso vedere, abbiamo fatto in queste settimane un gioco: decidevamo la mattina di che snack avremmo avuto voglia e ci davamo appuntamento virtuale per un aperitivo tutte le sere verso le 19, fingendo di gustarci quelle prelibatezze insieme ad una birretta ghiacciata.
Il gioco ci ha preso la mano in un'escalation di deliranti fantasie virtuali e, se un giorno abbiamo raggiunto credo il picco con ipotetiche zeppole salate con maionese alla curcuma e pomodorini confit, siamo poi scivolate deliziosamente fuori tema, finendo nei pancakes con l'acero e persino negli gnocchi di farina di ceci.
Poi la capacità di leggerezza si è man mano affievolita e da un paio di settimane il gioco ha perso il suo senso, nonostante ci si continui a tenere reciprocamente compagnia con scambi di messaggi e foto.
Nel frattempo, come avevo già raccontato, ho avuto la geniale idea di lasciare che l'essere che mi vive a fianco andasse a fare la spesa con una mia lista, che naturalmente lui ha amenamente interpretato a modo suo, per cui mi sono ritrovata inaspettatamente, al posto di quel che avevo segnato, biancostato di vitello e farina di ceci.
Preso atto dell'impossibilità oggettiva di controllare la mente maschile, ho però colto la parte positiva della situazione: ora avrei potuto davvero preparare quegli gnocchi di ceci vagheggiati con la mia amica! Derogo un po' dai propositi di cucina internazionale che i ero prefissa per questi giorni, però in fondo se speziassi il sugo con aromi sudamericani o magrebini non andrei poi tanto fuori tema, specie se i ceci fossero interi e parte dello stufato...
La base è quella degli gnocchi all'acqua imparati da Annarita durante un workshop MTC in Garfagnana dedicato agli gnocchi. Per il resto del piatto ho navigato a vista... un po' come l'essere al supermercato!
E direi che questa sera la birretta delle 19 ce la spacchiamo con un paio di crostini con il sugo avanzato... vero amica? Meglio non perdere, quando si può, le buone abitudini...
GNOCCHI DI FARINA DI CECI E ERBE CON SUGO DI BIANCOSTATO
ingredienti per 4 persone:
per gli gnocchi:
300 g di farina di ceci
150 g di farina 00, più 1 manciatina per la spianatoia
2 foglie di salvia
1/2 cucchiaio di foglie di prezzemolo
1 cucchiaino di aghi di rosmarino
3 cucchiai di olio extravergine
sale
per il sugo:
500 g di biancostato di vitello in 4 pezzi
1 cipolla piccola
1 carota
1 costa di sedano
1 spicchio di aglio
700 ml passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 foglia di alloro
2 grandi di pepe nero
2 cucchiai di olio extravergine
sale
zucchero
pepe nero al mulinello
pecorino grattugiato per servire
Tritare verdure e appassirle nell'olio con l'alloro e il pepe in una casseruola dai bordi alti, meglio di terracotta.
Unire biancostato e sigillare su tutti i lati a fuoco medio, sfumare con il vino.
Coprire con la passata e con il concentrato, unire 1 bicchiere di acqua con cui si è sciacquata bottiglia salsa, sale e, se serve, 1 pizzico di zucchero e portare a bollore; abbassare le fiamma e cuocere semicoperto per 3 ore, fino a che è ridotto della metà e ben denso.
Intanto preparare gli gnocchi: portare a bollore 450 g di acqua e salare leggermente; setacciare insieme un paio di volte le due farine; tritare finissime le erbe.
Quando l'acqua salata sobbolle spegnere e versarvi le farine, le erbe e 2 cucchiai di olio, mescolando fino a che si forma una massa compatta.
Trasferire su una spianatoia leggermente infarinata e, attenti a non scottarsi, lavorare fino ad ottenere una massa compatta e omogenea, da far poi riposare avvolta in pellicola per una mezz'oretta.
Formare dei cordoncini, tagliarli a tocchetti e rotolarli su un riga-gnocchi (o sul dorso di una grattugia o di una forchetta) per scanalarli.
Levare l'alloro (e, se si trovano, i grani di pepe) dal sugo, levare anche la carne, spolparla e sfilacciarla sottilmente; rimetterla nel sugo, mescolare bene e riscaldare.
Lessare gli gnocchi in abbondante acqua bollente salata con 1 cucchiaio di olio, scolare dopo 3 o 4 minuti che sono venuti a galla con una schiumarola e trasferirli direttamente nel sugo.
Padellare un momento, dividere nei piatti individuali e servire con una bella spolverata di pecorino e, volendo, una grattatina di pepe.
Il gioco ci ha preso la mano in un'escalation di deliranti fantasie virtuali e, se un giorno abbiamo raggiunto credo il picco con ipotetiche zeppole salate con maionese alla curcuma e pomodorini confit, siamo poi scivolate deliziosamente fuori tema, finendo nei pancakes con l'acero e persino negli gnocchi di farina di ceci.
Poi la capacità di leggerezza si è man mano affievolita e da un paio di settimane il gioco ha perso il suo senso, nonostante ci si continui a tenere reciprocamente compagnia con scambi di messaggi e foto.
Nel frattempo, come avevo già raccontato, ho avuto la geniale idea di lasciare che l'essere che mi vive a fianco andasse a fare la spesa con una mia lista, che naturalmente lui ha amenamente interpretato a modo suo, per cui mi sono ritrovata inaspettatamente, al posto di quel che avevo segnato, biancostato di vitello e farina di ceci.
Preso atto dell'impossibilità oggettiva di controllare la mente maschile, ho però colto la parte positiva della situazione: ora avrei potuto davvero preparare quegli gnocchi di ceci vagheggiati con la mia amica! Derogo un po' dai propositi di cucina internazionale che i ero prefissa per questi giorni, però in fondo se speziassi il sugo con aromi sudamericani o magrebini non andrei poi tanto fuori tema, specie se i ceci fossero interi e parte dello stufato...
La base è quella degli gnocchi all'acqua imparati da Annarita durante un workshop MTC in Garfagnana dedicato agli gnocchi. Per il resto del piatto ho navigato a vista... un po' come l'essere al supermercato!
E direi che questa sera la birretta delle 19 ce la spacchiamo con un paio di crostini con il sugo avanzato... vero amica? Meglio non perdere, quando si può, le buone abitudini...
GNOCCHI DI FARINA DI CECI E ERBE CON SUGO DI BIANCOSTATO
ingredienti per 4 persone:
per gli gnocchi:
300 g di farina di ceci
150 g di farina 00, più 1 manciatina per la spianatoia
2 foglie di salvia
1/2 cucchiaio di foglie di prezzemolo
1 cucchiaino di aghi di rosmarino
3 cucchiai di olio extravergine
sale
per il sugo:
500 g di biancostato di vitello in 4 pezzi
1 cipolla piccola
1 carota
1 costa di sedano
1 spicchio di aglio
700 ml passata di pomodoro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1 foglia di alloro
2 grandi di pepe nero
2 cucchiai di olio extravergine
sale
zucchero
pepe nero al mulinello
pecorino grattugiato per servire
Tritare verdure e appassirle nell'olio con l'alloro e il pepe in una casseruola dai bordi alti, meglio di terracotta.
Unire biancostato e sigillare su tutti i lati a fuoco medio, sfumare con il vino.
Coprire con la passata e con il concentrato, unire 1 bicchiere di acqua con cui si è sciacquata bottiglia salsa, sale e, se serve, 1 pizzico di zucchero e portare a bollore; abbassare le fiamma e cuocere semicoperto per 3 ore, fino a che è ridotto della metà e ben denso.
Intanto preparare gli gnocchi: portare a bollore 450 g di acqua e salare leggermente; setacciare insieme un paio di volte le due farine; tritare finissime le erbe.
Quando l'acqua salata sobbolle spegnere e versarvi le farine, le erbe e 2 cucchiai di olio, mescolando fino a che si forma una massa compatta.
Trasferire su una spianatoia leggermente infarinata e, attenti a non scottarsi, lavorare fino ad ottenere una massa compatta e omogenea, da far poi riposare avvolta in pellicola per una mezz'oretta.
Formare dei cordoncini, tagliarli a tocchetti e rotolarli su un riga-gnocchi (o sul dorso di una grattugia o di una forchetta) per scanalarli.
Levare l'alloro (e, se si trovano, i grani di pepe) dal sugo, levare anche la carne, spolparla e sfilacciarla sottilmente; rimetterla nel sugo, mescolare bene e riscaldare.
Lessare gli gnocchi in abbondante acqua bollente salata con 1 cucchiaio di olio, scolare dopo 3 o 4 minuti che sono venuti a galla con una schiumarola e trasferirli direttamente nel sugo.
Padellare un momento, dividere nei piatti individuali e servire con una bella spolverata di pecorino e, volendo, una grattatina di pepe.
- rivoli affluenti:
- per queste giornate uggiose, nonostante sia pieno maggio, serve il sottofondo smooth di una radio che adoro da sempre: http://streema.com/radios/play/101_SMOOTH_JAZZ
Bellissimo questo impasto con l'acqua calda! Proverò senz'altro! Eventualmente una volta formati si possono congelare, vero?
RispondiEliminacerto:qui li ho preparati per quattro, poi metà li ho congelati su un vassoio e infine riuniti in un sacchetto.
EliminaP.s. quante porzioni si preparano con queste dosi di farina?
RispondiEliminaquattro, appunto...
EliminaPerché aspettare le 19? Perché?
RispondiEliminavero! E pensa che da lunedì magari possiamo anche vederci!!!
EliminaMi sa che devo fare un corso rapido di mercatologia all' "essere che ti sta accanto", un giorno, oppure anche via Zoom... di questi tempi.. perché io non sbaglio quasi mai... (lo dico a difesa del genere maschile) hahahahahaha... un abbraccio, Annalena, e sempre strabiliante con le tue scelte e storie...
RispondiEliminadiciamo che il vero problema è controllare la SUA mente maschile, essendo un'essere surreale che ha legami evanescenti con il mondo concreto. E' una causa persa, lo so, ma gli sono talmente affezionata che me lo tengo volentieri così.
Eliminabravissima!!!!
Elimina... lassa sta'!
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