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curry di ceci e zucca: la semplice complessità dell'animo umano

Oggi si va di curry (*), a cercare spontaneamente lo speziato, novembrino conforto che possono darti ceci e zucca declinati genericamente all'orientale. Tra indiano e thai se proprio vogliamo trovare delle assonanze più geografiche.  E oggi si va di vegetariano. Non so bene perchè ma ultimamente mi prende spesso, un po' così, una sorta di semplicità dell'istinto.

Riflettevo ieri insieme ad un'amica giapponese di quanto ci si faccia condizionare l'umore dal tempo meteorologico, a suo dire molto più in Italia che in Giappone. Io in verità mi sento abbastanza immune dalla meteoropatia (sarò un po' giapponese inside?), però sono piuttosto sensibile agli stati d'animo di chi mi sta attorno, anche se si tratta solo di incontri professionali o superficiali. Sintonia più con gli esseri umani che con la natura? Questo sarebbe da parte mia davvero molto poco giapponese!

Tornando al punto: ad ispirarsi maggiormente al clima nel mio caso è il lato "cucinifero". Certo hanno la loro importanza la stagionalità degli ingredienti e la ciclicità delle tradizioni, ma cibarsi di piatti confortanti quando fa freddo e rinfrescanti quando fa caldo è in verità proprio una richiesta istintiva del corpo e delle emozioni (voglia di coccole  o di intimità, oppure di movimento, di luce o di leggerezza): guai a considerare corpo e sensazioni slegati dalla mente razionale!

Poi uno ci riflette, e per la verità assocerebbe normalmente il comfort di uno stufato all'inverno e la "basicità" di una ricetta spontaneamente vegetariana all'estate... quindi in questo piatto vivo una contraddizione. Ci devo riflettere sopra. E lo dovrò fare a lungo, se proprio voglio capire, perchè poi ho pure utilizzato questo stesso curry, senza più l'avocado, come contorno a costine di agnello alla piastra, risvegliando senza remore il mio (ultimamente latitante) lato carnivoro.

Quanto adoro la complessità umana e la sua semplice, rilassante, rispettabilissima inesplicabilità!
CURRY DI CECI E ZUCCA CON BIETE E LATTE DI COCCO
ingredienti per 4 persone:
250 g di ceci secchi
1 pezzo di zucca da c.a 800 g
200 g di bietoline da taglio, oppure spinaci
150 ml latte di cocco
1 cipolla tritata
1 aglio schiacciato
1 foglia di alloro
1 rametto di rosmarino
1 quadrato di alga kombu da 5 cm
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
2 avocado maturi
1/2 limone
1 cucchiaio di pasta di curry giallo, oppure 1 cucchiaino abbondante di curry in polvere
1 cucchiaio di olio extravergine leggero
1 cucchiaino di olio di sesamo
1 cucchiaino di bicarbonato
sale

Ammollare i ceci una notte in abbondante acqua con il bicarbonato. Io li ho lasciati a bagno 24 ore e la cottura è poi stata abbastanza rapida.

Sciacquarli e metterli in una casseruola con acqua fresca che li copra di tre dita, l'alloro, il rosmarino e l'alga kombu e lessarli per un'oretta (se l'ammollo è più lungo basta di meno, nel mio caso 30 minuti circa). Scolarli e filtrare il brodo di cottura.

Tagliare la zucca a dadini, eliminando buccia e semi. Si ottengono circa 600 g di polpa.

Tritare cipolla e aglio e saltarli con i due olii per un paio di minuti; unire la zucca e il curry ed insaporire un paio di minuti.

Quando comincia a profumare unire 250 ml del brodo dei ceci, il latte di cocco, il concentrato di pomodoro e una presa di sale. Cuocere una decina di minuti circa e, quando la zucca è morbida, unire i ceci e le biete e cuocere altri 5 minuti, fino a che è tutto ben amalgamato.

Tagliare la polpa dell'avocado a dadotti, spruzzarli di succo di limone e salarli appena.
Dividere i ceci nei piatti individuali, distribuirvi sopra l'avocado e servire, accompagnato da riso bianco basmati (come nel mio caso) oppure (insolita ma fantastica alternativa) da crostoni di pane sciocco tostato.
  • rivoli affluenti:
  • * inutile tediare di nuovo con la specifica di cosa intendo per "curry": un po' di spiegazioni, per chi vuole, sono in questo post e nei link dei suoi rivoli
  • la ricetta è gluten free ma in caso di celiachia controllare la composizione della pasta di curry.

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