Passa ai contenuti principali

di nuovo Ucraina a tavola: vareniki di patate ai funghi

Proseguo con la mia cucina di casa che sforna quasi solo di ricette ucraine parlando oggi di vareniki, i tortelli che vedono differenti ripieni e forme in ogni area del Paese.
 
Come già detto, l'area culturale di origine del piatto fa riferimento a diverse popolazioni dell'antico Rus' di Kyiv, dove preparazioni simili prendono anche nomi differenti, come pelmeni, perogy o pierogi. 

Qui lesso e condisco questa pasta ripiena come farei per dei tortellini italiani, ma in verità in Ucraina si mangiano anche senza condimento, come con certi plin sul tovagliolo piemontesi, con condimenti sia delicati che robusti, alcuni persino dolci, oppure si possono friggere invece che lessare.

Questa è una versione "quasi" vegetariana che li farcisce con patate, funghi e salo, il mitico lardo ucraino orgoglio nazionale. Non avendone di originale sotto mano, si può sostituire con lardo nostrano di quello un po' venato e non troppo salato, oppure con pancetta dolce tesa. E si può omettere per una versione vegetariana, magari profumando il ripieno con qualche erba in più o con del pepe.

So che i funghi non sono di stagione, ma qui climaticamente la primavera sembra ancora lontana e poi questo loro abbinamento con le patate è imperdibile... in fondo i funghi secchi sono stati inventati proprio per togliersi qualche sfizio fuori stagione!

A seconda della zona i vareniki, come dicevo, oltre a variare nel ripieno cambiano anche forma: si chiudono anche a tortellino "normale", come a Bologna, o si ritaglia la sfoglia a cerchi e se ne fanno ravioli tondi o a mezzaluna. Questa volta ho optato per questa chiusura "a doppia punta", poco conosciuta ma tipica anche in Italia di certa pasta ripiena emiliana.

Mi spiace per la foto del piatto finito, scattata solo di rapina durante la cena, perchè non lascia affatto trasparire la bontà del piatto. Il condimento più classico per questi tortelli di patate è la panna acida, da sola o mescolata a funghi. 

Io ho inserito un po' di funghi anche nella farcitura ed ho omesso la panna (che alcuni usano pure nell'impasto della sfoglia) per cause di forza maggiore, ma assicuro che  avrebbe avuto certamente un suo pieno perchè!

KARTOPLYANO HRYBNI VARENIKI - TORTELLI UCRAINI DI PATATE E FUNGHI
ingredienti per 4 persone:
per la sfoglia:
200 farina + una manciatina per la spianatoia
1 uovo
1 cucchiaio di olio di girasole
sale

per farcitura e condimento:
400 g di patate
400 g di funghi misti freschi (o, come qui, 100 g secchi)
100 g di lardo venato o pancetta dolce
50 g di formaggio stagionato grattugiato
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di aneto
1 cucchiaino di aghi di rosmarino
2-4 cucchiai di olio di girasole
sale

Per la sfoglia unire alla farina setacciata l'uovo, una presina di sale, l'olio e tanta acqua tiepida quanta ne serve per avere una pasta morbida (qui circa 40-60 ml, ma dipende dalla dimensione dell'uovo e dall'assorbimento della farina).

Lavorare l'impasto, prima nella ciotola e poi sulla spianatoia infarinata, per diversi minuti, quindi coprirlo e far riposare a temperatura ambiente per almeno un'oretta.

Intanto lessare le patate (io le ho cotte a pezzi a vapore al microonde per 8 minuti a 850 w), sbucciarle, schiacciarle, salarle leggermente se serve e lasciarle raffreddare. 

Ammollare i funghi se sono secchi (io ho poi allungato la loro acqua filtrata e ci ho lessato i vareniki) o affettarli se sono freschi.

Saltarli in 2 cucchiai di olio con il lardo a dadini, il rosmarino, l'aglio schiacciato e un pizzico di sale a fuoco medio, fino a che sono belli morbidi ed asciutti, poi pesarne 150 g e lasciarli intiepidire a parte; tenere il resto nel tegame e aggiungere eventualmente, a gusto, ancora 1 o 2 cucchiai di olio.

Unire i funghi pesati alle patate schiacciate, insaporire con il formaggio grattugiato fine e le erbe tritate. Se non si usa subito tenere il ripieno coperto in frigo, in modo che si compatti un po'. 

Stendere la sfoglia circa 2-3 mm di spessore, tagliarla in circa 48 quadretti di 4 cm, farcirli con l'impasto di patate e chiuderli a rettangolo. 

Sigillare bene e poi unire le due punte dal alto del ripieno, premendo con forza, in modo che si formino delle specie di tortelli a due punte, disponendolo su un telo appena infarinato a mano a mano che vengono pronti. 

Far riposare almeno una mezz'oretta prima di cuocerli. Se riposano di più coprirli con un telo e dopo un'ora voltarli, in modo che si asciughino su entrambi i lati.

Lessare i vareniki in acqua salata, scolarli con un ragno e versarli nel tegame dei funghi. Lasciar insaporire un minuto a fuoco vivo, mescolando con molta delicatezza, poi dividere ni piatti e servire. 

  • rivoli affluenti:
  • ho visto che Raiplay manda in onda cartoni animati in lingua ucraina all'interno del progetto "Benvenuti Bambini!" Questo il prezioso ed intelligente link.

Commenti

  1. Risposte
    1. Grazie, da te è un vero complimento. Ma brava davvero è l'amica ucraina che mi ha insegnato la ricetta...

      Elimina
  2. Che buoni! Ho letto le tue buonissime ricette, ho la fortuna di prepararle insieme a delle amiche ucraine. Grazie dei suggerimenti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. che meraviglia! Allora chiedi a loro che varianti di famiglia hanno e fammelo sapere perchè sono curiosissima.

      Elimina

Posta un commento

post più popolari

MTC di settembre 2014: un sacco di riso!

Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran...

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo ...

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,...

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento ...

peperoni farciti alla croata: massaia batte bustina millemila a zero!

Riprendere a parlare di cucina non è facilissimo, soprattutto con il tono scanzonato che avevo in mente per questo post. Mi limiterò all'aspetto "documentaristico" ed umano, che l'umore magari sa beneficiare della concentrazione e della dolcezza richieste da una simile impostazione. Dopo una lunga serie di articoli e ricette a base di riso penso di cambiare direzione dedicandomi ai peperoni bianchi croati che di solito si cucinano ripieni di carne, per scoprire poi che nella farcia è presente riso crudo. Quando si dice il caso... I peperoni bianchi, babura paprika, in Croazia sono reperibili facilmente proprio in questa stagione. Ne ho in frigo tre e decido di prepararli, appunto, come  punjene paprike , ovvero farciti e cotti nel pomodoro, ricetta tipica che con piccole varianti è diffusa anche in altri Paesi limitrofi e che ogni famiglia, ovviamente, prepara secondo i propri criteri. La versione più semplice prevede di profumare carne trita di manzo o m...

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz...

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!