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udon agli spinaci per voglia (estiva) di Giappone


Piccola intrusione di mood orientale, in questo mese che avrebbe dovuto esser dedicato a tutt'altro e che invece, e lo si vedrà più avanti, se non si smuove qualcosa manterrà la via tutta in discesa (!!!) delle melanzane. Ma oggi qui volevo un piatto superveloce e relativamente fresco, e soprattutto definitivamente orientaale nel mood. Quindi niente altro che udon, spinaci e miso.

Gli udon sono quegli spaghettoni grossi giapponesi che tanto somigliano ai pici toscani, e che si fanno anche nello stesso modo, tranne che nel Giappone tradizionale l'impasto veniva lavorato con i piedi invece che con le mani. Per partire con degli udon freschi  basta guardare qui e farseli da sè, oppure andare a vivere in Giappone (!) ed acquistarli nel pastificio artigianale sotto casa. 

Se invece si ha, come oggi, solo voglia di cucinare velocemente e godersi poi al meglio un buon piatto alla moda nipponica senza troppe complicazioni, si possono usare gli udon freschi confezionati sottovuoto a scadenza breve, oppure quelli secchi. Per questa ricettya, se si decide di prepararsi da soli gli udon va usata metà della dose indicata nel link precedente con la sostituzione degli olii coe indicato, se si usano gli udon secchi (che però spesso in Italia sono quelli cinesi all'uovo) ne servono 200 g in tutto.

Le varietà di miso, invece, sono infinite, come dicevo qui, e non c'è altro ingrediente con cui è possibile sostituire una buona pasta di miso. Per questa ricetta vanno bene quelle di tipo scuro, rosso oppure nero, più saporiti, mentre meglio evitare quelle chiare, troppo delicate sia come sapore che come resistenza al calore. Non funzionano invece in questo caso i preparati in polvere per zuppe, a meno di concentrarli moltissimo, suppongo, esperimento che non ho ancora avuto curiosità di provare. 

Mi rendo conto, poi, che salsa di soia, olio di sesamo, sichimi togarashi (mix di spezie giapponese a base di peperoncino) e zenzero fresco sono per me ingredienti quotidiani e per altri meno, ma sono di certo facilmente reperibili in Italia... sopratutto se uno si è già messo d'impegno a procurarsi la pasta di miso!


Kuromiso to horenso yaki-udon - Udon saltati al miso scuro con spinaci (e tocco facoltativo di lime)

ingredienti per 2 persone:
2 confezioni di udon sottovuoto da 200 g 
400 g di spinaci freschi
1 spicchio di aglio
1 dadino di zenzero grosso come l'aglio
1 cucchiaino di miso scuro
1 cucchiaino di salsa di soia
1/2 lime (ma preferirei avere uno yuzu...)
1 cucciaino di olio di sesamo tostato
sichimi togarashi

Sciacquare e mndare gli spinaci e metterli in una pentola con mezzo bicchiere di acqua. Coprire con un coperchio pesante e cuocere a fuoco basso per circa 10  minuti. Estrarre gli spinaci con un mestolo forato e lasciarli scolare bene in un colino, raccogliendone l'acqua insieme a quella rimasta sul fondo della pentola.

Misurarne una tazzina da caffè e metterla da parte; se si usano udon fatti in casa o secchi, al resto dell'acqua verde nella pentola aggiungere acqua fresca; portare a bollore (senza aggiunta di sale) e lessarvi la pasta fino a che è cotta al dente, quindi scolarla e raffreddarla in acua fredda. Con gli udon sottovuoto la lessatura non serve. 

Riportare a bollore la tazzina di acqua degli spinaci, spegnere e sciogliervi il miso. Grattugiare finissini aglio e zenzero. Tritare grossolanamente gli spinaci scolati.

Scaldare (meglio in un wok) l'olio con aglio e zenzero, unire gli spinaci e saltare un minuto.

Versare nel wok gli udon e saltare un minuto, fino a che si sono ben dipanati (per gli udon sottovuoto possono servire anche due minuti).

Unire il miso sciolto e padellare un minuto a fuoco vivace fino a che la pasta è morbida ed aciutta, quindi dividere nelle ciotole individuali.

Spolverizzare con la scorza di lime grattugiata finissima e una presa di sichimi togarashi e servire. Anche un tocco di succo di lime non stona affatto, ma meglio servirlo a parte, che ognuno lo aggiunga a gusto (tradotto: io ci spermo un paio di spicchi, l'essere qui a fianco nemmeno uno! Spiacente che non compaia in foto...)


  • rivoli affluenti:
  • due altre ottime ricette di spinaci alla giapponese: qui per un piatto freddo e qui per una zuppetta tiepida.

Commenti

  1. Buongiorno,
    una piccola parola per dirti che amo il tuo blog, quindi non mi privato!

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