Passa ai contenuti principali

cannellini con canocchie e vera bellezza


Ho conosciuto una persona bellissima. Con una vita complicata, ovviamente, che poltrire nell'ignavia non aiuta nessuno a sviluppare carattere ed intelligenza. Una persona colta e gentile, sofferente ed attiva, fortissima d'animo e delicatissima nei modi, con tempo scarso e legami abbondanti. Un tesoro enorme pigiato in una scatoletta troppo fragile per il valore assoluto del suo contenuto.

Grazie a lei ho visto la scultura di una Madonna con Bambino, opaca e muta, prendere vita sotto luci meglio posizionate e risplendere di ori nascosti e della tenerezza di una mamma verso il suo neonato.

Grazie a lei ho raccontato ad una ragazzina la storia di un piccolo scrigno, decorato finissimamente e profumato di muschio, che non aveva serratura perché, per quanto bellissima, la scatola non era da chiudere ma da aprire: racchiudeva il dono segreto di un principe ad una dama rinascimentale, segreto che noi non potremo mai conoscere.

Grazie a lei ho sentito un bimbo dire orgoglioso davanti ad un elmo in bronzo di duemilacinquecento anni: "Papà io lo so cos'è: un casco per moto antiche!"

Grazie a lei ho regalato ad una signora anziana la foto di un dipinto di cui si era innamorata ma che non poteva permettersi e mi son vista ringraziare dalla nipote la sera stessa, via mail, perché la nonna era troppo commossa al momento per parlarmi direttamente ma ci teneva a dirmi che aveva appeso la foto in tinello. 

Ho vissuto per due giorni l'esperienza di un mondo fatto solo di arte e bellezza, e mi ci ha voluto soprattutto la persona di cui sopra. Le sono profondamente grata. E, nel mio piccolo, le dedico di cuore questo post.

Mi piacerebbe mantenere con lei contatti più stretti ma lo impediscono ruoli e logiche e tempi e modi, oltre che le distanze. Ho ricevuto il regalo di una sua ricetta, però: i cannellini alla toscana. Così è un po' come se avesse messo piede mani nella mia cucina, che è poi il mio cuore. 

Sembra tutto molto semplice, come lei: lessare dei fagioli freschi sgranati con salvia, aglio, un pizzico di sale e un piccolo pomodoro. Tutto qui. Diventa invece poi tutta una sorpresa, quando usi i suoi fagioli, il suo aglio, la sua salvia (il pomodoro era comunque dell'orto di mio papà, non di quelli "finti") ed i suoi trucchi, che sono buoni come lei. E ne esce una poesia.


E' così che ti rendi conto di quanto la qualità sia data dalla sostanza delle cose, per quanto semplici possano apparire. Ecco: questa bella persona è sostanza.

Oso abbinare la sua ricetta a delle canocchie, che in questi giorni sono belle polpose. Non penso all'aspetto del piatto, cui manca del tutto l'appeal di una immagine da rivista. Non è uno di quegli "aspetti" che parlano da soli e raccontano quanto sia buono e bello e facile e speciale e blablabla il piatto. Qui più che parlare si pensa.

E mentre cucino il pensiero mio latente va a lei, e insieme ad un'altra bella persona che dalla Puglia mi ha portato la pignatta di coccio in cui i fagioli brobottano piano. La loro è una voce tranquilla, di cui vale la pena ascoltare il racconto.

Poi, quando presento in tavola l'antipasto di fagioli e canocchie che prende vita dai suoi consigli e dai suoi fagioli, continuo a non parlare di lei. Però gongolo. Per quanto si leccano le dita i commensali, per il gusto con cui si impegnano nello "scoperchiare" le canocchie e miscelarne la polpa con i legumi, per quanto poco tempo mi lasciano per rubare qualche foto di sghimbescio di uno dei piatti, prima che spariscano tutti.

E succede lo stesso anche quando, pochi giorni dopo, replico sostanzialmente la stessa ricetta per condire degli spaghettoni: lì non ho proprio il tempo di fotografare praticamente nulla in modo decente!


Se si desidera una presentazione da rivista, sia per l'antipasto sia per la pasta, in verità basta poco: un ciuffo di erbe fresche, una spolverata grezza di pepe, un piatto grande con colori a contrasto. 

Ma i trucchi dell'apparenza qui valgono poco: il piatto è la sostanza della cottura dei fagioli lenta, nel coccio. E poi è l'arrivo subitaneo delle squille, che muta il tono della preparazione in modo non previsto dalla tradizione, anche se accreditato dall'esperienza di altre vie simili (l'abbinamento di legumi e crostacei o conchigliame è antico e anche toscano). 

La sorpresa del sapore finale è la somma della qualità della ricetta dei cannellini, della pienezza di stagione per le squille, della dolcezza che la conoscenza di questa persona ha trasmesso ai mei gesti. Il resto è un'apparenza che non ha bellezza, è una cucina che non ha arte. Il resto non è lei.


Antipasto semplice di cannellini e canocchie

ingredienti per 4 persone:
per i fagioli:
300 g di cannellini (toscani) freschi, peso da sgranati
1 piccolo pomodoro
1 spicchio aglio rosa (toscano)
2 foglie salvia (toscana)
800 ml di acqua fresca
1 presina di sale

per le canocchie:
12 canocchie freschissime, in tutto c.a 200 g
2 spicchi di aglio
3 rametti di prezzemolo
2 dita di vino bianco
2 cucchiai di olio extravergine (toscano)
pepe nero al mulinello

Schiacciare delicatamente il pomodoro e l'aglio e mettere con tutti gli altri ingredienti in un tegame di coccio sopra un rompifiamma. Accendere il fuoco al minimo e cuocere 1 ora e 1/2 o più.

Spegnere quando l'acqua si è quasi completamente asciugata e lasciar riposare coperto. Si può preparare anche il giorno prima, lasciando i fagioli leggermente brodosi e riscaldandoli quando si preparano le canocchie.

Se si vogliono preparare i fagioli da mangiare da soli, che siano antipasto, contorno o merenda, conviene almeno raddoppiare le dosi: finiscono in un attimo!

Poco prima di servire incidere la pancia delle canocchie con due tagli subito sotto le zampe, in modo da creare una sorta di coperchio staccabile, ma lasciare il carapace al suo posto.

Scaldare l'olio a fiamma viva con l'aglio appena schiacciato e i rametti interi di prezzemolo. Quando l'aglio comincia a dorare versare nel tegame le canocchie e saltare un paio di minuti, in modo che cambino colore su tutti i lati.


Sfumare con il vino, sempre a fiamma vivace, quindi versare i fagioli e il loro denso brodino nel tegame delle canocchie e padellare tutto un minuto.

Regolare di sale, se serve, pepare abbondantemente e servire. In foro appaiono solo due delle tre squille che dovrebbero toccare a testa, ma qualcuno ha ritenuto indispensabile assaggiarne una direttamente dalla padella e questo è l'ultimo piatto, quello che ho potuto salvare al volo per le foto!

---
Versione per condire la pasta

Se si vuole usare questa ricetta come condimento della pasta meglio lasciare un filo più abbondante il liquido dei fagioli, usare il doppio delle canocchie e spolparne metà. 

Versare 350 g di spaghettoni cotti molto al dente nel tegame del condimento, spadellando pasta, fagioli, polpa e canocchie intere tutti insieme per un paio di minuti. Distribuire poi nei piatti e servire subito.
  • rivoli affluenti:
  • altre canocchie molto "mie" queste, con alloro e lime.

Commenti

  1. No dopo averle mangiate la prima volta senza che nessuno mi dica come ed essermi rovinate le labbra gonfie ecc. e per una settimana dolorante ho giurato che non le faccio più a meno che qualcuno non mi prepari tutto incluso boccone. Sai, queste piacciono molto a mio genero passo a figlia. Buona giornata.

    RispondiElimina
  2. O mammamia Edvige! No no non rischiare... puoi sempre prepararti solo i fagioli!

    RispondiElimina
  3. It's for the first time that I just visited your site and I find it really interesting! Bravo!

    voyance mail gratuit

    RispondiElimina

Posta un commento

post più popolari

MTC di settembre 2014: un sacco di riso!

Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran...

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo ...

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,...

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento ...

peperoni farciti alla croata: massaia batte bustina millemila a zero!

Riprendere a parlare di cucina non è facilissimo, soprattutto con il tono scanzonato che avevo in mente per questo post. Mi limiterò all'aspetto "documentaristico" ed umano, che l'umore magari sa beneficiare della concentrazione e della dolcezza richieste da una simile impostazione. Dopo una lunga serie di articoli e ricette a base di riso penso di cambiare direzione dedicandomi ai peperoni bianchi croati che di solito si cucinano ripieni di carne, per scoprire poi che nella farcia è presente riso crudo. Quando si dice il caso... I peperoni bianchi, babura paprika, in Croazia sono reperibili facilmente proprio in questa stagione. Ne ho in frigo tre e decido di prepararli, appunto, come  punjene paprike , ovvero farciti e cotti nel pomodoro, ricetta tipica che con piccole varianti è diffusa anche in altri Paesi limitrofi e che ogni famiglia, ovviamente, prepara secondo i propri criteri. La versione più semplice prevede di profumare carne trita di manzo o m...

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz...

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!