La vita, a mano a mano che cresci, si complica sempre di più. Questo non ti è chiarissimo da bambino, ne' te lo spiegano chiaramente gli adulti... Nel senso che loro te ne parlano anche, ma a te sembrano argomenti lontani, astratti, che non ti toccano davvero direttamente.
Poi cresci, e ti accorgi del significato di quelle parole fumose. E per scappare è troppo tardi, perché dalla vita non si scappa. Neanche questo ti lo dicono da piccino, e comunque allora non ti sembra vero: in fondo basta rintanarsi sotto il lenzuolo per non vedere il mostro di ombre proiettate sul soffitto... perché da grandi non potrebbero esistere rimedi altrettanto semplici per annullare le difficoltà che ci vengono incontro?
Il trucco lo capisci solo più tardi, dopo tante e tante sofferenze da cui ti lasci assalire perché non conosci strumenti di difesa efficaci. Lo impari con l'esperienza, che vanno stabilite delle priorità, che è la chiarezza la chiave di tutto. Per fortuna di solito non capita tardissimo, così puoi provare ad affrontare la vita che ti aspetta con un po' di paura in meno.
Devi recuperare, di fatto, la stessa semplicità di visione che avevi da bambino: smontare i problemi complessi e ridurli in elementi chiari e separati, proporzionati alla tua capacità di capire ed alla tua forza d'animo. E poi affronti un pezzo per volta e cerchi una soluzione alla tua portata, e solo dopo li rimetti insieme.
Ottieni così la tua risposta personale al problema grosso. Spesso non è perfetta, non è ottimale, non è efficacissima... però è la migliore che hai a disposizione. Quando sei onesto con te stesso ed agisci al massimo delle tue capacità acquisisci la serena consapevolezza che più di così non puoi dare, quindi vada pure come deve andare.
Diciamo che poi così, in realtà, non impari a risolvere sempre concretamente i problemi, però impari ad affrontarli, e soprattutto ad accettare le sconfitte. Concedersi il perdono per non essere sempre all'altezza è uno dei risultati che viene solo dall'esperienza. E che nemmeno gli adulti di quando eri bambino potevano preannunciarti perché mediamente loro stessi non ci erano ancora arrivati.
Oggi è il mio giorno personale dedicato alla semplicità. Data importante per i motivi che tutti tristemente conoscono, e per me anche una giornata da dedicare al riscatto, alle soluzioni, alla consapevolezza semplice ed orgogliosa del provarci davvero e sempre, alla sereno conforto dell'accettazione di quello che verrà.
Oggi è il giorno per una ricetta di ingredienti semplici e confortanti, in realtà duttile tanto da adattarsi ad ogni stagione e ad ogni umore, come tutte le buone soluzioni.
Mi sono concessa una noce di burro e dello yogurt greco, che a patate e cipolle secondo me donano un sapore fantastico. Ovviamente se si vuole essere virtuosi si può sostituire il burro con un altro cucchiaio di olio e usare yogurt magro. Resta una buona soluzione, anche se un filo meno confortante...
Crema di patate e cipolle al coriandolo
ingredienti per 4-6 persone:
1 kg di patate
2 cipolle dorate
1 piccolo porro
4 rapanelli
1/2 limone
1 spicchio di aglio
1 lt di brodo di pollo leggero (o brodo di verdura, per un piatto vegetariano), caldo
120 g di yogurt greco
1 cucchiaio di foglie di coriandolo fresco tritato
1 cucchiaino di bacche di coriandolo
1 foglia di alloro
1 cucchiaio di olio extravergine leggero
15 g di burro
sale
zucchero
pepe nero al mulinello
Affettare sottilmente le cipolle e il porro; sbucciare le patate e tagliarle a dadini di circa 1 cm (più sono piccoli più è breve la cottura); pestare in un mortaio l'aglio sbucciato con i semi di coriandolo fino a ridurli in una pasta grossolana.
Fondere il burro nella pentola insieme all'olio, all'alloro e al pesto di aglio; quando comincia a profumare unire cipolle e porro e lasciar struggere a fuoco molto lento fino a che le cipolle sono morbide e cominciano leggermente a dorare. Ci vorranno 5 o 6 minuti.
Unire le patate, mescolare e far insaporire un paio di minuti, quindi coprire con il brodo caldo, regolare di sale se serve ed unire (volendo) un pizzico di zucchero per esaltare la dolcezza di patate e cipolle; portare ad ebollizione, coprire e cuocere circa 20 minuti.
Spegnere, levare la foglia di alloro e frullare a crema e lasciarla quindi intiepidire, se non la si serve calda. Nel frattempo grattugiare la scorza del limone; spremere un cucchiaio di succo e filtrarlo; tagliare i rapanelli a piccoli dadini e metterne da parte un cucchiaio.
Quando la crema di patate è tiepida unire lo yogurt, il coriandolo fresco, la scorza e il succo di limone ed i rapanelli e mescolare bene. pepare abbondantemente e, se serve, regolare di sale (e zucchero).
Servire caldo di inverno, sostituendo magari i rapanelli con dadini di barbabietola tenuti a bagno nell'aceto e poi ben tamponati perchè non perdano colore.
Servire invece tiepido o a temperatura ambiente in una giornata dal clima non definito come quello di oggi, oppure conservare la crema in frigo e servire poi ben freddo in piena estate, decorando in entrambi i casi la superficie con il resto dei rapanelli, una grattata di pepe ed un altro po' di coriandolo fresco e scorza di limone.
Poi cresci, e ti accorgi del significato di quelle parole fumose. E per scappare è troppo tardi, perché dalla vita non si scappa. Neanche questo ti lo dicono da piccino, e comunque allora non ti sembra vero: in fondo basta rintanarsi sotto il lenzuolo per non vedere il mostro di ombre proiettate sul soffitto... perché da grandi non potrebbero esistere rimedi altrettanto semplici per annullare le difficoltà che ci vengono incontro?
Il trucco lo capisci solo più tardi, dopo tante e tante sofferenze da cui ti lasci assalire perché non conosci strumenti di difesa efficaci. Lo impari con l'esperienza, che vanno stabilite delle priorità, che è la chiarezza la chiave di tutto. Per fortuna di solito non capita tardissimo, così puoi provare ad affrontare la vita che ti aspetta con un po' di paura in meno.
Devi recuperare, di fatto, la stessa semplicità di visione che avevi da bambino: smontare i problemi complessi e ridurli in elementi chiari e separati, proporzionati alla tua capacità di capire ed alla tua forza d'animo. E poi affronti un pezzo per volta e cerchi una soluzione alla tua portata, e solo dopo li rimetti insieme.
Ottieni così la tua risposta personale al problema grosso. Spesso non è perfetta, non è ottimale, non è efficacissima... però è la migliore che hai a disposizione. Quando sei onesto con te stesso ed agisci al massimo delle tue capacità acquisisci la serena consapevolezza che più di così non puoi dare, quindi vada pure come deve andare.
Diciamo che poi così, in realtà, non impari a risolvere sempre concretamente i problemi, però impari ad affrontarli, e soprattutto ad accettare le sconfitte. Concedersi il perdono per non essere sempre all'altezza è uno dei risultati che viene solo dall'esperienza. E che nemmeno gli adulti di quando eri bambino potevano preannunciarti perché mediamente loro stessi non ci erano ancora arrivati.
Oggi è il mio giorno personale dedicato alla semplicità. Data importante per i motivi che tutti tristemente conoscono, e per me anche una giornata da dedicare al riscatto, alle soluzioni, alla consapevolezza semplice ed orgogliosa del provarci davvero e sempre, alla sereno conforto dell'accettazione di quello che verrà.
Oggi è il giorno per una ricetta di ingredienti semplici e confortanti, in realtà duttile tanto da adattarsi ad ogni stagione e ad ogni umore, come tutte le buone soluzioni.
Mi sono concessa una noce di burro e dello yogurt greco, che a patate e cipolle secondo me donano un sapore fantastico. Ovviamente se si vuole essere virtuosi si può sostituire il burro con un altro cucchiaio di olio e usare yogurt magro. Resta una buona soluzione, anche se un filo meno confortante...
Crema di patate e cipolle al coriandolo
ingredienti per 4-6 persone:
1 kg di patate
2 cipolle dorate
1 piccolo porro
4 rapanelli
1/2 limone
1 spicchio di aglio
1 lt di brodo di pollo leggero (o brodo di verdura, per un piatto vegetariano), caldo
120 g di yogurt greco
1 cucchiaio di foglie di coriandolo fresco tritato
1 cucchiaino di bacche di coriandolo
1 foglia di alloro
1 cucchiaio di olio extravergine leggero
15 g di burro
sale
zucchero
pepe nero al mulinello
Affettare sottilmente le cipolle e il porro; sbucciare le patate e tagliarle a dadini di circa 1 cm (più sono piccoli più è breve la cottura); pestare in un mortaio l'aglio sbucciato con i semi di coriandolo fino a ridurli in una pasta grossolana.
Fondere il burro nella pentola insieme all'olio, all'alloro e al pesto di aglio; quando comincia a profumare unire cipolle e porro e lasciar struggere a fuoco molto lento fino a che le cipolle sono morbide e cominciano leggermente a dorare. Ci vorranno 5 o 6 minuti.
Unire le patate, mescolare e far insaporire un paio di minuti, quindi coprire con il brodo caldo, regolare di sale se serve ed unire (volendo) un pizzico di zucchero per esaltare la dolcezza di patate e cipolle; portare ad ebollizione, coprire e cuocere circa 20 minuti.
Spegnere, levare la foglia di alloro e frullare a crema e lasciarla quindi intiepidire, se non la si serve calda. Nel frattempo grattugiare la scorza del limone; spremere un cucchiaio di succo e filtrarlo; tagliare i rapanelli a piccoli dadini e metterne da parte un cucchiaio.
Quando la crema di patate è tiepida unire lo yogurt, il coriandolo fresco, la scorza e il succo di limone ed i rapanelli e mescolare bene. pepare abbondantemente e, se serve, regolare di sale (e zucchero).
Servire caldo di inverno, sostituendo magari i rapanelli con dadini di barbabietola tenuti a bagno nell'aceto e poi ben tamponati perchè non perdano colore.
Servire invece tiepido o a temperatura ambiente in una giornata dal clima non definito come quello di oggi, oppure conservare la crema in frigo e servire poi ben freddo in piena estate, decorando in entrambi i casi la superficie con il resto dei rapanelli, una grattata di pepe ed un altro po' di coriandolo fresco e scorza di limone.
- rivoli affluenti:
- colonna sonora della giornata: Pino Daniele, Alleria...
vorrei essere arrivata a quel punto. Io di fronte al problema vado nel pallone, entro nel tunnel della negatività e così mi creo altri problemi... Un post da stampare e appendere al frigo :) Alles Gute anche qui :)
RispondiElimina@valentina: Vielen Dank!
RispondiEliminaun confort post, non solo x la deliziosa crema! parole da tenere bene a mente!
RispondiEliminaGrazie x questo!
@ilaria: grazie a te per la pazienza nell'esserti letta tutto...
RispondiEliminaHo letto tutto come al solito ed il tuo messaggio è grande e semplice.
RispondiElimina11 settembre del 2001 per me un doppio triste ricordo... ero in macchina quando ho sentito e mi sembrava fosse una burla sul tipo di quella di Orson Welles sul'invasione alla terra ma purtroppo non era cosi. La seconda cosa festeggio anch'io non all'11 ma un pò di mesi più in là il mio infartino. Quindi non posso dimenticare anche volendo ma ad oggi dopo 14 anni posso dire ce l'abbiamo fatta a....io dico risorgere anche se non si dimenticherà mai.
Buona questa zuppa peccato che il coriandolo fresco difficile da trovare solo quello già tagliato surgelato - meglio di niente ma, le bacche me le sogno.
Buonissima la crema di patate ne posso mangiare poca e raramente troppo zuccherina per me. Un abbraccio forte e buona seraa.
@edvige: pure io ricordo esattamente dov'ero e come l'ho saputo. Ed essendo da sempre per me l'11 settembre una data significativa a livello personale ora il legame emotivo con questa data è ancora più profondo...
RispondiEliminaRicetta Capo !! Ho tutti gli ingredienti! Io sicuramente farlo! Grazie mille.
RispondiEliminaGrazie a voi e buona fortuna a mettere più!
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@rosiana: grazie
RispondiEliminaGrazie per tutto il lavoro svolto e tutto il piacere che trovo
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