Venne servito del risotto giallo, che il ragazzino si mangiò con gusto terminando quasi tutto il piatto. Quando però nella conversazione emerse che, ovviamente, il risotto conteneva zafferano, il bambino dichiarò che a lui lo zafferano non piaceva e smise di mangiare, mantenendo un silenzio offeso per il resto della serata. Io avrei voluto chiedergli come mai allora si fosse sbafato quasi tutto il riso fino ad un momento prima, ma un'occhiata di mio padre mi fulminò e "per educazione" rimasi zitta.
Mi è tornato alla mente questo episodio proprio oggi al termine del pranzo, dopo anni di oblio. Ma c'è un motivo: ieri ho preparato un cavolfiore per farne una pasta e cavolo napoletana, l'unica maniera in cui l'essere che mi vive a fianco apprezza questo ortaggio. Siccome io però ne sono golosa, ieri ho levato dal tegame parte del cavolfiore prima di unirvi la pasta e oggi l'ho dedicato ad un'altra ricetta.
Speravo di relegare il suo sapore in leggero secondo piano è ho rielaborato la crema di cavolfiore assieme a dei funghi shijtake, poi ci ho condito dei ravioli di baccalà: scelti entrambi, funghi e baccalà, perchè ingredienti dai sapori decisi e particolarmente graditi all'essere.
Niente, non c'è stato verso: nonostante la crema cavolo avesse in partenza lo stesso aroma di quella (a lui gradita!) che avvolgeva ieri la pasta, e nonostante risultasse comunque particolarmente mediata dall'intensità degli altri partecipanti, l'essere ha decretato che nel piatto di ravioli il cavolfiore si sentiva troppo!
Almeno si è rivelato meno capriccioso di quel bambino viziato: ravioli e funghi se li è mangiati tutti, lasciando nel piatto solo un pochino di crema di cavolfiore. Che faccio: lascio perdere e perdono, dando un'altra volta seguito dopo quasi cinquant'anni alla mitica occhiataccia ammonitrice di mio padre, oppure per la cena di stasera allungo quella cremina con brodo, ci butto della pasta mista e lo attendo al varco?
per circa 32 ravioli (4 persone):
Tritare cipolla e porro e farli stufare in 2 cucchiai di olio a fuoco molto basso, fino a quando sono molto morbidi.
Unire il baccalà in uno strato solo, coprire il tutto con il latte e lasciar sobbollire a fuoco bassissimo per circa 40 minuti scoperto, fino a quando il pesce è morbidissimo ed il liquido si è ridotto praticamente ad una crema.
Frullare finissimo il baccalà con la sua cremina di fondo, poi unire al purè di patate insieme ad 1 cucchiaio di olio, al parmigiano e a una bella grattata di pepe. Non dovrebbe servire sale.
Per il condimento ammollare i funghi in 100 ml di acqua calda per 20minuti, quindi filtrare l'acqua di ammollo e affettare le cappelle dei funghi, eliminandone i gambi.
Sciogliere il burro con l'olio, saltarvi i funghi, sfumare con il vino, salare leggermente e lasciar brasare per una ventina di minuti, unendo un po' della loro acqua di ammollo. Tenere in caldo.
Lessare i ravioli in acqua bollente salata a cui va unita l'acqua dei funghi rimasta.
Distribuire la crema di cavolfiore nei piatti individuali,
- rivoli affluenti:
- se si volesse proporre uno di questi piatti per le feste, i ravioli più scenosi e la pasta e cavolo più semplice, in caso di Vigilia di magro si può tranquillamente eliminare il prosciutto nella cottura del cavolfiore
- dovesse avanzare del baccalà, semplicemente stracotto nel latte oppure miscelato a patate e formaggio come nella farcia dei ravioli, si può montare con un paio di cucchiai di olio e diventa un'ottima spuma, da spalmare su crostini caldi o per farcire delle tartellette
- PS: nella scatoletta rossa della prima foto è contenuto un cornetto scacciaguai napoletano: parlando di vendetta non si sa mai...
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