Senza pretendere di conoscere tutti i segreti tradizionali, una versione "spontanea" delle freselle napoletane (che qui in zona non si trovano "decenti") mi sembrava il minimo per omaggiare una città a cui sono molto legata, in cui mi reco troppo raramente ed in cui mi fermo sempre troppo poco!
L'intenzione era quella di utilizzare le freselle per una ricetta che avevo in testa da un po' e che mi sarebbe piaciuto presentare anche a Terra di Fuoco. Purtroppo non ho avuto materialmente il tempo di realizzarla entro la scadenza, ma l'idea ha continuato a ronzarmi in testa comunque.
Quindi oggi freselle homemade, e in seguito, tra un pochino, la ricetta a cui sono destinate. Indipendentemente dalle scadenze legate al blog. Ovvio... se si riesce a non mangiarsele tutte nel frattempo!
Freselle spontanee
ingredienti per 32 freselline larghe circa 7 cm:
400 g di farina tipo 2 semi-integrale (+ 1 presa per la spianatoia)
15 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino raso di sale
Intiepidire 220-230 ml di acqua (la dose dipende dalla farina) e sciogliervi il lievito, lasciando riposare una quarto d'ora, fino a che comincia a schiumare.
Setacciare la farina con il sale, versarvi il lievito a filo ed impastare, aggiungendo eventualmente acqua o farina fino a che si forma una palla compatta ma elastica.
Lavorare una decina di minuti a mano (o 5 minuti nella planetaria) fino a che l'impasto è bello liscio, quindi dividerlo in 16 palline uguali.
Tirare ogni pallina in un cilindro spesso un paio di cm, dividerlo in due e lavorare ogni cilindretto fino a che diventa un cordoncino spesso come un dito e lungo circa 14 cm.
Chiudere un cilindretto ad anello ed appoggiarlo su una teglia rivestita di carta forno; disporvi sopra il secondo rotolino, chiudendo anch'esso ad anello con la giunta in corrispondenza con quella inferiore.
Ripetere l'operazione con il resto dell'impasto, coprire con un telo leggermente umido e lasciar lievitare in luogo tiepido per 30 minuti.
Infornare la teglia a 160 °C ventilato e cuocere 10 minuti. Estrarre la teglia e tagliare a metà in orizzontale le freselle lungo la giunta con uno spago sottile oppure con un coltello seghettato.
Disporre le freselle di nuovo in forno su una griglia con il lato tagliato verso l'alto e infornate a 120 °C per mezz'ora. Quando le freselle sono belle croccanti alzare di nuovo il forno a 180° oppure accendere il grill e far tostare qualche minuto ancora, fino a che la superficie è bella dorata.
Ovviamente le freselle possono avere anche altri formati. Io ho preparato freselline un po' più piccole della norma per i miei specifici scopi, oltre che per gusto personale, ma lavorazione non cambia per delle freselle più grandi. Vanno in quel caso però verificati i tempi di cottura/biscottatura. Al prossimo esperimento aggiorno il post.
L'intenzione era quella di utilizzare le freselle per una ricetta che avevo in testa da un po' e che mi sarebbe piaciuto presentare anche a Terra di Fuoco. Purtroppo non ho avuto materialmente il tempo di realizzarla entro la scadenza, ma l'idea ha continuato a ronzarmi in testa comunque.
Quindi oggi freselle homemade, e in seguito, tra un pochino, la ricetta a cui sono destinate. Indipendentemente dalle scadenze legate al blog. Ovvio... se si riesce a non mangiarsele tutte nel frattempo!
Freselle spontanee
ingredienti per 32 freselline larghe circa 7 cm:
400 g di farina tipo 2 semi-integrale (+ 1 presa per la spianatoia)
15 g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino raso di sale
Intiepidire 220-230 ml di acqua (la dose dipende dalla farina) e sciogliervi il lievito, lasciando riposare una quarto d'ora, fino a che comincia a schiumare.
Setacciare la farina con il sale, versarvi il lievito a filo ed impastare, aggiungendo eventualmente acqua o farina fino a che si forma una palla compatta ma elastica.
Lavorare una decina di minuti a mano (o 5 minuti nella planetaria) fino a che l'impasto è bello liscio, quindi dividerlo in 16 palline uguali.
Tirare ogni pallina in un cilindro spesso un paio di cm, dividerlo in due e lavorare ogni cilindretto fino a che diventa un cordoncino spesso come un dito e lungo circa 14 cm.
Chiudere un cilindretto ad anello ed appoggiarlo su una teglia rivestita di carta forno; disporvi sopra il secondo rotolino, chiudendo anch'esso ad anello con la giunta in corrispondenza con quella inferiore.
Ripetere l'operazione con il resto dell'impasto, coprire con un telo leggermente umido e lasciar lievitare in luogo tiepido per 30 minuti.
Infornare la teglia a 160 °C ventilato e cuocere 10 minuti. Estrarre la teglia e tagliare a metà in orizzontale le freselle lungo la giunta con uno spago sottile oppure con un coltello seghettato.
Disporre le freselle di nuovo in forno su una griglia con il lato tagliato verso l'alto e infornate a 120 °C per mezz'ora. Quando le freselle sono belle croccanti alzare di nuovo il forno a 180° oppure accendere il grill e far tostare qualche minuto ancora, fino a che la superficie è bella dorata.
- rivoli affluenti:
- la sperimentazione delle freselle era iniziata tempo fa e dopo varie prove ho raggiunto una ricetta "accettabile". Me l'ha piacevolmente ricordata questo ed ho pensato che fosse oramai ora di "esternare" anche la mia versione...
Ho conosciuto le friselle in Puglia, dove le chiamano semplicemente "frise" e mi sono piaciute moltissimo. Le tue mi sembrano molto simili a quelle del forno dei miei ricordi e lontane dalle versioni industriali, estremamente deludenti e spugnose, che ho poi provato ad acquistare a Roma.
RispondiEliminaMi piacerebbe assaggiarle: a buon intenditor...
@virò: devo prima recuperare la farina: ne avevo una confezione da 5 kg ma mi è durata neanche tre mesi! Sarà che è la stessa del pane indiano chapati, che qui va via "come il pane"?!
RispondiEliminaper un attimo ho pensato che "spontanee" andasse inteso come "che si fanno da sole". :-)
RispondiEliminaps. ma perchè hai imparato a fare 'ste foto così belle??? mi sento una specie protetta, adesso...
Grazie <3 sei una garanzia e proverò questa versione "spontanea", è da llora (2009) che non le faccio più: quando pasticci su un blog di cucina arrivano tante idee/ispirazioni che difficilmente ripeti la stessa ricetta, la mia curiosità è inesauribile. Grazie ancora e un bacio <3
RispondiElimina@alessandra: le foto belle sono un'altra cosa! Diciamo che sto provando ad uscire dalla modalità "foto da turista", ma il cammino è ancora lunghisssssimo. Ma se sebra che ce la possa fare io...
RispondiElimina@libera: sapessi che archivio ho alle spalle pure io! ma la passione, è vero, tende a spingerti in avanti e a provare cose nuove. Invece, come saprai anche tu, a volte è consolante rituffarsi in ricette già familiari
Sembrano "croccatamente" ottime!
RispondiElimina:*
Ti sono venute una meraviglia!!!!
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