Un blog di cucina che si rispetti di solito comincia l'anno con ricette di riciclo oppure con qualche piatto leggero e depurante. Avrei pronte idee di entrambi i tipi, volendo, ma questo, chissà come, non è un anno in cui mi vada tanto di seguire le regole...
All'inizio dell'anno passato gli auguri erano che fosse migliore di quello precedente. Nel mio caso il 2014 non è andato esattamente così nonostante io sia stata ubbidiente, non abbia rubato la marmellata, non abbia tirato i capelli alla compagna di banco e sia arrivata perfino a fare qualche piccolo fioretto la domenica.
Che ad essere buoni non si ricevano premi perché si tratta solo del nostro dovere di bravi bambini ci sto, ma che arrivino pure castighi e sgarberie immotivate, per di più da chi non ne avrebbe neppure titolo... sinceramente, sotto sotto, in fondo ma proprio molto in fondo, mi fa un po' anche incavolare. Quindi adesso comincio a trasgredire un po' di regole.
Parto da quelle che sono più consuetudini condivise che altro, come questa dello stile di ricetta nel blog, ma poi penso che comincerò anche a rispondere con decisione, cosa che finora ho fatto raramente, alle persone poco oneste che mi sono trovata intorno. Sempre educatamente, s'intende, e così, tanto per vedere che gusto si prova a stare nella società con un piglio diverso dalla sola accoglienza.
Le regole più dure da ignorare, però, so benissimo saranno altre, quelle che tengo per ultime perché prima mi serve un po' di allenamento. Sì sì, prima o poi affronterò anche le impegnative regole che mi impongo da sola.
Quindi oggi, alla faccia di chi parla e agisce senza nemmeno essersi occupato di guardarsi dentro e alla faccia di tutte le silhouette strabordanti che mi vengono in mente, mia compresa, con il freddo fuori casa e un nugolo di bimbi affamati in arrivo mi viene voglia di preparare una teglia di maccheroni al formaggio. E lo faccio.
Punto su un classico della cucina casalinga statunitense: i macaroni and cheese, mac & cheese per gli amici, adorati in America da grandi e piccini perché sono uno di quei piatti che ti fanno sentire in famiglia. E che, avendo come protagonista la pasta, qualche Americano ritiene sia un piatto italiano. D'altronde quante sono le cose etichettate con troppa superficialità...
Il mac & cheese ha in effetti a che fare un po' con la pasta gratinata nostrana, ma negli Stati Uniti, loro patria natale, i metodi domestici di preparazione contemplano varianti tutte americane: chi aggiunge alla pasta lessata strati di burro, farina e formaggio e poi inforna, chi utilizza una salsa di formaggio in polvere da diluire e versare sui maccheroni in scatola, chi compra semplicemente il piatto pronto in tetrapak e lo riscalda al microonde.
C'è anche chi cucina il piatto come si deve però, preparando una besciamella ben arricchita da formaggi locali di qualità. E queste, viste dall'Italia, sono soddisfazioni. Dunque la versione mia segue quest'ultimo procedimento "classico" e lo completa con l'introduzione italo-americana del cavolfiore, coltivato in entrambi i Paesi e usatissimo negli Stati Uniti perché ritenuto un alimento che aiuta a prevenire i tumori.
I protagonisti della mia versione sono però soprattutto i formaggi. Italiani, sia perché non ho a disposizione dei buoni formaggi americani (che esistono, davvero!), sia perché voglio spezzare una lancia a favore della conoscenza delle specialità casearie, che il consumatore medio spesso si accontenta di identificare con formaggi fusi e prodotti industriali senza la curiosità di approfondire le caratteristiche dei formaggi anche conosciuti ma di produzione artigianale e locale. Si diceva della superficialità...
Ho scelto tre grandi classici di tradizioni geografiche differenti ma facilmente reperibili in tutta Italia. Diciamo che nel gioco de Il Mondo in Casa, dove si cucina un piatto straniero con ingredienti italiani, questa volta la sfida è facilissima...
Cauliflower Mac & (Italian) Cheese
ingredienti per 4 persone:
1 piccolo cavolfiore
300 g di mezze maniche
400 ml di latte
150 ml di brodo vegetale
150 g di mozzarella di bufala campana doc
80 g di scamorza affumicata pugliese
40 g di parmigiano reggiano 18 mesi, grattugiato
50 g di farina
50 g di burro (+ 1 nocina per la teglia)
noce moscata
sale
pepe al mulinello
Ridurre il cavolfiore a piccole cimette e tuffarlo in abbondante acqua bollente salata, cuocendolo per 10 minuti.
Nel frattempo fondere il burro in una casseruola, tostarci la farina, unire il latte ed il brodo caldi e mescolare bene con una frusta per evitare i grumi. Regolare di sale, unire pepe e noce moscata e cuocere una decina di minuti a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto.
Unire la pasta nella pentola del cavolfiore e cuocere fino a che la pasta è al dente ed il cavolfiore decisamente morbido, quindi scolare (sulla confezione delle mie mezze maniche erano indicati 13 minuti di cottura ma le ho scolate dopo 10 minuti).
Ridurre mozzarella e scamorza a dadini ed unirli alla besciamella insieme a 30 g di parmigiano, mescolando perché si fondano bene, regolare di sale se serve e spegnere.
Scolare pasta e cavolfiori e unirli alla besciamella, mescolare a fondo e versare in pirofila imburrata (o in 4 cocotte individuali); spolverizzare con il parmigiano rimasto e cuocere in forno ventilato a 180 °C per circa 20 minuti (qualcosa di meno nelle cocottine) e poi qualche minuto sotto il grill, fino a che la superficie è bella dorata.
Lasciar riposare un paio di minuti fuori dal forno perché i commensali non si ustionino e servire.
All'inizio dell'anno passato gli auguri erano che fosse migliore di quello precedente. Nel mio caso il 2014 non è andato esattamente così nonostante io sia stata ubbidiente, non abbia rubato la marmellata, non abbia tirato i capelli alla compagna di banco e sia arrivata perfino a fare qualche piccolo fioretto la domenica.
Che ad essere buoni non si ricevano premi perché si tratta solo del nostro dovere di bravi bambini ci sto, ma che arrivino pure castighi e sgarberie immotivate, per di più da chi non ne avrebbe neppure titolo... sinceramente, sotto sotto, in fondo ma proprio molto in fondo, mi fa un po' anche incavolare. Quindi adesso comincio a trasgredire un po' di regole.
Parto da quelle che sono più consuetudini condivise che altro, come questa dello stile di ricetta nel blog, ma poi penso che comincerò anche a rispondere con decisione, cosa che finora ho fatto raramente, alle persone poco oneste che mi sono trovata intorno. Sempre educatamente, s'intende, e così, tanto per vedere che gusto si prova a stare nella società con un piglio diverso dalla sola accoglienza.
Le regole più dure da ignorare, però, so benissimo saranno altre, quelle che tengo per ultime perché prima mi serve un po' di allenamento. Sì sì, prima o poi affronterò anche le impegnative regole che mi impongo da sola.
Quindi oggi, alla faccia di chi parla e agisce senza nemmeno essersi occupato di guardarsi dentro e alla faccia di tutte le silhouette strabordanti che mi vengono in mente, mia compresa, con il freddo fuori casa e un nugolo di bimbi affamati in arrivo mi viene voglia di preparare una teglia di maccheroni al formaggio. E lo faccio.
Punto su un classico della cucina casalinga statunitense: i macaroni and cheese, mac & cheese per gli amici, adorati in America da grandi e piccini perché sono uno di quei piatti che ti fanno sentire in famiglia. E che, avendo come protagonista la pasta, qualche Americano ritiene sia un piatto italiano. D'altronde quante sono le cose etichettate con troppa superficialità...
Il mac & cheese ha in effetti a che fare un po' con la pasta gratinata nostrana, ma negli Stati Uniti, loro patria natale, i metodi domestici di preparazione contemplano varianti tutte americane: chi aggiunge alla pasta lessata strati di burro, farina e formaggio e poi inforna, chi utilizza una salsa di formaggio in polvere da diluire e versare sui maccheroni in scatola, chi compra semplicemente il piatto pronto in tetrapak e lo riscalda al microonde.
C'è anche chi cucina il piatto come si deve però, preparando una besciamella ben arricchita da formaggi locali di qualità. E queste, viste dall'Italia, sono soddisfazioni. Dunque la versione mia segue quest'ultimo procedimento "classico" e lo completa con l'introduzione italo-americana del cavolfiore, coltivato in entrambi i Paesi e usatissimo negli Stati Uniti perché ritenuto un alimento che aiuta a prevenire i tumori.
I protagonisti della mia versione sono però soprattutto i formaggi. Italiani, sia perché non ho a disposizione dei buoni formaggi americani (che esistono, davvero!), sia perché voglio spezzare una lancia a favore della conoscenza delle specialità casearie, che il consumatore medio spesso si accontenta di identificare con formaggi fusi e prodotti industriali senza la curiosità di approfondire le caratteristiche dei formaggi anche conosciuti ma di produzione artigianale e locale. Si diceva della superficialità...
Ho scelto tre grandi classici di tradizioni geografiche differenti ma facilmente reperibili in tutta Italia. Diciamo che nel gioco de Il Mondo in Casa, dove si cucina un piatto straniero con ingredienti italiani, questa volta la sfida è facilissima...
Cauliflower Mac & (Italian) Cheese
ingredienti per 4 persone:
1 piccolo cavolfiore
300 g di mezze maniche
400 ml di latte
150 ml di brodo vegetale
150 g di mozzarella di bufala campana doc
80 g di scamorza affumicata pugliese
40 g di parmigiano reggiano 18 mesi, grattugiato
50 g di farina
50 g di burro (+ 1 nocina per la teglia)
noce moscata
sale
pepe al mulinello
Ridurre il cavolfiore a piccole cimette e tuffarlo in abbondante acqua bollente salata, cuocendolo per 10 minuti.
Nel frattempo fondere il burro in una casseruola, tostarci la farina, unire il latte ed il brodo caldi e mescolare bene con una frusta per evitare i grumi. Regolare di sale, unire pepe e noce moscata e cuocere una decina di minuti a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto.
Unire la pasta nella pentola del cavolfiore e cuocere fino a che la pasta è al dente ed il cavolfiore decisamente morbido, quindi scolare (sulla confezione delle mie mezze maniche erano indicati 13 minuti di cottura ma le ho scolate dopo 10 minuti).
Ridurre mozzarella e scamorza a dadini ed unirli alla besciamella insieme a 30 g di parmigiano, mescolando perché si fondano bene, regolare di sale se serve e spegnere.
Scolare pasta e cavolfiori e unirli alla besciamella, mescolare a fondo e versare in pirofila imburrata (o in 4 cocotte individuali); spolverizzare con il parmigiano rimasto e cuocere in forno ventilato a 180 °C per circa 20 minuti (qualcosa di meno nelle cocottine) e poi qualche minuto sotto il grill, fino a che la superficie è bella dorata.
Lasciar riposare un paio di minuti fuori dal forno perché i commensali non si ustionino e servire.
- rivoli affluenti:
- dei maccheroni al formaggio americani con un loro senso si trovano in questo bel libro (scritto da lui!): Stephanie Stiavetti, Garrett Mc Cord, Melt: The Art of Macaroni and Cheese, Little Brown & Company, 2013, ISBN 10-0316213373
" i buoni formaggi americani..." ma quanta fatica faccio a farla mia questa frase pur sapendo che è vero!!! :D
RispondiEliminaQuando ci vò ci vò.....Buono questo piatto mi piace il cavolfiore e poi con il formaggio che penso si possa anche mettere quello che piace in assoluto a chi farà la ricetta. Ovviamente prima i tuoi e poi al casao quelli...diciamo miei. Grazie carissima buon anno a te e famiglia e buona serata. Ciaooo
RispondiEliminaMi piace questo tuo proposito di trasgredire le regole, e mi piace da impazzire questa tua rivisitazione del mac&cheese, vero comfort food che in questa versione arricchita da ottimi formaggi italiani e dal cavolfiore trovo sia ancora più accattivante.
RispondiEliminaBuon anno!
Ciao Annalena, non ci siamo nemmeno scambiate gli auguri :-D macchèsaràmai? Allora faccio qui il mio proposito: di rifare questo tuo piatto, con formaggi Italiani e verdure della mia contadina. Un bacione-one <3
RispondiElimina@gambetto: quanta poca fatica faccio ad immaginare la tua tanta fatica... ;-)
RispondiElimina@edvige: certo, questo è un piatto dalle mille varianti possibili e con gli ottimi formaggi del Carso che avrai immagino tu a disposizione chissà che delizia ti puoi reinventare!
@giulietta: un buon anno di comfort food e regole buttate all'aria anche a te...
@libera: diciamo che cominciamo entrambe l'anno con propositi ottimi... Un abbraccio
Trovo il vostro ottimo sito iper, vi auguro un sacco di successo, perché te lo meriti, buona fortuna e complimenti per questo sito meraviglioso!
RispondiEliminaSì, un grande bravo per questo articolo, hai un modo di dire cose in modo naturale, semplice e così vero, tiro il mio cappello !!
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