All'interno dell'articolo per Mag about Food di luglio riguardo alle salsas, centroamericane ed estivissime, propongo anche una semplicissima ricetta di esempio: la salsa de piña, ovvero di ananas, che spiego essere un accompagnamento classico del maiale e che, come tutte le sue colleghe di categoria, non è esattamente definibile una "salsa" dato che per texture e pure per quantità all'interno del piatto completo assomiglia di più ad un contorno.
Raccontavo all'essere che mi vive accanto questa cosa e lui si è mostrato scettico, così ho deciso di provargli le mie ragioni sul campo allestendo un bel piatto in vago "stile caraibico" da accompagnare al meglio con questo aderezo (condimento). Vi ho però inserito patate dolci al posto dei più adatti platanos (non li avevo sotto mano ma sarebbero stati perfetti!) ed ho pure evitato, a malincuore, riso e fagioli a completare la portata, visto che lui sostiene di essere a dieta.
Abbiamo cucinato insieme, entrambi di buon umore. Abbiamo pensato insieme la marinata per la carne e ha deciso lui quali contorni grigliare. E poi si è spazzolato tutto ciò che c'era nel suo piatto e in parte del mio. Inutile dirlo, si è sbafato pure la famigerata salsa di ananas verso cui era tanto diffidente: alla faccia dello scetticismo se ne è servito a più riprese ed ha pure terminato il contenuto della ciotola a parte con un cucchiaio, nel più puro stile del consumatore medio di salsas centroamericano.
Peccato che tra tutto io mi sia dimenticata di unire il coriandolo alla salsa: è finito tutto nelle verdure e me ne sono resa conto solo molto tempo dopo, solo quando mi sono messa a sistemare le foto e mi sono accorta che visivamente mancava il verde! A livello di gusto gustando tutto insieme la mancanza si sente poco, ma mi viene da ridere se penso che tutto questo casino è nato solo da una ricetta per mag About Food che doveva essere velocissima e che è quella che alla fine ho sbagliato! Morale: non lasciare mai che un uomo ti distragga mentre stai cucinando (....a meno che non ne valga assolutamente la pena!)
L'essere insomma in fin dei conti è stato orgoglioso del pranzo, soddisfatto dei sapori e un pochino deluso dalle porzioni, che avrebbe preferito più abbondanti. E' arrivato a dire che, in base al gusto dell'insieme, ci avrebbe visto bene anche quel riso e fagioli neri dalla cui preparazione mi mi ero astenuta a fatica. Altra morale: in cucina mai dare retta ad un goloso se diffida di un abbinamento, ma soprattutto mai stare a sentire un uomo che si illude di essere a dieta!
Salsa di ananas distratta con costine al lime
per 2 persone:
per le costine:
800 g di costine di maiale
1 lime
3 cucchiai di cachaça
1/2 cucchiaio di zucchero muscovado
2 o 3 falde di peperone giallo e/o rosso (io le ho prese dai peperoni di contorno)
1/2 cipolla
2 spicchi di aglio
2 cucchiai di olio di arachidi
sale
per la salsa (per due servita "a contorno", per 4 servita "a condimento"):
450 g di polpa di ananas, al netto di buccia e torsolo
1 cipollotto rosso dolce
1 peperoncino fresco
1/2 lime
3 cucchiai di coriandolo tritato
1/2 cucchiaino di semi di cumino
sale
per i contorni:
600 g di patate dolci, le mie a pasta bianca
1 peperone rosso
1 peperone giallo
1 lime
1 spicchio di aglio
2 cucchiai di coriandolo tritato
2 cucchiai di olio di arachidi
sale
Sciogliere lo zucchero nel succo di lime e unirvi la scorza del lime grattugiata fine, l'aglio pestato, il liquore e l'olio.
Tritare cipolla e peperoni ed unirli al composto, immergervi le costine e lasciar riposare in frigo un paio d'ore.
Intanto tagliare le batatas a fettine sottili e i peperoni a falde e cuocerli sulla griglia o sulla piastra fino a che sono morbidi. Io ho preferito cuocere a vapore al microonde le patate dolci per 8 minuti a 900 w prima di metterle sulla piastra per abbreviarne i tempi di cottura.
Tritare finissimo l'aglio, unirvi coriandolo, olio, succo del lime e sale e condire le due verdure. Lasciar insaporire coperto, fuori dal frigo, per circa mezz'ora.
Cuocere le costine scolate dalla marinata sulla piastra rovente o sulla griglia a calore medio per una mezz'oretta, voltandole ogni tanto fino a che sono dorate su tutti i lati all'esterno, cotte ma ancora morbide e succose dentro.
La salsa è da preparare mentre le costine marinano prima di dedicarsi alle verdure, perché abbia modo di riposare in frigo almeno un'oretta ed aromatizzarsi alla perfezione. Il procedimento è semplicissimo, come spiegato in Mag about Food. Un unico accorgimento: ricordatevi il coriandolo!!!
Servire le costine con le verdure a fianco e, scelta, con la salsa sulla carne, nel piatto o in una ciotola a parte.
- rivoli affluenti:
- avevo un interessantissimo libro sulle salsas, acquistato in Florida, di un editore locale. Ma è rimasto ad un'altra persona, on line non si trova e temo sia comunque fuori commercio. Mannaggia quanto lo rimpiango! Il libro, intendo.
Avrò la fa mercoledì a sabato il solito amico di famiglia che vive a Venezia. Motivo incontro estivo tra ex compagni delle medie tutti 80.... con una cena al fresco sull'altopiano tra uomini ovviamente. Questo piatto mi solletica molto avrei il tempo per la marinata ecc.ma far mangiare marito con un qualcosa di dolce vicino impossibile. Proverò a vedere da te qualcosa di particolare ma non troppo lungo e impegnativo. .sarà difficile. Grazie cara un abbraccio. 😚 buona settimana.😚
RispondiEliminasinceramente un raduno di compagni di scuola ottantenni è una grande occasione anche senza andare sulle costine caraibiche! Comunque se le accompagni con una "salsa" più simile alle nostre corde, tipo una dadolata fine di pomodori, cipolla, coriandolo e mais con un pizzico di peperoncino e succo di lime fai la tua bella figura latina senza azzardare sapori troppo strani.
EliminaGrazie ottima idea mi solletica vorrà dire che per me ci metto l'ananas.
Eliminasecondo me se vedono che te la mangi con gusto... la salsa di ananas finiscono per assaggiarla pure loro!
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