A differenza dell'occasione precedente, che immaginava un menù, una tavola ed una serata della Vigilia dal clima sobrio e delicato, a ruotare attorno al tema sereno dell'attesa, oggi ci si immerge nel Natale elegante.
E' infatti il pranzo del 25 dicembre ad essere protagonista della lezione odierna di Conciati per le Feste, il master dell'MTC che ci parla di bon ton e dell'arte del ricevere attraverso le autorevoli voci della maestra di cerimonie Caterina Reviglio Sonnino e delle sue valide co-tutor Alessandra Van Pelt Gennaro ed Elisa Baker.
Anche gli inviti della Vigilia erano rivolti a famiglia ed amici intimi, ma in questo caso ho pensato di condividere con loro non il sentimento di intimità ma l'emozione della creatività. Per come sono fatta, le emozioni trovano sempre la strada di casa partendo dalla cucina, quindi è dalla cura con cui costruisco il menù che poi deriva il tono della serata e dell'ambiente.
La scelta di un tema di base legato alle emozioni è stato un po' laborioso da individuare: ero partita con la "voglia di neve", con menù tutto di pietanze candide e una tavola giocata sul bianco e cristallo. Poi ho pensato che nella mia famiglia "multiculturale" la neve non per tutti fosse associata alle emozioni del Natale. Sono così passata ad un menù tradizionale che però accogliesse memorie di diversa provenienza e li condisse con tocchi innovativi, per cui sarebbe stata perfetta una tavola molto classica con decorazioni raffinate ma di tono contemporaneo.
E invece poi ha preso forma l'dea di un menù decisamente più legato all'emozione della creatività: sviluppato sul fil rouge della frutta invernale, con questo tema avrei potuto coinvolgere le emozioni di tutti, perchè ciascuno ha il suo "frutto d'elezione", e al contempo condividere le mie emozioni personali visto che io "a prescindere" a-d-o-r-o la frutta nei piatti salati!
Il coup de théâtre è riservato al dessert, in cui la frutta è quella tradizionalmente contenuta nel panettone ma il vero protagonista è l'ingrediente principe dei menù eleganti, quello che nessuno di certo si aspetta a fine pranzo...
Come conseguenza la tavola vuole una eleganza moderna, non troppo formale, con piccoli tocchi vintage e un pizzico di ironia, con la frutta protagonista delle decorazioni e una presenza di vetro e cristallo per sottolineare il tema invernale.
titolo: Natale di Frutta
tema: i colori dell’inverno attraverso le emozioni della frutta di stagione.
invito: stampato in verde scuro su carta smerlata, fissata poi a cartoncino, con disegno a mano di candele e frutta.
tovagliato: tovaglia e tovagliolo classici in fiandra bianco latte con orlo à jour, con cui preferisco non usare il sottopiatto. Lascio i tovaglioli senza decorazione perchè la tavola nel suo insieme è già sufficientemente personale.
piatti: porcellana avorio con decoro moderno sul bordo in leggero rilievo. Per i vari servizi in tavola utilizzo le stesse stoviglie, con antipasto su piatto piano piccolo, primo su piatto piano grande, secondo con contorno su piatto piano grande, dessert su piatto piano piccolo.
piattino pane: piattini in acciaio vintage (volutamente nudi, per sottolinearne la luminosità)
bicchieri: modelli fantasia in vetro di Murano coordinati nei colori degli steli; in tavola il calice per il vino bianco, il balloon per il vino rosso e il tumbler per l'acqua. Il bicchiere per il vino da dessert sarà aggiunto al momento del servizio.
posate: in acciaio, di design contemporaneo. E' un servizio alla tedesca, non prevede quindi il cucchiaio da dessert, qui sostituito da un ampio cucchiaino da tè.
segnaposto:
bottigliette di sciroppo homemade di pere, rabarbaro e cannella, con nastri di raso verde scuro (uomini) e chiaro (donne) a reggere il cartoncino, inciso con fustella a motivo natalizio e con nome scritto a mano in verde scuro.
centrotavola: vasi di epoche diverse su vassoio anni '60 in acciaio, riempiti con frutta fresca e decorati con pigne e ghiande di vetro Boemia argento e oro rosa (a impreziosire mantenendo il tema della frutta) e nastri di raso avorio e rosa.
A completare le note "di costume":
abbigliamento mio: tubino avorio con scollo quadrato e manica ¾; décolleté in velluto col. melagrana con cinturino; ampi orecchini chandelier in oro bianco, agata e ametista; bracciale rigido oro bianco. Trucco occhi smoke leggero grigio-prugna, bocca neutra.
abbigliamento se fossi un'invitata: tubino sangue di piccione con leggero ricamo sulla manica (corta) in rosa e terracotta; décolleté chanel blu scuro; doppio giro di perle rosa, piccolo orologio vintage in oro.
regalo se fossi invitata: sapendo che la padrona di casa ha un bel terrazzo, invio il giorno prima una pianta di sinforicarpo bianco in un vaso bianco con una robbiana di frutta in rilievo.
Ed eccoci, ultimo ma non ultimo, al menù!
Ovvero:
aperitivo
- bowl spumante ai litchees, melagranata e keffir lime
- cucchiai di sedano e uva con bottarga
- cucchiai di ananas con caviale e erba cipollina
- chips di cachi
pranzo
- insalata con finocchi, kiwi e briciole di salmone, in dressing al cardamomo
- risotto allo zenzero, alloro e petali di mele rosse
- faraona al tè nero con ripieno agli agrumi e anice stellato
- purè di sedanorapa alle noci e "castagne del prete"
- gelato al tartufo nero in coupelle croccanti di panettone
vini
- Muscat Tradition 2010 AOC Alsace Hugel & Fils
- Ducciochi 2009 Sagrantino di Montefalco Fontecolle
- El Candado Pedro Ximénez Jerez NV Valdespino
Mi scuso di non aver scattato le foto di altri dettagli ma la luce non era più sufficiente. Se è il caso integrerò il post nei prossimi giorni, al momento mi limito a descrivere gli alti dettagli a parole!
Servo l'aperitivo in salotto, su un piccolo tavolo basso coperto con una tovaglietta che, come i tovagliolini da tè, è della stessa fiandra della tovaglia principale. La bowl del cocktail è in vetro ed è completata da un piccolo mestolo sempre in vetro; i bicchieri vuoti, dei tumbler bassi sono allineati su un vassoio moderno di acciaio, che ha fianco una verrine piena di forchettine da cocktail vintage: chi vuole può servirsene per pescare la frutta dal bicchiere.
Le chips di cachi sono in due ciotole di vetro sfaccettato, gli amouse-buche su cucchiai di porcellana bianca disposti a raggiera (il manico verso l'esterno) su piatti piani di vetro leggermente rigato.
Sulla tavola principale, poi, ai lati del centrotavola, sono disposti il sottobottiglia per il vino rosso in cristallo scolpito vintage e la bottiglia dell'acqua, una bottiglia da rosolio della bisnonna con incisioni a festoni, privata del tappo. Il vino bianco resta in fresco in una glacette con piedistallo posta accanto al tavolo.
Al momento del dolce porto in tavola la bottiglia dello sherry insieme a piccoli bicchieri a stelo con calice a tulipano.
Aggiornamento:
Servo l'aperitivo in salotto, su un piccolo tavolo basso coperto con una tovaglietta che, come i tovagliolini da tè, è della stessa fiandra della tovaglia principale. La bowl del cocktail è in vetro ed è completata da un piccolo mestolo sempre in vetro; i bicchieri vuoti, dei tumbler bassi sono allineati su un vassoio moderno di acciaio, che ha fianco una verrine piena di forchettine da cocktail vintage: chi vuole può servirsene per pescare la frutta dal bicchiere.
Le chips di cachi sono in due ciotole di vetro sfaccettato, gli amouse-buche su cucchiai di porcellana bianca disposti a raggiera (il manico verso l'esterno) su piatti piani di vetro leggermente rigato.
Sulla tavola principale, poi, ai lati del centrotavola, sono disposti il sottobottiglia per il vino rosso in cristallo scolpito vintage e la bottiglia dell'acqua, una bottiglia da rosolio della bisnonna con incisioni a festoni, privata del tappo. Il vino bianco resta in fresco in una glacette con piedistallo posta accanto al tavolo.
Al momento del dolce porto in tavola la bottiglia dello sherry insieme a piccoli bicchieri a stelo con calice a tulipano.
le tutor mi hanno consigliato di:
1) aggiungere pignette luccicanti al centrotavola
2) scambiare il bicchiere dell'acqua con quello del vino bianco, visto che il primo non ha lo stelo... cosa per cui mi morderei le mani, visto che conoscevo la regola e l'ho pure applicata apparecchiando, tranne in un posto tavola... ma poi al momento dello scatto ho visto differenze e, tutta di fretta, ho corretto tutti i posti tavola gusti invece dell'unico sbagliato! Grrrr....
Appena ho un momento di tempo e di lucidità rifaccio tutto e pubblico le foto corrette!
- rivoli affluenti:
- l'idea del gelato di tartufo non è mia ma dell'allievo chef che ha vinto questo concorso sul tartufo nero.
A proposito di gelato, ho avuto occasione di assaggiare gelato alla crema vaniglia contartufo bianco. Assolutamente delizioso. Meglio se la crema non è molto dolce. E complimenti per la tavola, essere invitati a casa tua è un vero privilegio!!!!
RispondiEliminaquando vuoi, lo sai, ti aspetto a braccia aperte. E ora la strada è ancora più breve!
Eliminatema stupendo!!
RispondiEliminae stupendo menù!!! amo anch'io organizzare cena con la frutta ad ogni portata!!!!
grande!
ciao e buone feste!!!!!
elisa
frutta nei piatti salati e tartufo nel dolce... sennò che pranzo speciale è?! Per fortuna tu mi capisci.
Eliminatema davvero originale....e menu' organizzato alla perfezione! Che gran lavoro
RispondiEliminaquesto è il genere di lavoro in cui mi piacerebbe trascorrere le giornate intere... renditi conto quanto bacata sono!
EliminaBravo ! Votre blog est l'un des meilleurs que j'ai vu !
RispondiEliminavoyance sérieuse et gratuite
grazie
EliminaBelli i bicchieri così allegri. Delizioso solo a leggersi lo sciroppo segnaposto, anche il menu mi piace per non parlare della tua mise.
RispondiEliminaPersonalmente opterei per un trucco sul verde scuro, però dipende parecchio dal colore degli occhi! La cosa che credo proprio non riuscirei a mangiare è il gelato al tartufo col panettone: in genere mi vanto di amare gli esperimenti, ma il gelato è forse l'unica cosa che per me deve restare dolce e solo dolce! Questione di gusti...
il trucc è più sui toni caldi perchè ho gli occhi verdegrigio, quindi preferivo sottolinearli con un contrasto che con un'esaltazione. Tra i gelati "di verdura" quello al tartufo può sembrare estremo in effetti, ma è questione di dosi, in realtà assaggi un gelato che miscela il profumo, più che il gusto, di tartufo e vaniglia. Comunque ok, se vieni a pranzo per te panettone da solo!
EliminaMi piace moltissimo il tuo tema e ancor di più il menù..Bellissima l'idea del segnaposto con la bottiglina di sciroppo fatto da te!! Complimenti e buone feste😘😘😘
RispondiElimina... ma anche che gola i tuoi menù ricchi di tocchi siciliani! Grazie e buone e golose feste pure a te
RispondiEliminaGrazie per averci portato a rilassarsi, il vostro sito è meraviglioso, io sono ogni giorno più e non vedo fine quindi non ci sono novità.
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