Che bella invenzione la memoria! E' ciò che esplode oggi nella comunità dell'MTC, che si sente un po' orfana delle sfide che per anni ogni mese hanno animato il nostro modo di vivere il web e per questo si è inventata l'idea di iniziare il 2020 con il flash-mob dedicato all'MTC STORY: oggi chiunque ne abbia voglia pubblica una ricetta che ha scelto tra le millemila emerse da tutte le sfide ed ha rifatto per l'occasione.
Non obbligatoriamente una delle proprie proposte, ne' per forza una di quelle pubblicate dai terzi giudici ad illustrare la propria sfida, ma preferibilmente una di quelle che ci hanno colpito tra le idee altrui, oppure la nuova ispirazione che il tema di una vecchia sfida particolarmente amata ci suggerisce oggi, attrezzati delle conoscenze che l'MTC nel suo insieme nel frattempo ci ha fornito.
Io inizialmente avevo pensato di cucinare qualcosa a base di pan di Spagna, l'unica sfida dell'MTC a cui non ho partecipato per contingente mancanza di forno causa trasloco e che nel tempo non sono poi più riuscita a recuperare nonostante me lo fossi ripromessa più volte.
Ma mi ci dedicherò alla prossima occasione MTCesca. Perchè poi mi sono resa conto che scegliere di riprodurre una ricetta altrui per me avrebbe incarnato ancora meglio lo spirito di scambio ed arricchimento che era il vero senso dell'MTC, il motivo secondo me per cui è durato tanti anni e per cui è ora amato e rimpianto da tante persone che lo hanno vissuto come strumento di informazione e formazione culinaria.
Ma mi ci dedicherò alla prossima occasione MTCesca. Perchè poi mi sono resa conto che scegliere di riprodurre una ricetta altrui per me avrebbe incarnato ancora meglio lo spirito di scambio ed arricchimento che era il vero senso dell'MTC, il motivo secondo me per cui è durato tanti anni e per cui è ora amato e rimpianto da tante persone che lo hanno vissuto come strumento di informazione e formazione culinaria.
Allora sono andata subito a pescare una ricetta, ovviamente salata, tra le quasi 200 che gli sfidanti hanno pubblicato per la sfida n. 54, quella sul Miele del febbraio 2016. Era stata proposta da Eleonora e Michael, che approfitto per ringraziare per i loro spunti preziosissimi e che spesso penso con affetto ed abbraccio con tenerezza, sia qui che in alto a sinistra.
La sfida era stata per me una delle più intriganti, che avevo declinato con due preparazioni estreme come un bubble tea al miele con perle di tapioca fatte in casa e una fondue fromage deviata con pane al miele di castagno. Però la ricetta altrui che più mi era piaciuta tra tutte, che ero curiosissima di assaggiare dal vero, che mi è rimasta in testa negli ultimi quattro anni e che quindi ho scelto di preparare oggi, è quella degli struffoli cacio e pepe: l'avevano proposta in due, Maria del blog La Caccavella e Pasquale de I sapori del Mediterraneo, ciascuno declinandola a modo proprio con scelte decisamente personali.
Io mi sono ispirata alla versione di Pasquale per l'impasto delle palline fritte e a quella di Maria per il condimento mielato, anche se, in sostanza, poi ho finito per fare un po' anche di testa mia, come al solito. Il piatto è stato servito tra gli antipasti sulla mia tavola natalizia e potrebbe essere un'ottima idea anche per il pranzo dell'Epifania di oggi; alla mia famiglia, che ha componenti anche napoletane, romane e sarde, è piaciuto davvero da matti.
Spero che il risultato appaia apprezzabile anche ad entrambi gli autori originari, cui chiedo venia per i miei interventi a gamba tesa, alla comunità MTC, oggi risvegliata dalla memoria e dall'entusiasmo, e pure a chi di tutti questi antefatti non sa nulla ma ha avuto la pazienza di leggermi fino a qui!
Spero che il risultato appaia apprezzabile anche ad entrambi gli autori originari, cui chiedo venia per i miei interventi a gamba tesa, alla comunità MTC, oggi risvegliata dalla memoria e dall'entusiasmo, e pure a chi di tutti questi antefatti non sa nulla ma ha avuto la pazienza di leggermi fino a qui!
STRUFFOLI CACIO E PEPE AL PECORINO SARDO E NOCCIOLE
ingredienti per 6-8 persone:
240 g di farina 0
2 uova
60 g di pecorino sardo, + 1 cucchiaio per il decoro
40 g di grana
50 g di strutto
80 g di miele di castagno
40 g di miele di acacia
40 g di nocciole sbucciate
1/2 cucchiaio di timo secco
1/2 cucchiaio di scorza di limone grattugiata
pepe nero in grani
sale nero bruciato di Kostroma*
sale
600 ml di olio di arachidi
Grattugiare i formaggi e mescolarli a uova, strutto, timo e ad una bella grattata di pepe.
Unire la farina setacciata, impastare bene fino ad ottenere una palla compatta, avvolgere in pellicola e tenere in frigo per un'ora.
Formare dei filoncini di pasta spessi come dita, tagliarli a tocchetti da 1/2 cm e rotolarli delicatamente tra i palme delle mani per smussarne gli spigoli.
Friggere una manciata di struffoli per volta nell'olio a 170 °C, rivoltandoli spesso con la schiumarola e tenendo a bada la schiuma che a un certo punto l'olio formerà. Scolarli quando sono ben dorati e distribuirli su carta assorbente.
Tritare grossolanamente le nocciole e tostarle a secco in un padellino fino a che cominciano a profumare, quindi lasciarle freddare.
In una pentola a bordi alti sciogliere i due mieli fino a che sonno liquidi e cominciano a sobbollire.
Spegnere, unirvi gli struffoli e le nocciole, mescolare bene e poi versare su un piatto da portata leggermente unto. La tradizione vorrebbe una forma a ciambella ma a me è venuto più facile lasciarli a cupola.
Pestare grossolanamente il pepe in grani e, mentre il miele è ancora tiepido, cospargere la superficie con il pepe pestato, un pochino anche di pepe macinato e il sale bruciato, che daranno il nero, la scorza di limone per il profumo e una cucchiaiata di pecorino per la nota bianca.
Lasciar riposare qualche ora, coperto ma fuori dal frigo, e servire a temperatura ambiente.
- rivoli affluenti:
- l'idea di questo appuntamento è venuto a Chiara di Chicche di Kika: cosa avrà cucinato lei? Volo a scoprirlo!
- * del sale di Kostroma parlavo qui
- per la cronaca la ricetta che all'epoca aveva vinto la sfida era la tartare di rana pescatrice di Anna Maria.
Gli struffoli per me sono ancora un mistero, non sono grande amante del miele e non ho ancora deciso se mi piacciono o no.
RispondiEliminaNon amando la loro stucchevole dolcezza, immagino che in questa versione potrebbero piacermi eccome.
Grazie di esserci, anche oggi.
Ti abbraccio cara.
Qui sinceramente il miele di castagno non conferisce dolcezza ma si limita ad esaltare la sapidità dell'insieme. Anche io non amo particolarmente i dolci, soprattutto quelli dolcissimi a base di miele, e di struffoli tradizionali ne mangio pochi, ma qui il sapore che prevale è decisamente formaggioso quindi... vai tranquilla!
EliminaIo amo gli struffoli, li adoro proprio...e ad una versione salata non avevo mai pensato...meravigliosi!!
RispondiEliminatutto merito di Maria e Pasquale, io mi sono limitata ad adorarli e a provare malamente a copiarli...
EliminaDa napoletana, questa versione salata m'intriga da matti!
RispondiEliminaa chi lo dici... erano quattro anni che mi ripromettevo di farli! Il sapore ovviamente è diverso, ma consistenza e "appiccicosità" (l'essere a fianco mi suggerisce "azzecca 'e dita") restano familiarissime. Provali e, se trovi modo di migliorarli, fammi sapere che sono tutt'orecchie.
EliminaMa che bella ricetta!
RispondiEliminaUna di quelle che mi fa proprio dire, come ai vecchi tempi MTC ' Ma perchè non ci ho pensato'?
...esatto!
Eliminama dai che figata! gli struffoli dolci-salati? me li ero persi. che bello questo flash mob, non è solo un triste amarcord ma è un continuo scoprire e scoprirci!! rifacciamolo prestoooooooo :-)
RispondiEliminainfatti: mi sono divertita parecchio a spulciare tra le infinite ricette e me ne sono segnate parecchie che vale di certo la pena di provare. Intanto vado a rotolarmi le tue palline di panettone ricotta e acciughe, che se ci fosse stata una sfida sui ricicli avrebbero avuto un posto d'onore. Una delle grandi eredità secondo me è anche quella di esserci conosciuti tra matti appassionati di cucina.
EliminaLa tua ricetta è in pieno spirito MTC, tecnica e fantasia. Due ingredienti che se ben mixati non deludono mai.
RispondiElimina... e sono pure riuscita a preparare un dolce senza farne un dolce!
EliminaIo amo i dolci e gli struffoli li adoro, mai avrei pensato di farli cacio e pepe, sei un genio e te li copierò, solo tu potevi pensare una ricetta come questa ;)
RispondiEliminaI geni sono i due vecchi sfidanti che ci hanno pensato, io di mio ci ho messo pochi tocchi...
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