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pasta frutta e passanti colorati

Ogni anno per la tradizionale cena estiva in giardino i padroni di casa propongono un tema e chiedono ad ogni ospite di portare qualcosa cucinato da lui. C'è stato l'anno delle  torte salate , l'anno dei  piatti di pesce , quello delle  zuppe fredde  e quello delle  polpette .  Mentre guido questa volta c erco ispirazione per un'insalata di pasta. E vedo un tizio vestito in multicolor attraversare la strada svagato: pantaloni rosa, maglia arancione, scarpe verdi. Mi piace l'insieme, per quanto improbabile. E' bello vivere senza il timore del giudizio degli altri, galleggiando nei propri pensieri semplicemente... Mi viene in mente una confezione di orecchiette artigianali tricolori che ho ricevuto in regalo a Natale e sulla scia delle riflessioni scatenate dallo svagato passante in un istante decido di accostarci sapori insoliti per una pasta. Ovviamente a tinte vivaci.  Ci sarà pure chi la prenderà per un dessert, forse. Poco importa l'...

un viaggio americano a forma di insalata

Cucinare è viaggiare. Non c'è altro da dire. E questa puntata dell' MTC di giugno del MTC Blog , che inviata a visitare non solo un altro continente ma proprio un'altra epoca, finalmente sottolinea come sia fantastico viaggiare anche nel tempo, oltre che nello spazio. Sarà per questo che personalmente ho cominciato a viaggiare prima ancora di aver terminato la lettura del post di  Leo sulla  Caesar Salad e quello dell'MTCblog che ne fissava le regole base... Tutto per me ha origine da quel maledetto stimolo a ricostruirsi una ricetta da grand hotel in stile Belle  É poque americano. Per calarmi meglio nel contesto, sarà anche deformazione professionale, questa volta non riesco a partire dalle ricette ma mi risulta indispensabile "visualizzare" l'epoca e l'atmosfera in cui quelle preparazioni hanno preso vita. E sono l'architettura, il design e la grafica di quel periodo a rappresentare nel mio cuore i primi anni del secolo esattamente quanto i...

sfoglie di tofu all'occidentale

Questa volta, per la raccolta di  Salutiamoci ,   Lo di Galline second life  ci parla di  tofu  e io mi sono detta: gioco in casa! E invece no... Ho sempre vissuto il tofu come ingrediente "etnico" più che considerarne gli aspetti nutrizionali, dunque spulciando tra le   ricette a base di tofu  già pubblicate mi rendo conto che sono pochissime quelle perfettamente coerenti con i principi base di questa raccolta.  Eccomi alle prese con una nuova piccola sfida personale nella più grande sfida alla sana alimentazione che è il tema portante di Salutiamoci: riflettere sull'impiego del tofu in una ricetta non per forza orientale, alla ricerca di abbinamenti di gusto con prodotti di stagione nostrani.  Anche se noi Occidentali consideriamo il tofu un "formaggio di soia" bianco, più o meno compatto e fondamentalmente insapore, gli Orientali sanno che la parola "tofu" raccoglie moltissimi prodotti tra loro veramente differenti e sop...

zero tempo

Zero tempo per pensare, per organizzare, per riposare. Zero tempo per qualsiasi cosa non sia correre dietro agli eventi in emergenza. Capita a tutti, quando si tratta di una fase non è nemmeno tanto pesante. Basta non diventi un sistema di vita. Devo fare qualcosa perché la situazione non si fossilizzi in queste modalità. Ma non ho tempo. Zero tempo pure per cucinare. Che è pensare, fare e riposare insieme.  Afferro al volo l'unico istante disponibile per aprire il frigo e mettere insieme qualcosa di compensatorio. Creare un sapore dalla fretta e fermarsi a gustarselo.  Per un attimo mi sembra quasi che il tempo ci sia...   Involtini di lonza con zucchine ricotta e mandorle ingredienti per 2 persone: 4 fettine di lonza (in totale c.a 250 gr.) 2 zucchine 1/2 cucchiaio di mandorle a lamelle 2 cucchiai di ricotta 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato 1 mestolo di brodo vegetale 1/2 bicchiere di vino bianco 1/2 cucchiaio di farina 1 cucchiaino ...

giocare con la forma delle cose

La pasta ripiena ha molti parenti all'estero ( wanton cinesi, gyoza giapponesi, pelmeni russi, vareniki ucraini, gujia indiani...)  e in Italia un'infinità di nomi regionali differenti: tortelli e tortellini, cappelletti e cappellacci, calzoni cjalzons e culigiones, anolini e agnolotti,  pansotti e marubini... e chissà quanti altri ne sto dimenticando. Non sempre chi non è del posto afferra al volo di cosa si stia parlando ma esiste un termine a cui tutti gli Italiani fanno facilmente riferimento: il "raviolo", con cui comunemente si intende un bocconcino di pasta di forma variabile farcito con ingredienti vari. E invece... sbagliamo completamente! Perché il raviolo nasce nudo, come un composto di formaggio e uova che viene sagomato a piccola salsiccia o a pallina e poi viene lessato o fritto. Nell'antichità, insomma, era "raviuolo" quello che adesso chiameremmo "gnocco" oppure "polpetta"... e che i Toscani continuano ...

soluzione british ad una giornata uggiosa

Un momento di autunno a fine maggio: cielo altamente variabile, aria fredda, scrosci improvvisi e persistenti di pioggia. Ci si veste a strati anche dentro casa, si rimette sul letto la coperta pesante... e si accende il forno. Questa sera non ho tempo per cucinare ma un intirizzimento generale da scacciare e tanta voglia di farmi coccolare da qualcosa di avvolgente e morbido. E soprattutto caldo. Chi avrebbe detto di stare a inizio estate con le stesse sensazioni di novembre...  Mentre la zuppa di verdura va da sola sul fuoco mi dedico a pochi gesti veloci; poi il forno comincia ad emanare profumo di buono: scelgo un bel film e porto il vassoio con la zuppa accanto al divano. All'intervallo levo il dolce dal forno e dopo un po' me lo gusto così,  a cucchiaiate  tiepide e confortanti.  Il fascino di un momento insolito, di un brivido sconfitto, di una ricetta storica inglese classica degli anni '40 (chi meglio si intende di clima uggioso?!), di qualche tocco mi...

un po' di fatti miei in merito ad una teglia di coccio

Sarà un post esteso, diviso in tre parti perché si possa saltare quello che non interessa... prima parte (troppo lunga, lo so!): personale Mi piace molto ascoltare. Imparare cose che non conosco è un vizio che mi concedo fin da bambina. Quasi una droga, che cerco da sempre nei libri, nella forma degli oggetti, nei riti del cibo. Che trovo spesso inaspettatamente nascosta dentro le parole delle persone che vogliono dire altro. La vita al di fuori della rete è durissima, ci fa incontrare problemi pesanti e rapporti interpersonali davvero difficili da gestire. Li si affronta comunque, impiegando tutte le energie. E poi, almeno nel mio caso, si cerca sollievo in nicchie alternative. Tipo un piccolo blog di cucina, sostanzialmente nato per dedicarmi al puro piacere di imparare, senza obblighi di confronto con la complessità del vivere quotidiano. Vedere replicati in rete i meccanismi tristi dei dialoghi tra sordi in cui incappo ad ogni passo fuori da qui mi amareggia. Nel...

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!