Credo tutti conoscano in rete il fenomeno Ufuud, che da qualche tempo commercializza prodotti gastronomici italiani on line, proponendosi soprattutto di promuoverli fuori dai confini italiani, dove si raccontano in questo modo.
Sono stata invitata a creare per loro ricette adatte ad un consumatore straniero, o a chiunque si lasci stuzzicare dall'idea di utilizzare prodotti italiani in modo meno classico del solito, con una visione della cucina aperta all'internazionale. E, mai come questo momento, nulla mi sembra più importante della curiosità aperta verso lo straniero, in cucina e nella vita.
Parlando di cibo, ovvio che ognuno, una volta che si trova tra le mani certe (magari sconosciute) squisitezze, impara anche a gustarsele in purezza o a utilizzarle proprio per piatti tradizionali italiani. In quel senso non ci sarebbe stato bisogno di me: nel primo caso è il prodotto stesso a parlare per sé, mentre nel secondo... di nostre ricette classiche è pieno il web, non sono certo io a dover raccontare niente a nessuno.
Con una visione invece più "internazionale" della faccenda, si pensa con la testa di chi non vive in Italia e apre un paniere di ingredienti mai provati: li assaggia e decide senza preconcetti di utilizzarli per variare una specialità di casa sua. Scaturiscono allora idee in effetti un po' alternative.
Ad esempio: una volta incontrati una crema spalmabile al parmigiano, un pesto di pomodori secchi, delle fettine di prosciutto crudo, un sugo al nero di seppia e una Weisen, non nascono un antipasto di tartine e rotolini e poi una bella spaghettata, il tutto accompagnato da birra fresca...
I prodotti Ufuud si sono invece trasformati in un aperitivo: tanti insoliti snack a ruotare attorno ad un cocktail. Una sorta di "benvenuto" con cui eccellenti prodotti italiani aprono i rapporti con chi all'estero magari non li conosce, mostrandosi al meglio fin da subito sia per le loro caratteristiche intrinseche che per la loro duttilità.
E mi sono immaginata che per ogni prodotto ci fosse un goloso di una diversa parte del globo che volesse sperimentarlo in un piatto della propria tradizione, in modo da collaborare con la propria specialità ad una festa tra amici che si vogliono conoscere meglio. Un party che potremmo chiamare...
Cinque Continenti in un Aperitivo
E spero che questo piccolo menù per una serata speciale possa corrispondere in pieno al motto di Ufuud, facendo sentire ogni cittadino del mondo "like an Italian"!
Ed ecco le ricette:
Sono stata invitata a creare per loro ricette adatte ad un consumatore straniero, o a chiunque si lasci stuzzicare dall'idea di utilizzare prodotti italiani in modo meno classico del solito, con una visione della cucina aperta all'internazionale. E, mai come questo momento, nulla mi sembra più importante della curiosità aperta verso lo straniero, in cucina e nella vita.
Parlando di cibo, ovvio che ognuno, una volta che si trova tra le mani certe (magari sconosciute) squisitezze, impara anche a gustarsele in purezza o a utilizzarle proprio per piatti tradizionali italiani. In quel senso non ci sarebbe stato bisogno di me: nel primo caso è il prodotto stesso a parlare per sé, mentre nel secondo... di nostre ricette classiche è pieno il web, non sono certo io a dover raccontare niente a nessuno.
Con una visione invece più "internazionale" della faccenda, si pensa con la testa di chi non vive in Italia e apre un paniere di ingredienti mai provati: li assaggia e decide senza preconcetti di utilizzarli per variare una specialità di casa sua. Scaturiscono allora idee in effetti un po' alternative.
Ad esempio: una volta incontrati una crema spalmabile al parmigiano, un pesto di pomodori secchi, delle fettine di prosciutto crudo, un sugo al nero di seppia e una Weisen, non nascono un antipasto di tartine e rotolini e poi una bella spaghettata, il tutto accompagnato da birra fresca...
I prodotti Ufuud si sono invece trasformati in un aperitivo: tanti insoliti snack a ruotare attorno ad un cocktail. Una sorta di "benvenuto" con cui eccellenti prodotti italiani aprono i rapporti con chi all'estero magari non li conosce, mostrandosi al meglio fin da subito sia per le loro caratteristiche intrinseche che per la loro duttilità.
E mi sono immaginata che per ogni prodotto ci fosse un goloso di una diversa parte del globo che volesse sperimentarlo in un piatto della propria tradizione, in modo da collaborare con la propria specialità ad una festa tra amici che si vogliono conoscere meglio. Un party che potremmo chiamare...
Cinque Continenti in un Aperitivo
E spero che questo piccolo menù per una serata speciale possa corrispondere in pieno al motto di Ufuud, facendo sentire ogni cittadino del mondo "like an Italian"!
Ed ecco le ricette:
Cocktail di birra alle spezie e
zenzero
ispirato dallo Shandy austaliano
ispirato dallo Shandy austaliano
Ingredienti per 4-6
persone:
1 bottiglia da 75 cl di birra agricola di frumento Ticinensis Cascina Morosina Weisen
80 ml di whiskey
70 g zucchero
30 g di zenzero fresco
1 limone
5 grani di pepe
2 chiodi di garofano
Pelare e ridurre lo zenzero a fettine sottili; pestare
leggermente sotto la lama di un coltello pesante i grandi di pepe e i chiodi di
garofano.
In un tegamino versare 200 ml di acqua ed unire lo zucchero,
lo zenzero, il pepe, i chiodi di garofano e un pezzetto di scorza di limone
(solo la parte gialla) da 4 cm.
Portare a leggero bollore, mescolando per sciogliere bene lo
zucchero, poi abbassare la fiamma e cuocere piano per circa 15 minuti, fino a
che il liquido è ridotto circa a un terzo e si è formato uno sciroppo denso e
profumato.
Spegnere, lasciar raffreddare e filtrare. Lo sciroppo si può
anche preparare in anticipo e conservare i frigo fino all’ultimo momento.
Mettere in fresco ovviamente la birra e, se possibile, anche i bicchieri.
Al momento di servire tagliare il limone a spicchietti.
Versare un paio di cucchiai di sciroppo in ogni bicchiere ed unire due cucchiai
di whiskey.
Versare lentamente la birra ben fredda nei bicchieri e
servire subito, accompagnando con le fettine di limone, da spremere sopra il
bicchiere appena prima di sorseggiare il cocktail.
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Bocconcini di uova bicolori
ispirati dai Tamagoyaki giapponesi
ispirati dai Tamagoyaki giapponesi
ingredienti per 4-6
persone:
4 uova grandi (circa 220 g pesate sgusciate)
circa 55 ml di brodo vegetale (deve essere circa un quarto
del peso delle uova)
2 cucchiai di condimento per pasta al nero di seppia Delfino
1 cucchiaio di salsa di pomodoro
1 cucchiaio di Marsala
½ cucchiaino di zucchero
1 goccia di olio extravergine
sale
Aprire le uova in una ciotola e sbatterle con delicatezza
perché tuorli ed albumi si amalgamino senza creare bollicine in superficie.
Eliminare eventuali filamenti di albume rimasti interi e lasciar riposare
perché si disperdano le eventuali bolle d'aria formatesi.
Intiepidire in brodo quanto basta per sciogliervi lo
zucchero; spegnere, unire il Marsala e lasciar tornare a temperatura ambiente.
Mescolare il brodo alle uova e dividere il composto in due: a
una metà unire il sugo al nero di seppia e all’altra il pomodoro e un pizzico
appena di sale, se serve.
Passare la superficie di un padellino antiaderente, meglio
se di forma rettangolare, con carta assorbente appena unta di olio e scaldarlo.
Versarvi un mestolino di uovo rosso, lasciando cuocere a fuoco medio fino a che
il lato sotto è appena dorato e la superficie comincia a rapprendersi.
Con grande delicatezza avvolgere la frittatina sottile su se
stessa; la superficie ancora morbida delle uova dovrebbe servire da collante
tra uno strato e l’altro. Spostare l'involtino su un lato del padellino ed
aggiungere un mestolino di uovo nero, alzando leggermente la frittata perché
l'uovo scorra anche sotto di essa.
Quando questo nuovo strato ha raggiunto la stessa
consistenza del primo rotolarvi sopra la frittatina, in modo da formare un
secondo strato sottilissimo di uovo nero che avvolge il primo rotolino rosso.
Continuare allo stesso modo, utilizzando rosso e nero in strati alternati, fino
ad aver consumato metà delle uova.
Trasferire la frittata su una stuoietta di bambù o su un
telo e stringere in modo da darle una forma a parallelepipedo rettangolare il
più regolare possibile. Lasciar raffreddare mentre con il resto delle uova si
prepara un altro rotolo di frittata, ungendo da capo il padellino prima del
primo strato.
Quando i rotoli di frittata sono entrambi a temperatura
ambiente, con un coltello ben affilato tagliarli in 6 o 8 parti e disporli nel
piatto di portata in odo che si vedano le striature di colore.
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Pancakes di pesce al
parmigiano con funghi e nocciole
ispirati dalle Seattle Fish Fritters statunitensi
ispirati dalle Seattle Fish Fritters statunitensi
Ingredienti per circa 10
pezzi:
250 g di polpa di pesce bianco (qui nasello) pulito
450 g di funghi champignon o cremini
100 g di crema al parmigiano reggiano Dispensa di Amerigo
20 g di pane secco
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaio di nocciole sgusciate
1 uovo
1 arancia
1 cucchiaio di timo
15 g di burro
3 cucchiai di olio
pepe bianco al mulinello
sale
Mondare bene i funghi e tagliarli a fettine. Se ne ottengono
circa 300 g.
Sciogliere in un tegame il burro con un cucchiaio di olio,
unire i funghi e il timo, salare e cuocere a fuoco medio fino a che i funghi
sono morbidi e cominciano a dorarsi, unendo se serve qualche cucchiaio di acqua
perché restino morbidi. Lasciar intiepidire.
Spremere l’arancia, filtrarne il succo ed ammollarvi il pane
fino a che è morbido, poi strizzarlo bene; grattugiare un cucchiaino di scorza
di arancia; tritare grossolanamente le nocciole.
Tritare grossolanamente la polpa del pesce al coltello o con
la mezzaluna, senza ridurla in pasta ma lasciandola a piccoli bocconcini.
Eliminare con cura le eventuali lische residue.
Mettere da parte una ventina di funghi, le fettine più
belle, tritare grossolanamente il resto e pesarne 50 g. Unirli al pane ben strizzato,
insieme alla scorzetta grattugiata, alle nocciole, alla polpa di pesce e a 40 g
di crema di parmigiano.
Sbattere l’uovo con la farina e unire al composto; regolare
di sale se serve, pepare, mescolare con cura e lasciar riposare il composto in
frigo anche un paio di ore, se non si usa subito.
Poco prima di servire ungere leggermente una padella di olio
e cuocere il composto a cucchiaiate a fuoco medio, fino a che la superficie
inferiore è dorata.
Premere un paio di funghetti sulla superficie ancora morbida
di ogni pancake, voltarlo con una paletta e terminare la cottura anche
sull’altro lato. Ci vorranno in tutto circa 4 minuti.
Mescolare intanto il trito di funghi rimasto a 60 g di crema
di parmigiano e decorare i pancakes con un ciuffetto di crema, servendo il
resto in una ciotola a parte.
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Sigari
croccanti con feta e pomodori secchi
ispirati dai Böreği turchi
ispirati dai Böreği turchi
ingredienti per circa
10 pezzi:
1 rotolo di pasta fillo
200 g di feta
1 patata da circa 180 g
80 g di pestato di pomodori secchi Ursini
2 uova
2 cucchiai di latte
½ cucchiaio di prezzemolo tritato
½ cucchiaio di erba cipollina
1 cucchiaio di olio extravergine
sale
Lessare la patata con la buccia, pelarla e passarla allo
schiacciapatate (io l’ho sbucciata, tagliata a pezzi e cotta a vapore nel
microonde a 900 W per 5 minuti).
Sciacquare la feta, tamponarla bene e sminuzzarla in
bricioline. Unirvi l’uovo, le erbe, la patata e la crema di pomodori secchi.
Mescolare bene e regolare di sale, se serve (attenzione: la feta è già molto
saporita). Se l’impasto fosse molto compatto si può ammorbidire con 1 cucchiaio
o 2 di latte.
Tagliare i rettangoli di pasta fillo in due lunghe strisce,
disporne una sul piano di lavoro e tenere ben coperte le altre con un panno
perché non si secchino.
Formare con una cucchiaiata di ripieno un salsicciotto e
disporlo vicino ad uno dei lati corti della pasta; piegarvi sopra il bordo
corto e poi i due bordi lunghi, che verranno voltati all'interno per tutta la
lunghezza della striscia.
Avvolgere la parte farcita lungo tutta la striscia di pasta
in modo da formare un sigaro, sigillarne l’estremità con una goccia dia acqua
e disporre il rotolino, con la giunta verso il basso, su una placca unta. Ripetere
l’operazione con il resto degli ingredienti.
Spennellare abbondantemente gli involtini di olio e
infornare a 180 °C statico per circa 20-25 minuti, fino a che la superficie dei
sigari è bella dorata e croccante.
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Involtini di prosciutto e
avocado in crosta di pane
ispirati dal Guacamole messicano
ispirati dal Guacamole messicano
Ingredienti per 10 pezzi:
1 avocado non troppo maturo
80 g di prosciutto crudo in 10 fette sottili Devodier
2 uova
50 g di farina
50 g di pangrattato
20 g di farina di mais
½ limone
1 spicchio di aglio
1/2 cucchiaio di coriandolo tritato
2 cucchiai di olio extravergine
sale
(facoltativo: peperoncino in polvere)
Sbucciare e tagliare l’avocado in 10 spicchi, spruzzandoli
appena con succo di limone.
Salare leggermente la farina; miscelare il pangrattato alla
farina di mais; grattugiare finemente l’aglio o pestarlo in un mortaio per ridurlo
in pasta. Sbattere le uova ed unirvi l’aglio, il coriandolo e, se si usa, un
pizzico di peperoncino.
Avvolgere una fetta di prosciutto attorno ad ogni spicchio
di avocado; passare gli involti nella
farina bianca, poi nelle uova e poi nel pane, disponendoli quindi su una placca
unta.
Spruzzare la superficie con l’olio in modo uniforme (ideale
un nebulizzatore che lo rende spray) e infornare a 200 °C statico (o 180 °C
ventilato) per 20-25 minuti, fino a che il pane è dorato ed il prosciutto
croccante.
Grattugiare finissima la scorza di limone, cospargerla sugli
involtini e servire subito.
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Cosa resta da dire? Solo che è nato tutto da queste meraviglie:- rivoli affluenti:
- I prodotti Ufuud utilizzati sono:
- Birra Agricola Ticinensis – Weizen della Azienda Agricola Cascina Morosina, Abbiategrasso (Mi)
- Sugo al nero di seppia – Condimento per Pasta di Delfino, Cetara (Sa)
- Crema al Parmigiano Reggiano delle Vacche Rosse de La Dispensa di Amerigo, Valsamoggia (Bo)
- Pestato di Pomodori Secchi in Olio Extravergine di Oliva di Ursini, Fossacesia (Ch)
- Prosciutto Magro di Qualità - Solo Rosa di Devodier, Lesignano de’ Bagni (Pr)
Il menù mi piace molto, soprattutto la birra, ma io non conoscevo ufuud.. bella scoperta!
RispondiEliminaSolo tu potevi essere la "testimonial", concedimi il termine, di ufuud ;-) Buona giornata e grazie per le ideuzze che mi hai dato :-)
RispondiEliminaHo preso nota di tutto mi servono idee per gli aperitivi anche se in fondo i miei nipote e genere di cose particolari....sono sprecati ma almeno maritozzo, figlia ed io ci strafogheremo.
RispondiEliminaL'unico che non ho copiato quello in pasta fillo perchè non mi piace ne feta e ne i pomodori secchi e poi la fillo mi è difficile a trovarla e quella che forse trovo non è granchè, provata assorbe tanto di quell'olio che sembra di berlo :-((
Buona giornata e grazie come sempre.
Ciao Edvige :-)
EliminaScusa acquaviva...ciao Libera un bacione :-))
Elimina@giulia: sì, bella scoperta davvero.
RispondiElimina@libera: si capisce che mi ci sono divertita, eh?!
@edvige: il trucco per la fillo è spennellarla solo fino a che scompare la polverina, non di più. In ogni caso mi sembra che l'aperitivo sia abbastanza completo anche senza uno degli snack!
Imparare a conoscersi, per capirsi. Avessero tutti almeno un terzo del tuo buon senso e della tua apertura! Non conoscevo ufood, ma assolutamente riconoscono in questi piatti da aperitivi tutto il tuo stile!
RispondiElimina@valentina: avessero tutti almeno un terzo del tuo entusiasmo nel fare le cose, si sarebbe felici e non si penserebbe ad altro che a cercare di star bene e far stare bene...
RispondiEliminabellissime idee in questo post...
RispondiElimina...c'è sempre da imparare da te...anche le proposte che apparentemente sembrano più semplici, hanno sempre un "background" affatto banale!
@ilaria: più che altro lascio che la curiosità mi sopraffaccia... ;)
RispondiEliminasecondo me sei un genio!
RispondiEliminaE 'davvero un pezzo di informazioni piacevole e utile. Sono contento che hai condiviso queste informazioni utili con noi. Si prega di tenerci aggiornati in questo modo. Grazie per aver condiviso.
RispondiEliminaVocê toca um nervo há na verdade eu também acho que é uma falta de confiança em mim.
RispondiElimina