Passa ai contenuti principali

due snack coi Nergi per gli sportivi: panini e spiedini

Certo, con una nipote sportiva "di professione", super-preparata in tema di rapporto tra sport e nutrizione, poteva sembrare un incarico facile quello di creare un paio di ricette con i Nergi, i golosi mini-kiwi che maturano proprio in questo periodo e che è possibile trovare sul mercato fino a novembre. Ma prima di tutto io non sono mia nipote: vivo in effetti una vita tutta di corsa ma sportivamente parlando sono molto, molto, molto pigra. Inoltre, beffa delle beffe, l'atleta di famiglia era fuori portata, impegnata in uno dei suoi viaggi di lavoro e non potevo neppure chiederle consiglio.

Diciamo che sapevo che per uno snack da consumare prima di una attività sportiva occorrono zuccheri sia a rilascio veloce (frutta) che a rilascio lento (amidi), oltre ad un po' di proteine, mentre dopo la prestazione è meglio puntare decisamente su proteine, vitamine e sali  minerali, escludendo gli amidi. E su questi concetti base ho elaborato le mie due proposte a base di Nergi, destinate al video, messo in onda oggi da Radio Number One per la rubrica "Il Nergi della domenica" e presentato da Renata Cantamessa.
Si trattava inizialmente di un tramezzino con avocado e bresaola per il "pre" e di uno spiedino con uova di quaglia e palline di ricotta e parmigiano per il "post", ricette che al vaglio del nutrizionista sono state abbassate di proteine: via dunque la julienne di bresaola dalla prima ed il parmigiano che legava la ricotta nella seconda. Ringrazio ovviamente l'esperto, che mi ha evitato errori nutrizionali... anzi: ora che è rientrata mia nipote sono curiosa di capire pure da lei cosa avrei potuto fare meglio!

Entrambe le ricette, comunque, rispettano il canone della velocità di esecuzione: per i tramezzini in tutto 10 minuti, per gli spiedini 15 se si comprende la cottura e sgusciatura delle uova, sotto i 10 se le uova sono già pronte, inoltre entrambi gli snack seguono anche le indicazioni di freschezza e di golosità che i Nergi stessi suggeriscono. Unico dettaglio di cui tener conto: pur essendo il Nergi un frutto, si tratta in entrambi i casi di una proposta "ovviamente" salata, ma chi mi conosce in cucina sa che raramente un ingrediente dolce mi ispira un dessert e viceversa!
Lo snack pre-workout, quello la cui preparazione è stata ripresa anche nel video, è:

TRAMEZZINI CON NERGI E AVOCADO
ingredienti per 4 persone (8 tramezzini):
8 Nergi
8 fette di pancarrè integrale
1 avocado maturo da circa 250 g
1 limone
sale

Frullare la polpa di avocado con il succo del limone, poi salare.

Tagliare via la crosta dalle fette di pane e spianarle leggermente con un matterello, per compattarne la mollica.

Spalmare tutte le fette con la crema di avocado lasciano libero mezzo cm sui bordi e disporre 2 Nergi in diagonale sopra 4 fette.

Coprire i Nergi con le altre fette dal lato spalmato, in modo che l'avocado rimanga all'interno, poi premere bene sui quattro bordi con il matterello in modo che si sigillino.

Tagliare in diagonale, in modo da dividere i Nergi in due, per ogni persona disporre due tramezzini su un tovagliolino di carta e servire.
                                                                            ---
Lo snack post-workout è invece:

SPIEDINI DI NERGI E UOVA DI QUAGLIA
ingredienti per 4 spiedini:
8 Nergi
4 uova di quaglia
8 mandorle sgusciate
4 chicchi uva nera
50 g di ricotta
12 foglioline basilico
sale
pepe nero al mulinello

Come prima cosa mettere la ricotta a scolare, perché sia bella compatta in lavorazione.

Poi portare un pentolino di acqua a bollore, unire un pizzico di sale e tuffarvi le uova di quaglia. Calcolare 4 minuti poi scolare el uova e tenerle in acqua fredda corrente un paio di minuti a raffreddare. Sgusciarle in una ciotola di acqua, che renderà l'operazione più veloce e facile.

Tritare grossolanamente le mandorle con un frullatore e rovesciarle in un piatto.

Lavorare la ricotta con un pizzico di sale e una bella grattata di pepe.

Formare con la ricotta 4 palline e rotolarle delicatamente nelle mandorle in modo che se ne rivestano su tutti i lati.

Infilare su ogni spiedino, nell'ordine: 1 foglia di basilico, 1 Nergi, 1 uovo di quaglia, 1 chicco di uva, 1 foglia di basilico, 1 altro Nergi, 1 pallina di ricotta e un'ultima foglia di basilico. Se non si servono subito tenere in frigo coperto con pellicola.

Entrambi gli snack sono vegetariani, quello post workout è gluten free. Lo diventa anche il primo, ovviamente, se si usa pane di farine senza glutine.
  • rivoli affluenti:
  • altre mie ricette con i Nergi: qui e qui
  • per maggiori informazioni sui Nergi  e per sapere dove trovarli basta cliccare qui.

Commenti

  1. Beh cosa vuoi che ti dica, è stato un piacere vederti in .....movimento e bella l'occasione dai che in fondo non era male anzi.... Sai io ho scritto sui nergi nel 2016 in febbraio tutto un articolo di come quando ecc. (da me lo trovi sotto Nergi- non mi permetto di mettere qui il link) però a Trieste purtroppo non li ho mai trovati. Proverò a vedere ora a due anni di distanza forse.... Come vedi carissima è proprio la mia curiosità che mi fa tenere il blog perchè altrimenti quando cerco a chi lo racconto... e poi qui almeno mi rimane e mi serve anche come diario... Buonissimo il tutto brava e simpaticissima. Ciaooo e buona settimana.

    RispondiElimina
  2. Vengo subito a vedere le tue ricette coi Nergi e ci mancherebbe altro che non puoi mettere link: ma scherzi?!

    RispondiElimina

Posta un commento

post più popolari

MTC di settembre 2014: un sacco di riso!

Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento di un s

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo compran

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,

Milano matsuri: una festa popolare giapponese... sotto casa!

Il 26 maggio nessuno mi cerchi: non ci sarò! Il 26 maggio succederà una cosa bellissima, tanto che non sto più nella pelle dalla voglia che arrivi presto, e trascorrerò l'intera giornata a Milano vivendo un'esperienza giapponese davvero unica. A meno di non abitare in Giappone, intendo, cose così in Italia non si vedono spesso... A Milano tra via Keplero e piazza Carbonari (pochi passi dalle stazioni metrò di Zara o Sondrio) una domenica tutta dedicata alle tradizioni giapponesi. Non le solite che conoscono tutti, tipo sushi o manga, ma proprio quelle popolari, i divertimenti delle persone semplici che affollano una festa di piazza... insomma: un vero e originale matsuri giapponese, con le sue bancarelle, i suoi suoni, i suoi profumi ed i suoi colori! In alcune città d'Italia si sono tenuti degli eventi denominati " matsuri ", ma mai è stata ricostruita la vera atmosfera della sagra di paese giapponese, mai è stata presentata una così vasta gamma di aute

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!