Avvertenza: questo post non contiene ricette e parla di argomenti per la maggior parte noiosi e personali. Si può tranquillamente saltare.
Per tre anni l'estate non ho fatto vacanze. Nel senso che l'attività lavorativa ogni anno era sospesa per una decina di giorni al centro di agosto, ma per un motivo o per l'altro negli ultimi tre anni ad agosto non mi sono mossa. Va be', facciamo un po' di outing, tanto di questi tempi la rete è quasi deserta e non se ne accorge nessuno...
Tre anni fa mi sono potuta concedere sono due giorni al mare, dopo di che motivi familiari mi hanno riportato a casa, mentre due anni fa ho approfittato della chiusura agostana per traslocare casa (dire "non mi sono mossa" in quel caso è un malriuscito eufemismo...).
Lo scorso anno invece l'ho trascorso proprio al lavoro, dopo una micro-puntatina in montagna, a terminare un noiosissimo ed urgentissimo arretrato. Ma non è stata poi una grande sofferenza perchè in qualche modo mi sentivo una privilegiata. Il lusso stava nel decidermi da sola gli orari, nel ritrovarmi completamente da sola in un luogo solitamente affollato e soprattutto non vedere la mia concentrazione costantemente interrotta da squilli di telefono e bussate alla porta.
Mi illudevo che sarei poi partita a settembre od ottobre. Invece ho tirato fino al giugno successivo prima di concedermi tre (di numero) giorni in Inghilterra. I risultati han cominciato a farsi notare presto ... nel senso che forse prima di queste annate statiche apparivo leggermente più normale.
Ed ora sono qui, ancora al lavoro per qualche giorno, strisciante a livello di energie fisiche ma euforica mentalmente perchè, finalmente, quest'anno ho deciso di infischiarmene di imprevisti, doveri ed arretrati e di partire a qualsiasi costo.
Tutto questo, oltre che per raccontare un po' di fatti miei a caso, soprattutto per spiegare perchè ho latitato ultimamente sul blog (traduzione acquavivese di "infischiarsene degli arretrati": giocare d'anticipo e lavorare il triplo prima della partenza...) e perchè sparirò proprio del tutto per qualche giorno.
La prima parte del programma è chiara: Gran Bretagna di nuovo, a zonzo per una settimana fuori dai circuiti classici tra campagne, paesetti e paesoni, a recuperare tutte quelle sensazioni che ho dovuto abbbandonare sul posto l'ultima volta a causa della fretta.
L'ultima parte del programma è chiara: qualche giorno in riva al mare ligure, tra ombra, libri e tende svolazzanti, a godermi quella chimera di riposo inseguito da anni, che dovrebbe tamponare il ripidissimo, triennale tracollo psicofisico evidente nella sottoscritta a tutti i livelli.
La parte centrale del programma non ha un programma, volutamente. Oltre a precauzionalmente (scaramanticamente?) tradurre il concetto acquavivese di "infischiarsene degli imprevisti", serve poi a barare sulla parte dell"infischiarsene dei doveri", dato che mi sono assunta per agosto un compito semilavorativo che mi ritrovo a non poter delegare come teoricamente previsto...
Mi piacerebbe, per la verità, riuscire a dedicare qualche giorno anche ad un'opportunità complessa e stimolante a cui avevo accennato qualche giorno fa, che in realtà potrebbe concretizzarsi all'ultimo come potrebbe svanire nell'assoluto nulla. E che arriverà con calma, al momento giusto, che può non essere questo. Diciamo che questo momento intermedio non determinato serve soprattutto a gustarsi qualche giorno a casa, come negli anni scorsi ho imparato a fare in fondo anche gioiosamente.
Forse in effetti non è corretto sostenere che non ho fatto vacanze, sarebbe più vero dire che negli ultimi tre hanni non ho viaggiato durane le ferie estive, ma ho imparato a gustarmi la pigrizia, il silenzio e la calma di una vacanza in città durante il deserto mese di agosto. E non ci voglio rinunciare, almeno per qualche giorno, nemmeno questa volta, nonostante ora io abbia l'occasione anche di partire...
Non so con precisione se in tutto questo frattempo mi troverò a scrivere e cucinare qui dentro; solo l'anno scorso il computer è entrato in una mia estate e non ci ho ancora fatto l'abitudine. Vedo che molti blog annunciano la "chiusura per ferie", altri hanno semplicemente lasciato in vetrina l'ultimo post pubblicato, altri ancora continuano a raccontarsi dalle località di villeggiatura, dalle tappe di viaggio o, come sempre, da casa.
Io devo ammettere di non aver ancora scelto una linea editoriale quindi non so qui che capiterà. Diciamo solo che non mi porto il computer in viaggio ma che fa parte delle mie vacanze. Per il momento di silenzio che durerà qualche giorno lascio spazio a delle immagini, illustrazione del mio personale concetto di vacanza: una è la partenza (il mezzo o la destinazione non sono importanti, basta sia un moto verso altrove)
una è incontrovertibilmente la Gran Bretagna affascinante e minuta, che al momento gioca il ruolo di meta
ed una è proprio solo il relax, che non sta nel viaggio o nel luogo o nella durata ma nello "stacco", nella capacità di anima e corpo di starsene per un momento in silenzio...
Per tre anni l'estate non ho fatto vacanze. Nel senso che l'attività lavorativa ogni anno era sospesa per una decina di giorni al centro di agosto, ma per un motivo o per l'altro negli ultimi tre anni ad agosto non mi sono mossa. Va be', facciamo un po' di outing, tanto di questi tempi la rete è quasi deserta e non se ne accorge nessuno...
Tre anni fa mi sono potuta concedere sono due giorni al mare, dopo di che motivi familiari mi hanno riportato a casa, mentre due anni fa ho approfittato della chiusura agostana per traslocare casa (dire "non mi sono mossa" in quel caso è un malriuscito eufemismo...).
Lo scorso anno invece l'ho trascorso proprio al lavoro, dopo una micro-puntatina in montagna, a terminare un noiosissimo ed urgentissimo arretrato. Ma non è stata poi una grande sofferenza perchè in qualche modo mi sentivo una privilegiata. Il lusso stava nel decidermi da sola gli orari, nel ritrovarmi completamente da sola in un luogo solitamente affollato e soprattutto non vedere la mia concentrazione costantemente interrotta da squilli di telefono e bussate alla porta.
Mi illudevo che sarei poi partita a settembre od ottobre. Invece ho tirato fino al giugno successivo prima di concedermi tre (di numero) giorni in Inghilterra. I risultati han cominciato a farsi notare presto ... nel senso che forse prima di queste annate statiche apparivo leggermente più normale.
Ed ora sono qui, ancora al lavoro per qualche giorno, strisciante a livello di energie fisiche ma euforica mentalmente perchè, finalmente, quest'anno ho deciso di infischiarmene di imprevisti, doveri ed arretrati e di partire a qualsiasi costo.
Tutto questo, oltre che per raccontare un po' di fatti miei a caso, soprattutto per spiegare perchè ho latitato ultimamente sul blog (traduzione acquavivese di "infischiarsene degli arretrati": giocare d'anticipo e lavorare il triplo prima della partenza...) e perchè sparirò proprio del tutto per qualche giorno.
La prima parte del programma è chiara: Gran Bretagna di nuovo, a zonzo per una settimana fuori dai circuiti classici tra campagne, paesetti e paesoni, a recuperare tutte quelle sensazioni che ho dovuto abbbandonare sul posto l'ultima volta a causa della fretta.
L'ultima parte del programma è chiara: qualche giorno in riva al mare ligure, tra ombra, libri e tende svolazzanti, a godermi quella chimera di riposo inseguito da anni, che dovrebbe tamponare il ripidissimo, triennale tracollo psicofisico evidente nella sottoscritta a tutti i livelli.
La parte centrale del programma non ha un programma, volutamente. Oltre a precauzionalmente (scaramanticamente?) tradurre il concetto acquavivese di "infischiarsene degli imprevisti", serve poi a barare sulla parte dell"infischiarsene dei doveri", dato che mi sono assunta per agosto un compito semilavorativo che mi ritrovo a non poter delegare come teoricamente previsto...
Mi piacerebbe, per la verità, riuscire a dedicare qualche giorno anche ad un'opportunità complessa e stimolante a cui avevo accennato qualche giorno fa, che in realtà potrebbe concretizzarsi all'ultimo come potrebbe svanire nell'assoluto nulla. E che arriverà con calma, al momento giusto, che può non essere questo. Diciamo che questo momento intermedio non determinato serve soprattutto a gustarsi qualche giorno a casa, come negli anni scorsi ho imparato a fare in fondo anche gioiosamente.
Forse in effetti non è corretto sostenere che non ho fatto vacanze, sarebbe più vero dire che negli ultimi tre hanni non ho viaggiato durane le ferie estive, ma ho imparato a gustarmi la pigrizia, il silenzio e la calma di una vacanza in città durante il deserto mese di agosto. E non ci voglio rinunciare, almeno per qualche giorno, nemmeno questa volta, nonostante ora io abbia l'occasione anche di partire...
Non so con precisione se in tutto questo frattempo mi troverò a scrivere e cucinare qui dentro; solo l'anno scorso il computer è entrato in una mia estate e non ci ho ancora fatto l'abitudine. Vedo che molti blog annunciano la "chiusura per ferie", altri hanno semplicemente lasciato in vetrina l'ultimo post pubblicato, altri ancora continuano a raccontarsi dalle località di villeggiatura, dalle tappe di viaggio o, come sempre, da casa.
Io devo ammettere di non aver ancora scelto una linea editoriale quindi non so qui che capiterà. Diciamo solo che non mi porto il computer in viaggio ma che fa parte delle mie vacanze. Per il momento di silenzio che durerà qualche giorno lascio spazio a delle immagini, illustrazione del mio personale concetto di vacanza: una è la partenza (il mezzo o la destinazione non sono importanti, basta sia un moto verso altrove)
una è incontrovertibilmente la Gran Bretagna affascinante e minuta, che al momento gioca il ruolo di meta
- rivoli affluenti:
- per ciascuno la personale selezione di libri che giace da tempo sul comondino in attesa di tempo e spazio da dedicare alla lettura.
- In fondo alla mia pila, quindi quello con più antico diritto di precedenza: Marcela Serrano, Il Tempo di Blanca, Feltrinelli
Il silenzio...
RispondiEliminaUn abbraccio, Simonetta
Visto che siamo in molto pochi...posso aprirmi anche io un pò di più.
RispondiEliminaC'è stato un periodo prelaurea per il quale per varie ragioni familiari nn sono andato in vacanza per 3 anni di seguito. Per vacanza intendo andare "fuori" con gli amici o la ragazza per qualche giorno, pur non mancandomi inviti a casa di amici...e varie.
Quando non si può è inutile la ricerca del palliativo.
Ne ho sempre approfittato quindi...dando lezioni private, sfruttando al meglio la parte "balneare" della mia città, leggendo, (ero più piccolo) facendomi prestare una consolle di videogiochi, andando a correre...
Cosa mi è rimasto di quelle vacanze...gran parte di Goethe e Saramago...ragazze passate ai quiz preuniversitari o ad esami della stessa a fine Settembre, una città che non conoscevo ed una maggiore consapevolezza di un silenzio non cercato...ed infine anche un incontro con Naomi Campbell a meno di 30cm da soli io, lei e le sue guardie del corpo :)
Non che la cosa sia rilevante, quest'ultima intendo, tutt'altro! :)
Oggi quello status dell'epoca lo porto sempre con me come una sorta di viaggio nel non-viaggio quando il solo miraggio di una partenza mi ha dato maggiore lucidità e serenità...quella che per carattere c'è ed è anche spessa ma che difficilmente si manifesta così come all'epoca.
Non è il ricordo che amplifica in questo caso...effettivamente certi passaggi di vita hanno maggiore luce...
La tua mancanza di programmazione in un certo senso mi ricorda la richiesta latente di un non-viaggio nel viaggio...probabilmente mi sbaglio...forse no...
PS
Please sotterra questo post quanto prima con un altro sulle alghe e la cucina orientale caucasica...insomma fai tu...ma volta pagina...più che altro per l'outing di entrambi...ehehhehehe :PPPPP
goditi le vacanze, perchè se uno comincia a non farle, si rischia di abituarsi.
RispondiEliminaciao
A zonzo per la Gran Bretagna mi sembra un gran bel programma :-D
RispondiEliminaBaci e buon viaggio!
Invidio molto (in senso buono) il tuo viaggio in Inghilterra... che voglia di campagna inglese...tu posta come e quando vuoi...io attendo resoconti mia cara!:)
RispondiEliminache tutto vada come desideri...un bacione!
Un augurio di vacanze ristoratrici. :D
RispondiElimina@tutti: ma pensa te, avrei detto che un post così di questi tempi sarebbe andato completamente deserto...
RispondiElimina@glu.fri: appunto. Abbreacci anche a te ma soprattutto: buon compleanno! (PS: che giorno sarebbe esattamente?)
@gambetto: "il mare locale" qui non lo vedi nemmeno con il binocolo, di correre e broccolare studentesse non mi sarei mai nemmeno sognata, i videogiochi anche volendo non capisco proprio come funzionano... ma in quanto a letture e turismo domestico credo negli ultimi tre anni non mi abbia battuto nessuno!
Come vedi anche dalle foto, comunque, nel miscelare viaggio e non-viaggio sono diventata una vera professionista. Per concludere: insieme dovremmo poter coniare una perfetta non-definizione di vacanza...
@enrico: parole sagge... Probabilmente questa volta salto su un aereo proprio per questo! E poi ti immagini il livello di spappolatura del mio cervello se infilarri il quarto anno statico di fila?!
@twostella: so che tu mi puoi perfettamente capire... Ciao Stellina, buona estate anche a te.
@terry: certo che sei nei tre giorni di giugno ho scattato foto sufficienti ad una trentina di post (mi sono fermata a tre o quattro per decenza, ma avrei potuto scatenarmi quasi all'infinito...), figurati che combinerò in una settimana! Ma sai che mi sento gasata come una bambina? Forse stare a lungo senza viaggi, come per molte altre cose, te li fa poi assaporare con molto più gusto.
@edith pilaff: "ristoratrici"... apprezzo il termine in tutte le sue sfumature! Non posso che augurarti altrettanto!
Un abbraccio forte dal .....mar ligure :-)
RispondiEliminachiara
E invece ci sono anche io... sono in vacanza, ma fin quando riesco ad avee la connessione, i miei pochi minuti con oi me le concedo... buone vacanze non programmate, o non del tutto... pensa che io nonostante mi sforzi sempre di programmarle non ci riesco mai e me ne vergogno... forse invece tu mi hai fato vedere il lato positivo della cosa!
RispondiEliminaBai
Stefania
Ehehehehe
RispondiEliminaVada per la non-definizione di vacanza :))))
PS
Che vuol dire broccolare?!
@chiara: ho come la sottile sensazione che tutto ciò ti suoni vagamente familiare... Un abbraccio molto forte.
RispondiElimina@fantasie: sai, io parlo parlo... ma mi sa che farò di tutto, come te, per cercare delle connessioni. E' strano come questo non-luogo in realtà sia diventato una presenza costante e quasi "fisica" nelle mie giornate...
@gambetto: non so esattamente l'origine del termine, ma mi immagino un giovane puledro in un campo di freschi broccoletti... Jo Falchetto tradurrebbe: "lumare le pupe".
Ahahahahaaha :DDDD
RispondiEliminaPer quanto mi piacerebbe tanto esserlo stato...purtroppo ero solo un "nerd" di fiducia al quale consegnare le speranze degli esami di Settembre!
"Lumare le pupe..." questa poi è ancor più inedita! ehehehehehe
@gambetto: Jo Falchetto... uno dei travestimenti di Snoopie, il cane di Linus... nei fumetti dei Peanuts...
RispondiEliminaSanta polenta, qui occorre un corso di azzeramento di quelli pesanti!!!
Operiamo uno scambio: "Capisaldi dello slang d'epoca" versus "Arte della pasticceria napoletana".,Mi giungono infatti voci di manufatti insuperabili usciti da casa Gambetti...
"Tracollo psicofisico"???
RispondiEliminaQuando ci siamo visti a Roma, quest'inverno, non pareva proprio :)
Dai, allora: viaggia, fermati, guarda, pensa.
Ma soprattutto applica l'elogio della lentezza.
A presto :)
Pensa che Jo Falchetto mi ha ricordato "Joe il Condor" del cartoon Gatchaman che tra l'altro non vedevo se non per la sigla iniziale che mi piaceva :PPPP ehehheehehe
RispondiEliminaSono rovinato irrimediabilmente dici?! :P
Ok per lo scambio allora ma sappi che di te ho davvero paura perchè non vorrei che con qualche tecnica orientale di ipnosi mi infondessi la passione per la cucina orientale con tutte le loro alghe, radici, germogli...aahhahahahaha :DDDDDDD
Ringrazia chi ti ha dato quella soffiata ricordandole che è troppo buona nei giudizi :))))
@corradoT: ti ringrazio della galanteria... ma non ti sembrerò mica una in possesso di tutte le sue facoltà!
RispondiEliminaDiciamo così: se mi impegnassi avrei ampi margini di miglioramento. Almeno fisicamente, perchè mentalmente, come dicevo...
Seguirò i tuoi consigli, anche se magari non nell'esatta seequenza. Grazie, buona lentezza anche a te.
@gambetto non dico "se" ma dico "quando" capiterà avrai modo di sorbirti non tanto una lezione ma proprio una dimostrazione pratica di come la passione per alcune semplici basi della cucina all'orientale tu l'hai già, ma la chiami in altro modo perchè non è condita con la soja...
Comunque tra salicornia, carote ed insalatina novella... non dirmi che tu non hai mai assaggiato alghe, radici e germogli!
Ho fatto silenzio...
RispondiEliminaah il mio compleanno e'il 15 agosto. Giorno senza mezzi termini o troppo caldo o troppo freddo, o troppo rumoroso o troppo silenzioso. Dipende dall'ubicazione del soggetto nel globo terraqueo...
Continuo nel mio silenzio...Baci e ti auguro di fare essattemente quello che vuoi nell'istante che vuoi...
Ehmm...non so come dirlo...ma alghe, radici e germogli orientali proprio no :P
RispondiEliminaForse una volta in un ristorantino di mare mi hanno portato delle frittelle di alghe che erano solo pasta-cresciuta ma nulla altro...la soia ad esempio non so proprio cosa sia...
Ah aspetta...una volta ho provato il tofu ma dire che non mi ha entusiasmato è poco...
Diciamo per il quando allora?! :PPP ehehehehe