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progetto di pere

La giovane donna alla guida della vecchia station wagon è evidentemente distratta e si volta spesso a guardare la griglia verticale che separa il bagagliaio dall'abitacolo. Forse ha lasciato il cane dal veterinario ed è preoccupata per lui. Sul sedile posteriore un seggiolino da bambini. Forse per sbrigare questo impegno ha dovuto affidare suo figlio piccolo a qualcuno di cui non si fida completamente ed ha fretta di tornare a casa.

La signora anziana sul marciapiede è evidentemente distratta: legge da vicino un cartellone pubblicitario e parlotta tra sé. Indossa un cappello di feltro bordeaux di foggia vintage e cammina a piccoli passi, reggendo con una mano la sporta della spesa ed appoggiandosi con l'altra al bastone. Nonostante il cappotto color cammello le stia largo ha un bel taglio, leggermente retrò. Si capisce che è sempre stata una signora di classe e anche in età avanzata ha conservato un'eleganza innata.

La signora anziana scende sulle strisce pedonali nel momento in cui la station wagon della ragazza volta l'angolo dell'incrocio. Non c'è urto per fortuna: la signora riesce a fare un piccolo salto indietro e il faro destro dell'automobile si bocca a pochi centimetri dal suo cappotto cammello. La borsa della spesa le cade a terra, delle pere rotolano sulle strisce pedonali. Tutto il resto invece è immobile, come in un attimo di trance collettiva. Anche i motori delle macchine che continuano a passare nell'altra direzione sembra non facciano più rumore.

Poi la signora anziana si scuote lentamente e si ricompone. Ignorando la spesa a terra gira attorno all'auto e bussa al finestrino della guidatrice, che lo abbassa in silenzio. Ancora incredula di ciò che è appena successo, probabilmente la giovane è pronta a difendersi dalle giuste accuse di incoscienza da parte di un pedone quasi investito sopra le strisce.

Invece la signora anziana sorride con timidezza e poi le chiede scusa. "Ero distratta... - sussurra in tono sereno e dimesso - signorina mi perdoni se l'ho fatta spaventare. Da un po' di tempo non so più dove ho la testa! Spero lei non si sia fatta male..."

Rassicurata dal cenno di negazione della ragazza la saluta garbatamente, poi torna sui suoi passi e ringrazia il passante che nel frattempo le ha raccolto le pere e le sta porgendo la sporta. "Appena mi passa lo spavento ci preparo un budino con queste pere... Sa, oggi viene a trovarmi il mio nipotino ma per la torta che avevo in mente si sono troppo ammaccate..."

La signora anziana ringrazia ancora e si allontana con il suo bastone, il suo sorriso, il suo progetto di pere. La giovane donna resta seduta, inebetita, ancora più spaesata di prima, non sa  più staccare le mani dal volante. Il passante si avvicina al suo finestrino e chinandosi le dice con un sorriso: "Certo che nella vita ogni occasione è buona per imparare qualcosa!" Poi se ne va anche lui.

Io c'ero, alla guida dell'auto dietro alla station wagon. Ed ero davvero incavolata per gli affari miei, fino ad un attimo prima. Poi ho assisitito a questa scena: i miei guai sono rimasti, la mia rabbia no. Una strana pace nel cuore, un istante di vita profondo. Uno di qui piccoli fantastici miracoli che ti fermano e ti insegnano.

Una volta a casa ho anche provato (inevitabilmente) a preparare un budino di pere, ma il mio sorriso non era davvero dovuto a quello...


Budino dei piccoli miracoli alle pere, un po' speziato
ingredienti per 4 persone:
2 pere e mezza (nel mio caso Abate), per un totale di 250 gr. di polpa al netto di bucce e torsoli
1/2 litro di latte intero
60 gr. di zucchero
40 gr. di amido di mais
3 cm. di baccello di vaniglia
1 chiodo di garofano
1 bacca di cardamomo
1 piccola foglia di alloro
1 pizzichino di sale

Tagliare la polpa delle pere a piccoli dadini; incidere la vaniglia per il lungo e aprirla a libro; pestare leggermente la bacca di cardamomo.

In mezzo bicchiere di latte stemperare l'amido di mais e portare appena a bollore il resto del latte con le spezie (tranne l'alloro), 40 gr. di zucchero ed appena un pizzico di sale.

Nel frattempo distribuire il resto dello zucchero sul fondo di un tegame antiaderente e quando comincia a sciogliersi, anche se non completamente fuso, unire le pere e l'alloro e saltare a fuoco vivo per un paio di minuti.

Filtrare il latte bollente per eliminare le spezie, versarvi l'altro latte miscelato all'amido e riportare a leggera ebollizione, quindi spegnere ed unirvi 2/3 delle pere con il loro fondo, rimestando bene ed eliminando la foglia di alloro.

Versare il composto in 4 stampini  e fare intiepidire, quindi coprire con pellicola e lasciar rassodare in frigorifero per almeno un'oretta.

Sformare i budini su dei piattini individuali e servire decorando con le pere rimaste mantenute a temperatura ambiente oppure leggermente riscaldate.


In questo caso mi sono divertita a servire i budini su piatti a forma di pera...

  • rivoli affluenti: 
  • la base di questa idea è presa da una ricetta trascritta qualche anno fa da un numero di La Cucina italiana che non so più identificare

Commenti

  1. Annalena, sono emozionata, e un ibro quando? Buon fine settimana :-)

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  2. @libera: pensa a quanto lo ero io assistendo dal vero ad una scena così... VìMi veniva quasi voglia di essere vecchia! Buona domenica a te.

    @enrico: buono sul serio! Che dici, mi sto rovinosamente convertendo al dolce od ho ancora qualche speranza di salvarmi?!

    RispondiElimina
  3. Delizioso questo budino, davvero speciale con le pere, è un piacere conoscerti!!!! Mi aggiungo ai tuoi lettori, passa a trovarmi.... Buona domenica!

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  4. Perdonami se dopo una storia raccontata cosi' bene sono esplosa in una risata arrivata al tuo "hem... al momento non riesco a caricare le foto da blogger..."

    A proposito, io ho risolto e l'ho spiegato velocemente sul blog, ma se hai bisogno di una mano non esitare a chiedere!

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  5. @muscaria: allora non posso abbandonare neanche per un momento la ricerca di un marito che mi spieghi cos'è flikr e come funziona!

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  6. Eccoti un mini tutorial su flickr (non vorrei mai investissi su un marito per una cosa che poi risulta essere semplice, e magari poi te la prendi con me!)

    Vai sul sito
    http://www.flickr.com/
    Clicca sul bottone "Registrati gratis"
    A quel punto ti chiederà di introdurre il tuo indirizzo di posta elettronica e la password.
    Attenzione, la password dovrà essere quella della mail e non una password che ti inventi per questo account come spesso capita.
    Altra cosa: ho notato che gmail fa a cazzotti con blogger (forse perché appartiene tutto a google?) boh, comunque se io sono loggata su blogger non posso aprire la mia posta su gmail, quindi in questo caso ho inserito una mail di yahoo.

    Riepilogando: occorre solo che tu entri in flickr con un tuo indirizzo di posta elettronica, a quel punto sei pronta per caricare le foto.

    Poi, una volta salvate nel tuo album, vai su "Condividi" (in alto a sinistra) e scegli Codice HTML, a quel punto e fai copia e incolla del codice sulla pagina del post.
    Ora che sei sul blog, salvi, e fai la prova anteprima per vedere se la dimensione della foto va bene. Ci sono diverse opzioni.
    E' un modo un po' diverso da quello al quale siamo abituate, e fa perdere un po' di tempo, ma funziona.

    Un bacione!

    RispondiElimina
  7. @muscaria: grazie carissima, domenica, giorno in cui posso fingere di essere libera, provo a capire che mi hai detto!
    Ti ringrazio tantissimo, soprattutto per la fiducia!

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  8. Oh! Il cappello bordeaux, foggia vintage, dell'anziana signora mi ha fatto sussultare!

    Conoscevo un'adorabile, furba vecchina che ne aveva uno proprio uguale!

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  9. @virò: il cappello, un po' pelosetto, era proprio quello...

    RispondiElimina

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