Ed ecco un genere di post nuovo, per questo blog, nonostante
sia uno dei miei piaceri personali da quando ho l'età della ragione:
l'apparecchiatura.
Be', per la verità è un po' più complesso di così. Cosa si
sono inventate infatti sotto le feste quelle menti perverse dell'MTC?
Ovviamente un master a tema! Ecco allora il mio primo post per Conciati
per le Feste, l'unico corso on line che vede la mitica esperta Caterina
Reviglio Sonnino, affiancata dalle nostre preparatissime Alessandra Van Pelt Gennaro ed Elisa Baker, impegnate ad ammannire consigli, correggere imperfezioni e
suggerire piccole genialate risolutive in un corso di bon ton e mise
en place.
Ed eccomi al dunque, con la prima prova che vuole una cena
"country" per la Vigilia di Natale. Vanno preparati in base al tema
della serata: invito, menù, paletta dei colori che definiscono l'atmosfera
generale, apparecchiatura completa di centrotavola e segnaposti, descrizione
del proprio abbigliamento e, per chiudere in bellezza, bisogna mettersi
fisicamente nei panni di chi riceve l'invito, descrivendo come ci si vestirebbe
per partecipare e cosa si offrirebbe in dono alla padrona di casa.
Una pacchia, insomma, quello che mi sono divertita per anni
e anni a fare nelle occasioni importanti, sia per me che per i miei genitori e
a volte anche per altri. Ma il giudizio finora è sempre stato solo quello degli
ospiti, che in genere si complimentavano ed accettavano inviti successivi segno
che tutto sommato quanto avevo combinato per loro non era così male.
Tutt'altra cosa, invece, pensare a tutti i vari dettagli
sapendo di essere sotto l'occhio critico di tre esperte del settore! La mia
prova di esordio è quella su cui ha impattato di più la mia interpretazione di
"country": io non amo tanto lo "shabby shic" per gusto
personale ed ho declinato il tema puntando sul "povero vero", inteso
come sobrio nei toni,semplice e molto naturale nei materiali, "scombinato"
nelle stoviglie (cioè per ogni portata contenitori di diverso materiale e
foggia, come se mancasse il "servizio buono"), il tutto
particolarmente essenziale nella decorazione.
Ma per la visione generale, e soprattutto delle giudici (!),
la tavola non poteva prescindere da una vena gioiosa e luminosa. Ho faticato
dal principio, poi finalmente ho colto il senso dei loro gentili ma decisi
suggerimenti. Aggiunta luce con tocchi di colore e candele, anche la mia tavola ora risulta parca ma garbatamente gioiosa.
titolo: LA CENA DELL'ATTESA E DELL'ANNUNCIO
tema: si attende il Natale con l’annuncio di un bebè in famiglia. La tavola ed il menù sono volutamente quasi dimessi nell'aspetto perchè ricchi di significati simbolici che si sveleranno durante la serata.
Si cena insieme, infatti, non solo ad attendere coi i propri cari il Natale ma anche per annunciare a tutti, a sorpresa, che in famiglia arriverà anche un bebè in carne ed ossa. Ecco perchè l'aspetto del tutto semplice e sobrio: perchè la vera luce della serata è la notizia!
I materiali delle decorazioni (così come gli ingredienti dell'antipasto, momento in cui si svelerà la notizia), sono parlano delle due zone di origine dei genitori: pietra grigia delle Alpi e panettone per il nord, legna secca e mozzarella per il sud.
invito: su carta da pacco pesante, a illustrare sin dall'inizio la semplicità, la "rusticità" (e la quasi totale informalità) della serata. Viene recapitato in busta a sacco di carta pacco chiusa con chiodo di Parigi).
palette: vari toni di avorio, azzurro, grigio e camoscio,
con presenze di coccio, legno e pietra grigio Alpi.
tovagliato: il tavolo è rettangolare e non ci sono volutamente posti a capotavola (si è tra pari!). Tovaglia e tovagliolo sono in cotone operato avorio con bordi in pizzo uncinetto sottili; il runner è una striscia di camoscio traforato, con una fascia centrale più stretta in tessuto grezzo Tunis azzurro. Il tovagliolo è legato con luminosi nastri di raso color carta da zucchero e grigio perla intrecciati con rafia color paglia.
centrotavola: al centro di tutta la serata stanno statuine le del presepe (di artigianato napoletano, in terracotta dipinta e tessuto) raffiguranti Maria e Giuseppe in cammino verso Betlemme, su base composta da legno e sasso, con piccole candele di cera avorio e un nastro di organza a stelline argentate.
segnaposto: ogni commensale ha un pastore del presepe napoletano dal significato simbolico: per gli uomini il Benino, il pastorello
dormiente che sogna la venuta di Gesù, per le donne il pastore della
Meraviglia, quello a braccia aperte che per primo vede la Natività (secondo alcuni Benino stesso che si
sveglia e scopre che il sogno è diventato realtà). Il nome degli ospiti è scritto in matita grigia sulla carta da pacco su cui sono posate le statuine.
piattino pane: un sasso Alpi naturale piatto, posato su un carré di tessuto Tunis.
posto tavola: sottopiatto in legno chiaro, piatto piano di ceramica grigio opaco. A seconda delle portate su questa base si avvicendano:
posto tavola: sottopiatto in legno chiaro, piatto piano di ceramica grigio opaco. A seconda delle portate su questa base si avvicendano:
bicchieri: tazza alta e stretta in ceramica avorio con ramage opaco per l'acqua, tazza bassa e larga a smalto craquelé grigio chiaro per il vino, bicchiere di vetro riciclato artigianale su piattino di legno per la
grappa che accompagna il dessert.
Per le bevande sulla tavola ci sono due brocche di terraglia bianca per l'acqua fresca (solo naturale) e due glacette di terracotta per le bottiglie di vino.
Per le bevande sulla tavola ci sono due brocche di terraglia bianca per l'acqua fresca (solo naturale) e due glacette di terracotta per le bottiglie di vino.
posate: in acciaio forgiato, dalle linee molto semplici e arrotondate.
Ma, oltre alla tavola, che altro c'è da descrivere?
l'abbigliamento della padrona di casa: maglia morbida e di alpaca
colore naturale filato sottile con collo ampio ad anello; pantalone di panno grigio a sigaretta; slipper in camoscio grigio scuro; orecchini al lobo in oro bianco; anello
fantasia in oro bianco e rosa. Trucco naturale, niente profumo.
E poi anche:
l'abbigliamento se fossi un'invitata: abito comodo di maglia in colore chiaro, calza coprente in tinta appena più scura, mocassino rosso, collana fantasia in varie gradazioni di rosso.
il regalo che offrirei alla padrona di casa: una confezione di carta da lettere in carta a mano con toni carta da zucchero e carta da pacco.
Lascio per ultimo il menù: da tradizione di questo blog
bisogna sudarsi tutte le premesse per arrivare al cibo!
Magari con più calma pubblicherò anche le ricette, per il momento accontentiamoci della minuta delle vivande:
Magari con più calma pubblicherò anche le ricette, per il momento accontentiamoci della minuta delle vivande:
E per chi non leggesse bene in foto:
MENÙ PER LA CENA DELL’ATTESA E DELL’ANNUNCIO
COCOTTE DI MOZZARELLA, PINOLI TOSTATI E ACCIUGA IN GRATIN DI
PANETTONE
gli ingredienti citano le
due origini della nuova famiglia, le ascendenze si fondono in una novella
discendenza; ma anche l'insolita novità "dolce" ad iniziare un
percorso sconosciuto, tutto da scoprire
CREMA DI CAVOLFIORE E NOCCIOLE CON FIORI DI TÈ DI LUNGA VITA
i semi che attecchiscono,
i fiori che sbocciano, il tempo futuro che si moltiplica: la gravidanza
SCRIGNI DI CARTA-FATA CON BOCCONCINI DI CODA DI ROSPO
AVVOLTI IN NASTI DI PORRO E FONDO DI ARANCIA, VANIGLIA E MIELE
il grembo che racchiude, il profumo vanigliato del borotalco, il
nutrimento corroborante del miele: la nascita
NIDI DI PURÈ AL COCCO E ZENZERO CON PUNTINI DI CORIANDOLO
la culla, il fluff dei
pannolini, il gioco delicato del colore lieve: la cura
MOUSSE DI PERE E CIOCCOLATO BIANCO ALLA GRAPPA
brindisi alcolico al
nascituro: tutto in bianco, meglio restare neutri fino a che non se ne
conoscerà il sesso
Vino, a tutto pasto: Il Moggio Grechetto Umbria IGT Goretti 2015
per il dessert: Grappa bianca homemade del Ronchetto
Ma stanno per arrivare gli invitati ("le maestre"!)... lasciatemi andare ad accendere le candele, che sono ancora spente!!!
Ma stanno per arrivare gli invitati ("le maestre"!)... lasciatemi andare ad accendere le candele, che sono ancora spente!!!
- rivoli affluenti:
- che dire?! una passione coltivata attraverso talmente tante diverse fonti che non saprei quale nominare come assoluta! Forse la prima lettura a livello temporale, quella che mi folgorò: il manuale di economia domestica delle "maggiori" (le scuole medie svizzere) di mia madre. Ma è rimasto a casa sua e in questo Momento non lo so citare correttamente.
il segnaposto è stupendo, mi piace molto la tua tavola così originariamente sobria con colori tenui ed essenziali, i miei complimenti!
RispondiEliminagrazie Simo!
EliminaMolto bella sobria ma calda mi piace come anche il menù. Buona serata cara e Buon Natale a te e Famiglia. Ciaooo
RispondiEliminagrazie Edvige, pienamente ricambiati.
EliminaMi piace moltissimo questa tua attesa, tutto veramente intimo complimenti
RispondiEliminagrazie era l'atmosfera che ceravo
EliminaBello... molto intimo...
RispondiEliminaStupendi i segnaposto e... il piattino del pane! !
Ciao
Elisa
quello stesso calore domestico che tu hai espresso magnificamente con la tua tavola "speziata"!
EliminaSobrietà desideravi, ma allo stesso quella luce ha portato il giusto calore alla tua tavola della Vigilia...brava Annalena
RispondiEliminabrava a te che hai individuato senza esitazioni i limiti della mia prima versione! Grazie mille.
EliminaUna preparazione che mi ha lasciata senza parole dalla particolarità, dall'essenzialità e bellezza!!! Spettacolare. Marianna
RispondiEliminala bellezza sta negli occhi di chi guarda...
Eliminasono senza parole! Una tavola meravigliosa, chissa' che gioia la notizia del bimbo in arrivo...ho la pelle d'oca solo a pensarci....
RispondiEliminaBravissima
grazie, questa tavola ha emozionato anche me
EliminaSono d'accordo con le osservazioni formulate in questo articolo.
RispondiEliminaah be', allora...
EliminaGrazie per averci dato tanta felicità!
RispondiEliminaCon ogni nuovo articolo, ancora molte cose interessanti da scoprire e normalmente praticano.
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