Sono momentaneamente orfana di macchina fotografica, uno dei tanti piccoli guai con cui è iniziato questo nuovo anno. In attesa che il destino si decida prima o poi a sorridermi (spero!), continuo a cucinare. Anche se, dato il periodo, si tratta per la maggior parte di piatti molto semplici e di scarso interesse per il blog, per cui alla fine, se decido di pubblicare lo stesso, basta uno scatto veloce con il cellulare.
Anche la zuppa di oggi appartiene alla categoria "piatti del caso", creato da quello che c'era senza un grande pensiero dietro, quindi senza una valenza tale da finire in rete con convinzione. Almeno per come concepisco io la pubblicazione di una ricetta.
Poi vedo su facebook far faville un passato di zucca o un riciclo di panettone a strati con panna montata, per non parlare di altri social dove non serve nemmeno una ricetta perchè basta una foto, e mi viene il dubbio di essere io quella sfasata e non tutto questo pubblico osannante. Se mi fermo a pensare, però, capisco che la questione in realtà non si pone: non avendo mai avuto come scopo personale visibilità e riconoscimenti ne' ambendo minimamente a piacere a tutti, di fatto la bassa qualità del food on line non è un problema mio.
Inoltre ragiono sulla ricetta di oggi e mi rendo conto che non è poi nemmeno tanto "piatto del caso": sperimento spesso metodi e procedimenti occidentali con ingredienti orientali e viceversa; il primo esempio qui sul blog fu il minestrone yoshoku di verdura, ma anche la zuppa di cipolle e tamari ebbe un suo momento di gloria nella mia cucina.
E la zuppa di oggi entra dritta dritta in quel filone, perchè potrebbe essere una minestra tipicamente italiana se non che al posto delle patate c'è taro, al posto dei fagioli mais, al posto del brodo vegetale dashi e così via, fino a che di "familiare" restano praticamente solo broccoli e aglio... Quindi la mia coscienza di blogger che tiene ad un minimo di qualità nei propri contenuti anche per oggi si sente a posto! Foto a parte, ovviamente.
ZUPPA DI TARO, BROCCOLI E MAIS AL MISO
ingredienti per 4-6 persone:
12 taro, in tutto poco più di 600 g
5 o 6 cimette di broccolo, in tutto circa 120 g
150 g di chicchi di mais cotti (peso scolato)
2 cipollini
1 spicchio di aglio
1 dadino di zenzero grosso come l'aglio
60 ml di brodo dashi
2 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiai di miso rosso
1 cucchiaio olio di arachidi
1/2 cucchiaino olio di sesamo
sale
Sbucciare i taro e ridurli a dadini, mettendoli a mano a mano in una ciotola di acqua fresca; dividere i broccoli in piccole cimette e tagliare i gambi a dadini; scolare e sciacquare bene il mais.
Tagliare a rondelle cipollini, zenzero e aglio e saltarli nell'olio di arachidi profumato con quello di sesamo per un minuto.
Unire taro ben scolato, broccoli e mais e far insaporire per 2 minuti, mescolando spesso perchè il taro è vischioso e tende ad attaccare.
Coprire con il dashi caldo, insaporire con la salsa di soia e un pizzico di sale e cuocere a fuoco vivace, contando circa 20 minuti dal bollore.
Se si cuoce di più i taro si ammorbidiscono molto e si spezzettano, addensando il brodo, in 15 minuti invece restano leggermente croccanti e lascino il brodo più liquido. Diciamo che è facile scegliere la consistenza preferita... e la mia è questa.
Spegnere, sciogliere il miso in una mestolata di brodo, unire al resto, mescolare bene e servire.
Anche la zuppa di oggi appartiene alla categoria "piatti del caso", creato da quello che c'era senza un grande pensiero dietro, quindi senza una valenza tale da finire in rete con convinzione. Almeno per come concepisco io la pubblicazione di una ricetta.
Poi vedo su facebook far faville un passato di zucca o un riciclo di panettone a strati con panna montata, per non parlare di altri social dove non serve nemmeno una ricetta perchè basta una foto, e mi viene il dubbio di essere io quella sfasata e non tutto questo pubblico osannante. Se mi fermo a pensare, però, capisco che la questione in realtà non si pone: non avendo mai avuto come scopo personale visibilità e riconoscimenti ne' ambendo minimamente a piacere a tutti, di fatto la bassa qualità del food on line non è un problema mio.
Inoltre ragiono sulla ricetta di oggi e mi rendo conto che non è poi nemmeno tanto "piatto del caso": sperimento spesso metodi e procedimenti occidentali con ingredienti orientali e viceversa; il primo esempio qui sul blog fu il minestrone yoshoku di verdura, ma anche la zuppa di cipolle e tamari ebbe un suo momento di gloria nella mia cucina.
E la zuppa di oggi entra dritta dritta in quel filone, perchè potrebbe essere una minestra tipicamente italiana se non che al posto delle patate c'è taro, al posto dei fagioli mais, al posto del brodo vegetale dashi e così via, fino a che di "familiare" restano praticamente solo broccoli e aglio... Quindi la mia coscienza di blogger che tiene ad un minimo di qualità nei propri contenuti anche per oggi si sente a posto! Foto a parte, ovviamente.
ZUPPA DI TARO, BROCCOLI E MAIS AL MISO
ingredienti per 4-6 persone:
12 taro, in tutto poco più di 600 g
5 o 6 cimette di broccolo, in tutto circa 120 g
150 g di chicchi di mais cotti (peso scolato)
2 cipollini
1 spicchio di aglio
1 dadino di zenzero grosso come l'aglio
60 ml di brodo dashi
2 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiai di miso rosso
1 cucchiaio olio di arachidi
1/2 cucchiaino olio di sesamo
sale
Sbucciare i taro e ridurli a dadini, mettendoli a mano a mano in una ciotola di acqua fresca; dividere i broccoli in piccole cimette e tagliare i gambi a dadini; scolare e sciacquare bene il mais.
Tagliare a rondelle cipollini, zenzero e aglio e saltarli nell'olio di arachidi profumato con quello di sesamo per un minuto.
Unire taro ben scolato, broccoli e mais e far insaporire per 2 minuti, mescolando spesso perchè il taro è vischioso e tende ad attaccare.
Coprire con il dashi caldo, insaporire con la salsa di soia e un pizzico di sale e cuocere a fuoco vivace, contando circa 20 minuti dal bollore.
Se si cuoce di più i taro si ammorbidiscono molto e si spezzettano, addensando il brodo, in 15 minuti invece restano leggermente croccanti e lascino il brodo più liquido. Diciamo che è facile scegliere la consistenza preferita... e la mia è questa.
Spegnere, sciogliere il miso in una mestolata di brodo, unire al resto, mescolare bene e servire.
- rivoli affluenti:
- qualche notizia in più sul miso qui
- per un piatto vegetariano utilizzare kombudashi, il brodo giapponese ricavato da sole alghe.
Per quanto riguarda le immagini le mie sono le piuù (italiano perfetto) pessime che esistano ed è per questo che nessuno le copia. A me interessa rendere il piatto interessante assieme alla mia descrizione il resto non è necessario per me. Faccio sempre foto con il cell ovunque il piatto si trovi magari anche vicino ai fornelli. La tua minestra non è semplice so cos'è il taro ma vai a trovarlo qui. Cè un nuovo negozietto abbastanza fornito cina giappone ecc. anche con prodotti surgelati/congelati/ secchi o in barattoli ma sinceramente non mi fido molto sui surgelati e anche quei pochi freschi. Trieste non è una piazza d'uso di questi prodotti si stà avvicinando usando e curiosando quelli diciamo etnici della grande distrbuzione. E' da poco che trovi il pack choi (scritto sbagliato..) ma nessuno lo prende non sa cosa sia e non chiede. Prendo nota di tutto e poi cercheò quest'estate in Austria li trovo di sicuro anche se non posso il fresco ma devo guardare le scadenze quindi secche o in barattoli. Ciaooo buona serata.
RispondiEliminai taro sono tuberi invernali, non si trovano di solito surgelati ma, come le patate, si conservano facilmente per qualche settimana. Però non credo che li troverai d'estate. pazienza... verrai ad assaggiarli da me, prima o poi!
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