All'interno del percorso de il mondo in casa propria, che propone qui ricette straniere utilizzando ingredienti prevalentemente italiani, mi è venuto in mente un piatto andaluso di cui sono golosissima e che potrebbe anche sembrare italiano se non fosse per le spezie...
Tipici di Siviglia, gli espinacas con garbanzos sono in genere serviti in piccole porzioni come tapa, ovvero come stuzzichino, insieme all'apertitivo ma possono costituire anche un piatto vero e proprio, in genere consumato dalle famiglie andaluse con l'aggiunta di uova sode tritate.
Si tratta di una preparazione semplicissima che sa raccontarci la storia del luogo: è infatti evidentissima nella speziatura del piatto l’influenza della dominazione araba che governò la regione per 700 anni.
Alcuni utilizzano solo cumino, altri abbondano con aromi di vario genere e c'è chi per donargli una sfumatura di gusto più magrebina spruzza il piatto con del succo di limone appena prima di portarlo in tavola.
Per un sapore più italiano si potrebbe usare semplicemente un pizzico di peperoncino, ma un piatto che potrebbe essere nato in qualsiasi punto del Mediterraneo probabilmente merita di conservare traccia delle sue origini reali... Questa è la mia versione, con speziatura moderatissima, senza limone e con una evoluzione non tradizionale per la versione a piatto unico:
Tipici di Siviglia, gli espinacas con garbanzos sono in genere serviti in piccole porzioni come tapa, ovvero come stuzzichino, insieme all'apertitivo ma possono costituire anche un piatto vero e proprio, in genere consumato dalle famiglie andaluse con l'aggiunta di uova sode tritate.
Si tratta di una preparazione semplicissima che sa raccontarci la storia del luogo: è infatti evidentissima nella speziatura del piatto l’influenza della dominazione araba che governò la regione per 700 anni.
Alcuni utilizzano solo cumino, altri abbondano con aromi di vario genere e c'è chi per donargli una sfumatura di gusto più magrebina spruzza il piatto con del succo di limone appena prima di portarlo in tavola.
Per un sapore più italiano si potrebbe usare semplicemente un pizzico di peperoncino, ma un piatto che potrebbe essere nato in qualsiasi punto del Mediterraneo probabilmente merita di conservare traccia delle sue origini reali... Questa è la mia versione, con speziatura moderatissima, senza limone e con una evoluzione non tradizionale per la versione a piatto unico:
Espinacas con garbanzos "my way" – Spinaci e ceci al cumino
per 4 persone (come tapa o come contorno):
500 g di spinaci mondati e lavati
100 g di ceci secchi
200 g di pomodori
1 piccola cipolla
1 spicchio di aglio
3 cucchiai di vino bianco secco
½ cucchiaio di semi di cumino
1 pizzico di pimenton,
paprica affumicata spagnola, oppure paprika dolce
2 foglie di alloro
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale
facoltativo: 4 uova
Mettere a bagno i ceci per una notte, sciacquarli bene e
cuocerli in acqua fredda con una foglia di alloro per circa un’ora e mezza (regolarsi
in base al tipo di ceci e al tempo di ammollo). Quando sono morbidi salare
leggermente, spegnere e tenere in caldo nel loro brodo.
Tagliuzzare grossolanamente gli spinaci e metterli in una
pentola capace insieme a tre cucchiai di acqua dei ceci; chiudere con un
coperchio e cuocere per 4 o 5 minuti, fino a che gli spinaci hanno ridotto il
volume.
Tritare grossolanamente la cipolla e l’aglio e saltarli
nell'olio con l’altra foglia di alloro, con il cumino e la paprika fino a che
la cipolla è morbida. Per chi ama il piccante al pimenton si può aggiungere un pizzico di paprika piccante oppure di peperoncino secco sbriciolato.
Ridurre i pomodori a filetti sottili eliminandone acqua e
semi. A me la buccia piace, per chi non la ama conviene pelare prima i pomodori, tuffandoli un minuto in acqua bollente.
Unirle i pomodori alle cipolle e far insaporire per un paio di minuti, aggiungere quindi gli spinaci leggermente strizzati e i ceci scolati e sfumare con il vino, cuocendo fino a che è evaporato.
Unirle i pomodori alle cipolle e far insaporire per un paio di minuti, aggiungere quindi gli spinaci leggermente strizzati e i ceci scolati e sfumare con il vino, cuocendo fino a che è evaporato.
Unire allora qualche cucchiaio di brodo dei ceci, regolare
di sale e cuocere una decina di minuti, fino a che è tutto molto morbido ed il
liquido di fondo è quasi completamente assorbito. Se si serve come tapa o come contorno il piatto è pronto,
buonissimo sia caldo che tiepido.
Volendo farne un piatto unico si possono formare delle conchette negli spinaci ancora nel tegame, rompervi 4 uova, salarle leggermente, coprire e lasciar cuocere 5 minuti a fuoco basso, fino a che l’albume si sarà rappreso ma il tuorlo sarà sufficientemente morbido da colare sugli spinaci una volta tagliato. Mi spiace non aver fatto in tempo a fotografarlo prima che sparisse tutto!
- rivoli affluenti:
- gli spinaci pronti da cuocere sono questi, di OrtoRomi
- riposando i ceci tendono ad assorbire il colore scuro degli spinaci, meglio quindi non far passare troppo tempo tra la preparazione e la messa a tavola
- se non si ha tempo di cuocere i ceci secchi li si può sostituire con 250 g di ceci in scatola, ben sciacquati e scolati. Al posto della loro acqua di cottura si può utilizzare un brodo vegetale leggero.
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