La settimana dedicata a Sanremo mi ha trovato a casa quasi tutte le sere. E ho deciso, dopo credo una trentina d'anni che non lo facevo, di seguire un paio serate del festival. La cosa, al di là di ogni altra considerazione, mi ha dato una sensazione calda di appartenenza, come se d'improvviso mi fossi scoperta parte di una comunità, in specifico "quelli che vedono Sanremo".
Dopo decenni mi sono trovata a capire di che si parlava sui social, sul tram e nella pagina "spettacolo" dei TG, a condividere gli sbadigli mattinieri di chi la sera aveva voluto resistere fino alla fine, a ridere delle vignette satiriche, a comprendere le critiche a certi abiti, i giudizi sulle canzoni, i pronostici sulle classifiche. Ed è stato bello, per un attimo, provare questa sensazione dopo tanti anni.
Tornando però alla chiave culinaria di questo blog, quello che più mi ha divertito in quei giorni è stato leggere i post americani delle ricette da "vassoio per la TV" che giravano per il Super Bowl (evento televisivo statunitense per eccellenza, occorso poco prima del festival nostrano) e curiosamente ritrovarmi a meditare sul preparare o meno seriamente qualcuna di quelle ricette per le mie serate sul divano.
Temporalmente quegli spunti cascavano a fagiolo per Sanremo e strutturalmente si adattavano perfettamente alla voglia estemporanea di junk food che ogni tanto è anche giusto entri nella nostra vita. Culinariamente parlando, però, molti mancavano totalmente di dignità, mentre altri necessitavano di troppo tempo o programmazione rispetto a quello che avevo a disposizione io.
Così alla fine ho optato per inventarmi di sana pianta il "vassoio da 20 minuti" che mi potevo permettere, organizzato al volo con quello che sotto mano e sufficientemente "antidieta" per accontentare la mia parte golosa di trasgressione.
In casa avevo della sfoglia fresca per lasagne, formaggio della Val d'Ossola, due bei salamini e poi una manciata di spinaci cotti, una ricottina fresca e una tortilla di cipolle (senza gamberi), originariamente destinati alla schiscetta per l'essere che mi vive a fianco, il quale la mattina stessa mi aveva però avvertito che avrebbe pranzato fuori con i colleghi quindi il pranzo al sacco non gli sarebbe servito.
Sostanzialmente la preparazione del vassoio è quasi interamente intuitiva: basta tagliare tutto a dadi o fettine, lavorare gli spinaci con la ricotta, formare delle palline e rotolarle in parmigiano grattugiato ed il gioco è fatto.
Per la sfoglia da lasagna, poi non ho fatto molto di più: avevo già spiegato qui cosa sia la pesteda, qui sotto il succinto racconto di questa ricetta non ricetta e un paio di foto scattate al volo cercando di non farsi rubare tutte le frittelline dalla fondina con la carta assorbente dove riposavano in attesa di essere trasferite in una ciotola come si deve.
Ho chiesto all'essere di stappare il vinello bianco che ci aspettava in frigo ma non è stato sufficiente. Così accontentiamoci delle foto "di scolatura", disponiamo tutto il resto su due vassoi, brindiamo con il vino e prendiamo in mano il telecomando. Perché per punizione una serata del festival a questo punto se l'è seguita anche lui!
MALTAGLIATI CROCCANTI
ingredienti per due belle ciotole di snack:
150 g di sfoglia fresca per lasagne*
pesteda o altro misto di spezie salato
300 ml di olio di arachidi
Mentre l'olio si scalda in un pentolino dai bordi alti tagliare la sfoglia a piccoli quadretti irregolari.
Tuffare una manciata per volta di maltagliati nell'olio e cuocere per circa 1 o 2 minuti, il tempo che si gonfino al centro e si dorino appena sui bordi.
Scolare su carta assorbente e procedere con la frittura delle successive manciate, cospargendo le frittelline con il sale aromatico e mescolando bene. Servire caldo. SE non sono finite prima...
Dopo decenni mi sono trovata a capire di che si parlava sui social, sul tram e nella pagina "spettacolo" dei TG, a condividere gli sbadigli mattinieri di chi la sera aveva voluto resistere fino alla fine, a ridere delle vignette satiriche, a comprendere le critiche a certi abiti, i giudizi sulle canzoni, i pronostici sulle classifiche. Ed è stato bello, per un attimo, provare questa sensazione dopo tanti anni.
Tornando però alla chiave culinaria di questo blog, quello che più mi ha divertito in quei giorni è stato leggere i post americani delle ricette da "vassoio per la TV" che giravano per il Super Bowl (evento televisivo statunitense per eccellenza, occorso poco prima del festival nostrano) e curiosamente ritrovarmi a meditare sul preparare o meno seriamente qualcuna di quelle ricette per le mie serate sul divano.
Temporalmente quegli spunti cascavano a fagiolo per Sanremo e strutturalmente si adattavano perfettamente alla voglia estemporanea di junk food che ogni tanto è anche giusto entri nella nostra vita. Culinariamente parlando, però, molti mancavano totalmente di dignità, mentre altri necessitavano di troppo tempo o programmazione rispetto a quello che avevo a disposizione io.
Così alla fine ho optato per inventarmi di sana pianta il "vassoio da 20 minuti" che mi potevo permettere, organizzato al volo con quello che sotto mano e sufficientemente "antidieta" per accontentare la mia parte golosa di trasgressione.
In casa avevo della sfoglia fresca per lasagne, formaggio della Val d'Ossola, due bei salamini e poi una manciata di spinaci cotti, una ricottina fresca e una tortilla di cipolle (senza gamberi), originariamente destinati alla schiscetta per l'essere che mi vive a fianco, il quale la mattina stessa mi aveva però avvertito che avrebbe pranzato fuori con i colleghi quindi il pranzo al sacco non gli sarebbe servito.
Sostanzialmente la preparazione del vassoio è quasi interamente intuitiva: basta tagliare tutto a dadi o fettine, lavorare gli spinaci con la ricotta, formare delle palline e rotolarle in parmigiano grattugiato ed il gioco è fatto.
Per la sfoglia da lasagna, poi non ho fatto molto di più: avevo già spiegato qui cosa sia la pesteda, qui sotto il succinto racconto di questa ricetta non ricetta e un paio di foto scattate al volo cercando di non farsi rubare tutte le frittelline dalla fondina con la carta assorbente dove riposavano in attesa di essere trasferite in una ciotola come si deve.
Ho chiesto all'essere di stappare il vinello bianco che ci aspettava in frigo ma non è stato sufficiente. Così accontentiamoci delle foto "di scolatura", disponiamo tutto il resto su due vassoi, brindiamo con il vino e prendiamo in mano il telecomando. Perché per punizione una serata del festival a questo punto se l'è seguita anche lui!
MALTAGLIATI CROCCANTI
ingredienti per due belle ciotole di snack:
150 g di sfoglia fresca per lasagne*
pesteda o altro misto di spezie salato
300 ml di olio di arachidi
Mentre l'olio si scalda in un pentolino dai bordi alti tagliare la sfoglia a piccoli quadretti irregolari.
Tuffare una manciata per volta di maltagliati nell'olio e cuocere per circa 1 o 2 minuti, il tempo che si gonfino al centro e si dorino appena sui bordi.
Scolare su carta assorbente e procedere con la frittura delle successive manciate, cospargendo le frittelline con il sale aromatico e mescolando bene. Servire caldo. SE non sono finite prima...
- rivoli affluenti:
- * questa è la dose di sfoglia che grossomodo si ottiene con 1 uovo, se la si vuole preparare fresca. La mia però era biecamente quella sottovuoto del supermercato.
- le foto dei super bowl tray sono prese qui
- ... ed ora posso anche sentirmi in pace con la coscienza della brava blogger aggiornata, visto che un fritto per Carnevale l'ho pubblicato pure io! Per San Valentino invece... mo' ci penso, con calma.
Golosi!!!
RispondiEliminadifatti sono spariti in un attimo...
EliminaQuesta è la prova che si può proprio friggere di tutto!!!
RispondiEliminaEsatto! ;D
EliminaChe ingegno!!!!!! Da rifare assolutamente anche se il Festiva è finito, baciiiii
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Eliminama tanto funziona perfettamente come snack in qualsiasi occasione...
EliminaRicordo un fritto analogo con i tortellini del supermercato...
RispondiEliminacredo di averli pure pubblicati!
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