Anche se ad alcuni questo MTC è sembrato difficilissimo e ad altri una passeggiata, la base della sfida era semplice: cuocere con una tecnica tra le tre indicate la varietà di riso più adatta all'ispirazione di partenza e confezionarci una ricetta personale.
Le regole, oltre alle pure indicazioni tecniche, altrettanto chiare: che ci si inventasse tutto di sana pianta o si prendesse spunto da piatti regionali, classici o etnici, era fondamentale capire che cosa si stesse facendo e perché. E farlo con cura e sorriso, al meglio del proprio gusto per la cucina.
Il criterio personale di giudizio del giudice del mese varia di volta in volta. Il mio l'avevo però esplicitato da subito: il confronto non era davvero con il riso ma piuttosto con se stessi. Così diventavano importanti lo
spirito di armonia dell’insieme, la cura positiva dei gesti, la fantasia degli
abbinamenti e la conseguente, inevitabile bellezza "naturale" del
piatto finale.
In generale ogni piatto condiviso sulla tavola rappresenta un'offerta di amore ai commensali, per questo il piatto deve raccontare la
dedizione di chi l'ha preparato, dedizione offerta non tanto ai cibi ma alle persone a cui sono destinati.
In questo caso i
commensali sono tutti i partecipanti all’MTC e le ricette della sfida rivelano (a maggior ragione ai giudici, che hanno il compito di "assaggiare" ogni piatto con ancora più attenzione e rispetto) il rapporto profondo che ha ciascuno con la propria cucina.
In questa sfida il riso parla: si adatta alla cottura oppure si imbizzarrisce, si fonde con un aroma oppure lo fa stridere... e rivela con il suo parlare un pochino dell'anima del cuoco, mostrando quanto si è sentito compreso, coccolato e valorizzato.
E' successo per la maggior parte delle quasi 170 ricette arrivate, che ho "gustato" tutte con grande cura. Alla fine, nonostante innumerevoli tentazioni e deviazioni, ho dovuto restringere il campo, anche se non ce la facevo ad arrivare subito al vincitore...
Ho pensato allora di dividere le proposte che mi avevano più affascinato in ricette che mi parlavano con la testa facendo emergere pensiero, tecnica ed eleganza, e ricette che venivano dal cuore e mi raccontavano follia, curiosità e creatività.
E' successo per la maggior parte delle quasi 170 ricette arrivate, che ho "gustato" tutte con grande cura. Alla fine, nonostante innumerevoli tentazioni e deviazioni, ho dovuto restringere il campo, anche se non ce la facevo ad arrivare subito al vincitore...
Ho pensato allora di dividere le proposte che mi avevano più affascinato in ricette che mi parlavano con la testa facendo emergere pensiero, tecnica ed eleganza, e ricette che venivano dal cuore e mi raccontavano follia, curiosità e creatività.
Questo mi ha aiutato a capire che la ricetta giusta non poteva rientrare in una sola delle due categorie: doveva unire testa e cuore. E in automatico sono balzate fuori un numero più ridotto di ricette, tra cui quattro in particolare, tra loro diversissime, che non riuscivano proprio a farsi escludere!
Gli autori spero non me ne vorranno se li cito spiegando quali sono le ragioni che mi hanno fatto amare le loro proposte e quelle che alla fine mi hanno fatto decidere per il vincitore.
La ricetta delle frittelle di Francy è
tecnicamente complessa e storicamente fondata ed il post che la accompagna esemplare, con
tutte le prove tecniche sul riso, gli ingredienti home made e pure il guizzo di comicità.
La combinazione degli
ingredienti, citazione di tradizione, è un filo selettiva nel suo gusto
specificamente locale, ma racconta in ogni modo abbondanza e complessità. Il tutto però è un po' nascosto all'interno di un oggetto "poco esplicito" e si perde leggermente dentro una armonia di
ingredienti decisamente ricca: una torta eretica che gronda d'amore e pecca un pochino di
controllo.
La ricetta del ghiacciolo di Greta è creativamente geniale: modifica la temperatura del risolatte, ci aggiunge le memoria di un cocktail a cui accedevi quando ti sentivi "grande" ma volevi dimostrare anche eleganza e ne fa sbocciare un cremino.
E' divertente il concetto, correttissima l'esecuzione, molto diretta l'idea, sorprendente e di gran gusto il risultato. Un cremino adults only dal brivido assoluto ed immediato. Forse è proprio l'immediatezza ad essere eccessiva e la grande emozione, che ha un impatto devastante, lascia un pochino indietro un "pensiero di cucina" profondo.
La ricetta del tortino di Pasquale è un esercizio di stile fenomenale, un lavoro di sottrazione perfetto supportato per
assurdo da un'estetica barocca di grande valorizzazione, sia dei prodotti di
partenza che del piatto finale. Sembra non essere un piatto di mistero e rivelare subito tutto di sé, salvo poi farti scoprire che i sapori sono raffinatissimamente fusi, molto più di quanto sembri. Il tutto notare bene, senza l'aiuto ne' di sale ne' di zucchero!
Una bellezza estetica e di pensiero quasi algida nella sua perfezione, che esalta un territorio gastronomicamente molto fortunato. Un tortino di riso e bufala che è espressione d'arte, con un fondo sottilissimo di solipsismo nell'eccezionalità di materie prime, magari non sempre replicabile fuori dai confini locali.
Una bellezza estetica e di pensiero quasi algida nella sua perfezione, che esalta un territorio gastronomicamente molto fortunato. Un tortino di riso e bufala che è espressione d'arte, con un fondo sottilissimo di solipsismo nell'eccezionalità di materie prime, magari non sempre replicabile fuori dai confini locali.
La ricetta del pilaf di Sabrina: un
amore infinito e consapevole per il territorio che la porta ad uscire dagli schemi classici.
Tratta in modo insolito prodotti tradizionali manipolandoli il minimo
indispensabile a valorizzarne le caratteristiche che servono per il piatto, li rende
tutti visivamente belli ed evocativi di un sapore preciso, li compone in modo
che il piatto resti animato e limpido ma non troppo esplicito.
Propone una ricetta molto personale
ma dai sapori identificabili e dalle assonanze rassicuranti (scalogno, riso, vino e parmigiano fanno anche un risotto...) ma dalle modalità aperte. Un riso pilaf con scalogno di Romagna al Barbera che è puro equilibrio,
in parte cercato ma in parte spontaneo, di eleganza e veracità, tecnica e
creatività, tradizione e innovazione, sottrazione e addizione. La
"bellezza naturale" che stava alla base della vera ricerca di questo
MTC.
Il riso parla: nel piatto di Francy racconta l'esuberanza, in quello di Greta la genialità, in quello di Pasquale la raffinatezza di pensiero. In quello di Sabrina racconta tutto, con grazia ed armonia. Capite perché è sua la ricetta vincitrice di questo MTC?
Ciao Milena, grazie.
- rivoli affluenti:
- ringrazio moltissimo tutti i partecipanti per l'energia che hanno trasmesso alle loro ricette e mi scuso con quel centinaio e più che avrei voluto citare per merito in questo post, ognuno per motivi diversi, e che mi hanno fatto trascorrere un settembre di notti popolate di sogni gastronomici, riseschi, bellissimi...
Avere te come giudice è stato una garanzia: di competenza e di umiltà innanzi tutto, poi di insegnamento, perché ho imparato tantissimo in questo mese, e infine è garanzia di una certezza: quella che avresti saputo scegliere la ricetta giusta da incoronare.
RispondiEliminaE naturalmente non mi hai delusa.
GRAZIE!!!!
Sei stata stratosferica e ti ringrazio infinitamente per condividere queste conoscenze culinarie con noi, io per quanto mi riguarda me le tengo strette!
RispondiEliminaGrandioso MTC!!
Grazie per questa enorme sfida, mi ha insegnato tanto come fai tu e i tuoi post.
RispondiElimina;*
Grazie per tutto quello che ci hai insegnato e continui a insegnarci, grandissima!!!
RispondiEliminaLo capisco sì perché hai premiato lei: è bravissima e il suo riso trasmette davvero tutto quel che hai espresso. Bravissima lei e bravissima te, che sei stata perfetta! Grazie per questa sfida che mi dispiace non aver "sfruttato" fino in fondo, ma credimi, le due tecniche che ho tralasciato saranno riprese presto per sperimentare, al di fuori della gara. Grazie davvero!
RispondiEliminap.s. un pensiero per Milena :(
Grazie a te Annalena, giudice puntuale, sensibile e generosa. E' sempre una gioia giocare con te.
RispondiEliminaGrazie a te, Annalena, alla tua sensibilità, alla tua capacità di cogliere il bello e il buono e l'anima di ogni ricetta proposta.
RispondiEliminaGrazie anche per la delicatezza del tuo saluto a Milena a cui mi unisco con affetto.
È stato un mese bellissimo e ricco di spunti! Tu Annalena sei stata un giudice fantastico, competente e dall'anima gentile! E poi hai scelto una vincitrice davvero tosta! Alla prossima sfida :)
RispondiEliminaAnnalena!!! che sorpresa!! non credevo che la mia torta di riso eretica ti avesse colpita ed interessata così! grazie per la citazione ma ancor più per il prezioso giudizio tecnico e generale sulla ricetta. Concordo su tutto, ma ancor di più sulla ricetta vincitrice. Confesso che non l'avevo vista la bellissima proposta di Sabrina, come purtroppo ho perso gran parte delle ricette, fra i mille impegni di questo pazzo Settembre! ora corro a leggere meglio, ma già dal titolo e dalla foto mi sono innamorata di questo pilaf di romagna! complimenti a Sabrina e un grazie enorme a te, per essere stata così generosa, per avermi insegnato tantissimo su questo incredibile ingrediente che son sicura continuerà a parlarmi :-) anche in futuro. Purtroppo oggi è anche un giorno triste per la perdita di Milena, e mi associo a voi per un'ultimo affettuoso saluto.
RispondiEliminaComplimenti... <3
RispondiEliminauna meraviglia di post Annalena, pura poesia, certo che abbiamo capito perché hai scelto Sabrina!! Grandissima!!
RispondiEliminaTVB
Sei una persona speciale, dolce e precisa e mi dispiace non poter gioire, come dovrebbe essere, per il grande dolore che ci ha toccato tutti… E tu, come nel tuo stile, hai reso omaggio a questa amica speciale di tutti noi.
RispondiEliminaAnnalena non potevamo avere maestra e giudice migliore per questa sfida!!!!!
RispondiEliminaAnnalena, questa sfida è stata davvero tosta ma abbiamo imparato tantissimo. Dispiace per questa perdita e trovo che tu abbia trovato un modo degno per omaggiarla.
RispondiEliminaIo ora corro anche dalla vincitrice!!
Annalena che scelta accurata! Che professionalità! Se veramente un mito e sa te imparo sempre qualcosa.
RispondiEliminaCorro dalla Sabri....
Grazie per questa bella sfida!
RispondiEliminaComplimenti alla vincitrice!!!
Ciao
Grazie a te Annalena, sei una persona speciale, sensibile, molto preparata... è un onore conoscerti! complimenti e continua così..un bacione!
RispondiEliminaAnnalena, ancora senza fiato sono. Grazie, grazie, grazie.
RispondiEliminaEssere stata scelta da te per me ha un valore commensurabile, per la stima immensa che ho per te e per il tuo lavoro, sempre preciso e puntuale.
Un post bellissimo, come sempre nel tuo stile.
Spero di raccoglierne bene il testimone.
Grazie ancora, mi hai fatto provare un'emozione incredibile.
un bacione e un abbraccio a te e un sorriso a Milena.
buonanotte..
era..incommensurabile!
Eliminae ho sbagliato anche l'account!
davvero, buonanotte!
Grazie a te Annalena per la tua competenza e la tua sensibilità che sono perfettamente rintracciabili in questo post. Come sempre una grande sfida e una vincitrice degna!
RispondiEliminaChe post splendido, un piacere leggerlo.
RispondiEliminaGrazie Annalena, per la bellissima motivazione che hai dato alla mia ricetta.Un post questo scritto con grande professionalità, questo non perche' mi hai citato :-)
RispondiEliminaBravissima e grazie all'Mtc ho scoperto un altra grande blogger.
Grazie ancora e a presto
annalena il tuo post è meraviglioso hai spiegato come hai giudicato e la vincitrice merita tutta la sua vittoria il bello dell'mtc è la lealtà il giudizio reale ...ed il riso ed il post di sabrina è spettacolare curato nei minimi particolari .
RispondiEliminaMilena,milena ci ha spiazzate tutte sono in una morsa di dolore sai perche'' ? perche' proprio la notte prima ero a girovagare nel suo blog , la mattina ero stata nel reparto oncologia dove ho visto per 4 lunghe ore un via vai di la maggior parte donne,donne giovani e sono stata presa da un brivido lungo tutto il cuore...... "Paura" paura per il futuro ma in quel momento forte per un'amica....poi....Milena sono troppo triste
Grazie Annalena per averci fatto giocare con il riso. Sei una bella persona, generosa e attenta.
RispondiEliminaComplimenti a Sabrina!!
....ogni piatto condiviso sulla tavola rappresenta un'offerta di amore ai commensali, per questo il piatto deve raccontare la dedizione di chi l'ha preparato, dedizione offerta non tanto ai cibi ma alle persone a cui sono destinati....una frase che ho sentito mia..di una verità disarmante, quasi poetica e commovente quanto vera! Grande post! Grande sfida! grande te!
RispondiEliminaGrazie, tutti questi risi rimarranno nella storia!
RispondiElimina@tutti: grazie mille per le attestazioni di stima ed i complimenti. Mi scuso se non riesco a rispondere singolarmente a ciascuno ma vi assicuro che la potenza di questa esperienza e delle emozioni che suscita in tutti resta dentro a lunghissimo... quindi, lasagne del mese a parte, il blog si alimenterà di riso ancora per un bel po'... devo smaltire!
RispondiEliminaI pensieri per Milena viaggino verso di lei e pure aiutino noi ad affrontare il quotidiano con un punto di vista meglio centrato sulle vere priorità. Un grazie ancora di cuore a tutti tutti tutti.