Ho letto qualche tempo fa una ricetta americana di zuppa di cavolfiore che, giurava l'autore, no sa di cavolfiore! La cosa mi ha incuriosito parecchio: sarebbe perfetta per l'essere napoletano che mi vive a fianco e che sopporta la bianca brassicacea solo nella versione di pasta cu e cavulisciure di mammà sua.
La versione americana mescola cavolfiore a patate e altre verdure e lo insaporisce con bacon, sia in versione croccante che usandone il grasso fuso, lo rende cremoso sia con abbondante panna che con besciamella.
Prendo il toro per le corna e stravolgo il tutto cercando di sgrassare un po': croste di formaggio per l'umami al posto del bacon e olio invece del suo lardo, latte in cottura per sostituire la panna e, per non perderne totalmente la rotondità, una nocina appena di burro. Lascio perdere il roux: le patate sono sufficienti per creare morbidezza senza necessità di trasformare la crema in una vellutata.
Incredibilmente, anche se ho aumentato leggermente la proporzione del cavolfiore rispetto alle altre verdure, l'esperimento riesce! Poco prima della cena con gli ospiti ne servo una porzioncina di assaggio all'essere e lui approva: "La più buona crema di patate che mi hai fatto finora"! Riconosce il lieve aroma del cavolfiore solo dopo che glielo racconto, però ha pronta una motivazione: "Patate e croste di formaggio... ovvio: mi ricorda la pasta e patane di mammà!".
Comunque poi, a cena, decoro i piatti con cimette dorate di cavolfiore perchè il suo sapore è lieve tanto da essere gradito anche ai più scettici però mio parere resta riconoscibile. E soprattutto perchè, in fin dei conti, in cucina come nella vita non sono davvero capace di mentire. Ovviamente l'essere se ne scofana due piatti.
CREMA DI CAVOLFIORE (QUASI) NASCOSTO
ingredienti per 4-6 persone:
1 cavolfiore da c.a 900 g
600 g di patate
2 carote
2 gambi di sedano
1 piccola cipolla
2 spicchi di aglio
250 ml di latte
50 g di croste di parmigiano e pecorino
1 ciuffo di prezzemolo da c.a 40 g
15 g di burro
2 cucchiai e 1/2 di olio extravergine leggero
sale
pepe al mulinello
Tritare grossolanamente cipolla, sedano, carote e aglio; ridurre le patate sbucciate e il cavolfiore (compreso il torsolo) a dadini, tenendo da parte una decina di piccole cimette tra le più belle.
Rosolare il trito in un paio di cucchiai di olio con 10 g di burro per 5 o 6 minuti, fino a che le verdure sono morbide.
Unire patate e cavolfiore a dadini e insaporire un paio di minuti a fuoco vivace, quindi aggiungere 750 ml di acqua bollente miscelata al latte, le croste di formaggio e una presina di sale; portare a bollore, abbassare il fuoco e cuocere 30 minuti semicoperto, fino a che le patate sono morbidissime.
Frullare il tutto con un frullatore a immersione per una crema rustica come la mia, o passare al passaverdure se si preferisce ottenere una crema liscia. Tritare il prezzemolo (tranne 4 ciuffetti) ed unire al passato. Regolare di sale se serve, pepare bene e tenere in caldo.
Fondere 5 g di burro con 1 cucchiaino di olio e dorarvi brevemente a fuoco vivace le cimette di cavolfiore tenute da parte. Salare appena e spegnere.
Dividere la crema nei piatti individuali, decorare con le cimette di cavolfiore dorate e i ciuffetti di prezzemolo, appena lucidati con un goccio del fondo delle cimette.
Servire con un'altra piccola grattata di pepe. Non serve accompagnare con formaggio grattugiato: le croste fanno egregiamente il loro dovere.
La versione americana mescola cavolfiore a patate e altre verdure e lo insaporisce con bacon, sia in versione croccante che usandone il grasso fuso, lo rende cremoso sia con abbondante panna che con besciamella.
Prendo il toro per le corna e stravolgo il tutto cercando di sgrassare un po': croste di formaggio per l'umami al posto del bacon e olio invece del suo lardo, latte in cottura per sostituire la panna e, per non perderne totalmente la rotondità, una nocina appena di burro. Lascio perdere il roux: le patate sono sufficienti per creare morbidezza senza necessità di trasformare la crema in una vellutata.
Incredibilmente, anche se ho aumentato leggermente la proporzione del cavolfiore rispetto alle altre verdure, l'esperimento riesce! Poco prima della cena con gli ospiti ne servo una porzioncina di assaggio all'essere e lui approva: "La più buona crema di patate che mi hai fatto finora"! Riconosce il lieve aroma del cavolfiore solo dopo che glielo racconto, però ha pronta una motivazione: "Patate e croste di formaggio... ovvio: mi ricorda la pasta e patane di mammà!".
Comunque poi, a cena, decoro i piatti con cimette dorate di cavolfiore perchè il suo sapore è lieve tanto da essere gradito anche ai più scettici però mio parere resta riconoscibile. E soprattutto perchè, in fin dei conti, in cucina come nella vita non sono davvero capace di mentire. Ovviamente l'essere se ne scofana due piatti.
CREMA DI CAVOLFIORE (QUASI) NASCOSTO
ingredienti per 4-6 persone:
1 cavolfiore da c.a 900 g
600 g di patate
2 carote
2 gambi di sedano
1 piccola cipolla
2 spicchi di aglio
250 ml di latte
50 g di croste di parmigiano e pecorino
1 ciuffo di prezzemolo da c.a 40 g
15 g di burro
2 cucchiai e 1/2 di olio extravergine leggero
sale
pepe al mulinello
Tritare grossolanamente cipolla, sedano, carote e aglio; ridurre le patate sbucciate e il cavolfiore (compreso il torsolo) a dadini, tenendo da parte una decina di piccole cimette tra le più belle.
Rosolare il trito in un paio di cucchiai di olio con 10 g di burro per 5 o 6 minuti, fino a che le verdure sono morbide.
Unire patate e cavolfiore a dadini e insaporire un paio di minuti a fuoco vivace, quindi aggiungere 750 ml di acqua bollente miscelata al latte, le croste di formaggio e una presina di sale; portare a bollore, abbassare il fuoco e cuocere 30 minuti semicoperto, fino a che le patate sono morbidissime.
Frullare il tutto con un frullatore a immersione per una crema rustica come la mia, o passare al passaverdure se si preferisce ottenere una crema liscia. Tritare il prezzemolo (tranne 4 ciuffetti) ed unire al passato. Regolare di sale se serve, pepare bene e tenere in caldo.
Fondere 5 g di burro con 1 cucchiaino di olio e dorarvi brevemente a fuoco vivace le cimette di cavolfiore tenute da parte. Salare appena e spegnere.
Dividere la crema nei piatti individuali, decorare con le cimette di cavolfiore dorate e i ciuffetti di prezzemolo, appena lucidati con un goccio del fondo delle cimette.
Servire con un'altra piccola grattata di pepe. Non serve accompagnare con formaggio grattugiato: le croste fanno egregiamente il loro dovere.
- rivoli affluenti:
- per chi fosse curioso la ricetta americana di partenza è questa qui
- con queste variazioni il piatto, oltre che meno pesante della versione originale, risulta anche vegetariano e gluten free.
Non Scofanerei anch’io due piatti 😋
RispondiEliminaNE volevo scrivere NE!
RispondiEliminaEcco! Come ti capisco...
EliminaThanks to you, I was able to learn a lot of interesting things. I hope to learn more. I congratulate you on these wonderful shares. Keep going !
RispondiEliminavoyance par mail