Questa volta una prefazione brevissima alla ricetta perchè ho molto da dire su altri argomenti che mi frullano in testa ma pochissimo tempo per scriverli, essendo per il momento ancora impegnata a viverli. La vorticosissima settimana in corso mi sta fornendo spunti per montagne di riflessioni, mi sento vagamente frastornata e non potermi fermare a gustarmi questa sensazione di realtà quasi alterata contribuisce all'impressione di vivere una vita parallela ... Conto di tornare ad ammorbare gli altri con i miei sproloqui abbastanza a breve. Oggi vado diretta al cibo e racconto semplicemente la piccolissima storia della nascita di questa strana ricetta: ho ricevuto in eredità due barattoli di panna acida ungherese che ho serbato come un tesoro fino a che non si è presentata la giusta occasione di condivisione, quando all'orizzonte è comparsa anche una confezione di spettacolare caviale di salmone russo decisamente molto aromatico. Ogni tanto le ami...
Amo storia e geografia del cibo, tra le altre cose. Così viaggio attraverso il mondo e dentro me stessa. Assaggiare mi fa sapere con cuore e palato, ancora prima di capire con la testa.