Questa volta per la sfida n. 56 dell' MTC di aprile, quella di Dani e Juri di Acqua e Menta che verte sui biscotti, una volta tanto che ho materiale a disposizione, avrei voluto presentare finalmente una ricetta di famiglia, tendenzialmente citando una tradizione acquisita in casa invece di spaziare per l'universo mondo.
Problemi pratici di ogni natura me l'hanno ipedito: i Brunsli al Kirsch svizzeri del mio zio prozio pasticcere di Zurigo, biscottini a pasta morbida che adoro e che preparo tutti i Natali, non solo non sono una frolla ne' una sablée, ma non contengono proprio farina!
Le ciambelline venete alla grappa ed i sosamielli campani invece
non hanno il burro e la biscotteria francese classica, dove di certo gli
spunti non sarebbero mancati, non era mai arrivata davvero in
famiglia nonostante il nonno alsaziano. Avrei in effetti potuto provare con il pan de mei, i
biscottini lombardi con farina di mais... ma c'è legata un'ottima storia e la
base è l'olio, quindi me li tengo per il secondo tentativo, se faccio in
tempo.
Così mi rassegno a guardare verso le tradizioni altrui. E
volgendo lo sguardo ad Oriente (tanto per cambiare!) la biscotteria più antica che si incontra è quella cinese, che da secoli propone dolcetti da forno: dapprima come
ghiottoneria di corte (tipo il biscottino con una noce al
centro dedicato nel '500 ad un imperatore della dinastia Ming come
portafortuna, per citarne solo uno), poi come prodotto popolare dei giorni di festa, in particolare
in occasione del Capodanno.
E' abbastanza di moda ad esempio ultimamente in Cina, proprio per Capodanno, un biscottino ricavato dai piselli secchi salati, a loro volta snack molto popolare. Il colore verde di questi dolcetti, per la verità non proprio dolcissimi, ai Cinesi ricorda le preziose decorazioni di giada tipiche di Capodanno.
A me invece piace assai come tinta per un biscotto che nasce a primavera: non ci sono solo la polvere di matcha, lo sciroppo di menta o la pasta di pistacchi per fare i biscotti verdi, insomma, anche se, per la verità, il color pisello non è poi particolarmente evidenziato nel biscotto finito!
La mia personale necessità di non relegare mai nettamente gli ingredienti in categoria "dolce" o "salata" fa il resto, così compro dei bei piselli nel baccello e mi lascio ispirare... Mi piace che il tema resti l'impasto, non una farcitura (sarebbe stato più semplice pensare a dei frollini farciti di confettura di piselli, un po' un facsimile dei dorayaki giapponesi!).
La scelta dunque cade sulla frolla montata, non solo perchè mi ci vedo bene ad affondare un pisello intero sul ricciolo di pasta fresca e vedere che succede in cottura, ma anche perchè, dopo anni di oblio, voglio riesumare la mia sparabiscotti (...che in realtà non è affatto per biscotti, ma la cosa non influisce minimamente sulla decisione finale!).
Si dice che i piselli siano una verdura dolce, per questo spesso abbinata a cipolla o pancetta, altri due sapori "dolci" della cucina salata. Ma, pensando ad un biscotto, quali altri aromi di sostegno mi vengono subito in mente? Vaniglia o menta sono quasi scontate, nocciole e sesamo troppo facili. Forse un po' meno... un tocco di zenzero candito, che sferza con il suo guizzo pungente un biscotto fino ad ora decisamente "dolce". Però la cipolla ce la abbino lo stesso, ed anche un ciuffetto di rucola, che mi aiuta leggermente nel colore e regala un accenno appena amaro di sottofondo ai dolcissimi baccelli...
La base è la ricetta della frolla montata che propongono Daniela e Juri, quella di Leonardo di Carlo, che modifico sostituendo una crema di baccelli a parte delle uova (che, dopo un tentativo poco riuscito, riesco a riequilibrare compensando con un leggero aumento di farina) e che poi decoro con i piselli veri e propri e con zenzero candito homemade.
Biscotti ai baccelli di piselli con rucola e zenzero (e anche un pochino di cipolla)
per circa 60 pezzi:
300 g di farina 00 (w 130)
200 g di burro
110 g di zucchero a velo
1 uovo medio (peso sgusciato c.a 55 g)
50 g di passato di baccelli (*)
una sessantina di piselli cotti (*)
20 g di zenzero candito (**)
1/4 di cucchiaino di zenzero in polvere
1/4 di cucchiaino di zenzero in polvere
1 pizzico di sale
(*)per il passato di baccelli e i piselli decorativi:
700 g di piselli
nei baccelli
1 piccola cipolla
30 g di rucola selvatica
10 g di burro
1 cucchiaio di zucchero semolato
(**) per lo zenzero candito:
(**) per lo zenzero candito:
200 g di zenzero fresco
c.a 250 g di zucchero semolato
sale
sale
Per la crema di baccelli pulire baccelli eliminando picciolo e filamenti; sgranare i piselli e lavare
bene le bucce. Tritare grossolanamente la cipolla e la rucola.
Fondere il burro e insaporirci la cipolla fino a che è morbida; unire i baccelli e la rucola e far insaporire qualche minuto fino a che si sono appassiti. Coprire a filo di acqua bollente, unire lo zucchero e, dalla ripresa del bollore, cuocere coperto 30 minuti.
Scolare le verdure raffreddando subito sotto acqua fredda e conservare un paio di mestoli di brodo. Passare i baccelli al passaverdure usando il disco a fori fini e pulendolo spesso dalle bucce coriacee e dai filamenti.
Versare il passato in un colino rivestito di carta da cucina, sospenderlo sopra un contenitore, coprire con pellicola e tenere in frigo a scolare per una notte.
Intanto lessare una sessantina di piselli sgranati per circa 8 minuti in poco brodo dolce riportato a bollore; scolarli, farli raffreddare e conservarli in frigo fino all'uso.
Per lo zenzero candito sbucciare lo zenzero fresco, tagliarlo a fettine da 5 mm e poi ridurle a pezzetti.
Pesare tanto zucchero quanto pesa lo zenzero a pezzetti e tenere il resto da parte.
Versare lo zenzero in un tegame, coprire con mezzo litro di acqua fredda e un pizzichino di sale, portare gentilmente a ebollizione e lasciar cuocere a fiamma bassa per una mezz'ora o più, fino a che lo zenzero è bello morbido.
Scolare lo zenzero e metterlo di nuovo in casseruola, questa volta con lo zucchero pesato e 100 g di acqua fresca. Riaccendere il fuoco e cuocere a fiamma molto bassa per circa altri 40 minuti, mescolando spesso, fino a che lo zenzero si è impregnato di sciroppo ed il liquido è quasi tutto consumato.
Scolare lo zenzero e lasciarlo asciugare per tutta la notte su una gratella posta sopra un vassoio. Rotolare lo zenzero nello zucchero rimasto e lasciar essiccare bene prima di riporre in un vasetto di vetro. Si conserva per qualche mese.
Per i biscotti: setacciare la farina con lo zenzero in polvere; sbattere leggermente l'uovo con il passato di baccelli per mescolarli bene, ma senza creare bollicine (si vede nella foto dietro il passato di baccelli). Tagliare lo zenzero candito a pezzettini poco più piccoli dei piselli. Ridurre il burro a dadini e tenere tutti gli ingredienti coperti ma a temperatura ambiente per un'oretta.
Montare il burro con lo zucchero a velo e il
sale con la frusta (io nella planetaria) per qualche minuto (io 5) fino a
che sono ridotti in una crema morbida, gonfia e uniforme.
Aggiungere la miscela di uovo a filo e mescolare bene, sempre con la frusta, fino a
che è stata perfettamente assorbita. Unire quindi, poca per volta, la farina e lavorare fino a che si è formato un
impasto morbido ed omogeneo.
Trasferire l'impasto nella sparabiscotti o in una tasca da
pasticcere con bocchetta a stella (o nel mio caso... nella sparachurros!) e formare delle ciambelline molto strette su una placca
rivestita di carta forno. Ne verranno circa una sessantina.
Decorare il centro del cerchietto con un pisello e disporvi intorno due o tre pezzettini di zenzero. Cuocere a 170 °C in forno ventilato per circa 20 minuti, fino a quando le "rigature" in rilievo dei biscotti sono leggermente dorate.
Lasciar raffreddare il
biscotti su una gratella e conservare in scatola di latta (***).
Biscotti "strani" ne avevo già preparati qui nel blog, ma nessuno con la frolla montata! Questa è la mia prima volta, daltronde l'MTC serve fondamentalmente per imparare. Ne esce l'assurda ricetta con cui ho scelto di partecipare all'MTC n. 56 di aprile 2016.
(***aggiunta a posteriori: i biscotti nella latta si conservano fragranti per qualche giorno ma i pisellini tendono a indurire. Conviene decorare con i piselli solo i dolcetti che si intendono consumare in giornata.)
- rivoli
affluenti:
- da
vedere assolutamente i meravigliosi biscotti di tutti
i partecipanti
- la foto dei biscottini cinesi salati è presa da qui
Io sono senza parole, sul serio. Cosa dovrei dirti?
RispondiEliminaImmensa. Semplicemente immensa!
Solo tu puoi mettere assieme ingredienti disparati e tirarne fuori qualcosa di buono!
RispondiEliminaPlatano, mlanzane al miso e questo tre ricette super splendide ma questa volta non ho preso nota perdonami. Il platano provato fritto non mi dispiace ma poi qui a Trieste non lo si trova più. Melanzane favolose, solo maritozzo li adora io NO per cui passo :( non lavoro per uno solo :D, questa prendo nota per dopo il 10 maggio fatta la prova per la glicemia a momento controllo...piselli troppo dolc managgia quindi aspetto. Un abbraccio carissima e buon serata domenicale ed inizio settimana.
RispondiEliminaSono troppo belli e originali li voglio provare!!!! I piselli una volta li ho usati per una macedonia con le fragole e gelato e devo dire che non mi sono affatto dispiaciuti in versione dolce. Buon fine settimana
RispondiEliminaEccerto che i biscotti con i baccelli di piselli sono dolci.....dolci e specialissimi come tutte le idee che ti sono balenate in testa e che adesso occupano la mia.
RispondiEliminaChiaro che mi addormenterò pensando ai biscotti del tuo zio prozio pasticcere a Zurigo.....niente è più indispensabile di ciò che ci manca!!!!
neanche se usassi lo spremiagrumi x strizzarmi la testolina potrebbero venirmi in mente abbinamenti così insoliti x dei frollini... va bè...ma tu sei tu... :) :)
RispondiElimina@arianna: devi dirmi che sono fuori completamente di testa...
RispondiElimina@mariella: non sono ingredienti poi tanto disparati... come vedi nel risotto insieme funzionano a meraviglia!
@mile: in effetti si prestano molto ai dolci, così come pure i fagioli ;)
@edvige: in effetti meglio partire dalla salute, per poi concedersi qualche peccatuccio qua e là...
@fabiana: eh... mi sa che dovrai aspettare un pochino, perchè di solito li preparo a Natale. Ma magari quest'anno mi faccio prendere dalla tentazione anche un po' prima!
@ilaria: va be'... ma io mica sono normale! Se usi lo spremiagrumi con me sai che rischi corri? In compenso poi sono una frana in un sacco di altr cose, però!
Adoro i tuoi post, la frolla ti è venuta alla perfezione e questo insieme di sapori mi incuriosisce molto. Pensa che ai campionati nazionali della Federazione Italiana Cuochi abbiamo assistito proprio a una squadra che preparava il suo dolce con i piselli... Bravissima!!!
RispondiEliminaqui furoreggiano i piselli salati (al wasabi, ora che ci penso...che sia una contaminazione giapponese?) più tutti i biscottini per il capodanno cinese che, sia detto con tutto il rispetto di questo mondo, sono troppo diversi dai nostri sapori e dalle nostre consistenze per poter essere apprezzati al primo morso. Questo è il secondo capodanno che faccio e mi sono solo riconciliata con le pineapple cakes (ripieno a parte). La tua idea invece rappresenta il compromesso e chissà che la adotti per il prossimo :-) intanto, salvo e metto lì :-)
RispondiElimina@daniela: io in queste cose sono la disinformazione fatta persona! Pensa che ho saputo che esistono questi campionati solo lo scorso anno da due chiacchiere casuali con uno chef che ci partecipava...
RispondiElimina@alessandra: so perfettamente di cosa parli riferendoti ai biscottini cinesi! per questo ho preso un vaghissimo spunto ma in direzione totalmente opposta... Ci sarebbe voluto un lunghisssssimo discorso sulla "pasticceria orientale". Magari alla prossima sfida dolce...