Passa ai contenuti principali

passate le feste 4: clam & corn chowder alleggerito

Prosegue la mia tardivissima illustrazione dei piatti delle nostre feste di Natale. Dopo i biscottini al doppio cioccolato e le linguine con frutti di mare polpo e pomodori secchi della Vigilia, sono partita con il pranzo di Natale, a tema "pesce, leggero e total white", cominciato con l'aperitivo/antipasto, un cocktail alle mandorle e un pane farcito.

Oggi parliamo al primo piatto, una sorta di clam chowder bostoniano rivisitato in versione molto alleggerita: ho usato poco latte invece di litri di panna, ho ridotto la quantità delle patate canonica (che avevo anche evitato nella "insalata russa" dell'antipasto) ed ho usato sì, il grasso sciolto del bacon ma si è trattato dell'unica concessione. Piccola ulteriore variante, per pura mia golosità: ho  aggiunto chicchi di mais, che non compaiono nella versione "classica" ma in una delle tante possibili variazioni sul tema.

Non appartiene, ovviamente, alla tradizione natalizia italiana e per la verità nemmeno a quella statunitense, ma i commensali hanno trovato molto gradevole questa zuppa "insolita", che si adatta perfettamente al clima decisamente invernale di questo periodo. Tanto è vero che mi hanno chiesto di prepararla di nuovo.

Mi rendo conto adesso che in anni di blog e decenni di frequentazione della cucina americana qui un clam chowder come si deve non l'avevo ancora pubblicato. Comincio  accontentandomi di questa variante alleggerita... tanto la versione che preparerò per il prossimo pranzo di famiglia sarà molto più vicina a quella imparata sul posto.

Ma dovrò avere un pochino di tempo, perchè voglio preparare in casa gli oyster crackers originali, i tradizionali crostini tondi e gonfi che accompagnano questa zuppa a Boston e che qui è impossibile trovare confezionati.

CLAM & CORN LIGHT CHOWDER
ingredienti per 8 persone:
1,5 kg di vongole
1 cipolla
3 patate, c.a 500 g
250 g di mais in scatola
1 cipolla
150 g di bacon affumicato
200 ml di latte
2 cucchiaini di amido di mais
1 ciuffo di prezzemolo 
1 foglia d'alloro
sale
pepe nero al mulinello
cracker non salati o crostini di pane x servire

Mondare e sciacquare le vongole. Coprirle a filo con acqua, portare a bollore con i gambi di prezzemolo e levare le vongole a mano a mano che si aprono. 

Sgusciare le vongole tranne 12-16 per decoro. Filtrare il brodo (c.a 1lt) e tenerlo in caldo. 

Tagliare la cipolla a fettine sottili. Ridurre le patate a dadini di 5 mm; sciacquare il mais; 
tagliare a straccetti quadrati il bacon. Tritare le foglie del prezzemolo.

Tostare il bacon in una pentola senza condimento fino a che diventa croccante. 

Levarlo dal tegame e nel suo fondo struggere le cipolle con l’alloro fino a che sono trasparenti, unendo una cucchiaiata di brodo delle vongole se tendono a dorare troppo.

Unire le patate e il brodo delle vongole e cuocere per circa 10-15 minuti. Intanto sciogliere l’amido nel latte.

Unire il mais, le vongole sgusciate, il bacon croccante (tranne una manciatina per il decoro) e il latte e cuocere a fuoco basso per circa 5 minuti.

Aggiustare di sale se serve, pepare abbondantemente e decorare col prezzemolo tritato, le vongole nel guscio e il bacon tenuto da parte. Servire a parte i cracker o crostini (che nella foto non si vedono), che ogni commensale aggiungerà a gusto.  
  • rivoli affluenti:
  • se si passa per Boston (dove è gettonatissimo anche d'estate) dove gustarsi un buon clam chowder originale? Qui qualche indicazione
  • senza i crostini (o con equivalente adeguato) la ricetta è gluten free.

Commenti

Posta un commento

post più popolari

MTC di settembre 2014: un sacco di riso!

Diceva un vecchio slogan anarchico: "con l'ironia abbatteremo il potere e un sacco di riso lo seppellirà".  A no? Erano risate?! Va be'... per un MTC di questa portata ci si può anche concedere una licenza! Premessa... ... avevo scritto un post lunghissimo per raccontare perché e per come ho scelto questo tema per l'MTChallenge di settembre 2014. Poi l'ho ridotto della metà, lasciando solo alcune note che mi sembravano indispensabili, e l'ho mandato alla Gennaro per un parere.  E lei ha detto che un terzo di quanto le ho mostrato era già troppo! Allora ho ricomposto alcuni dei contenuti in articoli di supporto da pubblicare più avanti ed ho cassato il resto. Qui è rimasto il riassunto della selezione della selezione, ovvero il puro tema dell'MTC. Che, mi spiace, adesso vi tocca leggere per intero! Se scegliere un ingrediente invece che una ricetta tende ad allargare gli orizzonti, questa volta scegliere IL RISO , come capirete, li spalanca fran

a tu per tu con il Fleischkäse svizzero, questo sconosciuto di famiglia

Nel curioso elenco dei cibi svizzeri che hanno caratterizzato la mia infanzia mi rendo conto che, fatto strano, sul blog non ho ancora parlato del  Fleischkäse, una via di mezzo tra un polpettone ed un würstel gigante di cui da bambini venivamo spesso nutriti. Ma un episodio di vita vera me lo ha messo sotto il naso proprio l'altro giorno, ed eccomi qui con il mio reportage storico-familiare. Alcuni Svizzeri, come quelli di casa mia, vivono il   Fleischkäse come un salume, da comprare pronto, intero o affettato sottile in buste, da servire in tavola come fosse prosciutto cotto o da infilare nei panini per merenda con maionese, senape e cipolline sottaceto (Be'... che c'è?! Se mia mamma per evitare che noi figli mangiassimo troppa Nutella la teneva in frigo ad indurire, così era più difficile da spalmare e sul pane se ne metteva di meno, perché stupirsi di quella che lei invece considerava una merenda "sana"?!) Altri amanti del  Fleischkäse  lo compran

una salsa di cipolle svizzera per würstel e per mamme lavoratrici

Lo so: sono rimasta indietro di una puntata! Parlavo di  ricette svizzere  quando un'irrefrenabile tentazione di cibo americano  si è intrufolata in cucina ed ha avuto  la meglio. Riprendo ora il filo con un piatto che ho proposto pochi giorni fa anche alla mia cara mammina svizzera in occasione del suo compleanno: Bratwurst con salsa di cipolle. L'aspetto curioso non sta tanto nel tipo di würstel utilizzato, una salsiccia bianca di vitello il cui nome per alcuni significa "salsiccia di carne spezzettata" e per altri "salsiccia da arrostire". In Germania di solito viene speziata in modo deciso con pepe, noce moscata e/o cumino, mentre in Svizzera il suo sapore è molto più delicato. In Ticino ne esiste una versione mignon, una "collana" di micro-salsiccine detta cipollata  non perchè contenga cipolle ma perchè, appunto, di solito si serve in salsa di cipolle. Ma, a casa della mia mamma lavoratrice senza tempo ne' passione per la cucina,

MTC giugno 2011... verso Oriente!

Continuo a pensare che le giudici  titolari  e aggiunte  dell'MTC fossero completamente fuori quando hanno passato a me il testimone e nessuno potrà convincermi del contrario, anche perchè potevano ben immaginare in che gorgo storico-etnico-confusionale avrei trascinato la sfida... ma si sono fidate lo stesso! No, è oggettivo: non possono essere completamente normali... Accertato questo, dichiaro anche di non essermi mai emozionata tanto nello scrivere un post e soprattutto nel proporre una ricetta, sentendo tanti occhi puntati addosso ed il fiato trattenuto di tanti MTC addicted... Ebbene sì, rilassatevi (o disperatevi) pure: come temevate, questa volta si va davvero tutti in Giappone! Niente succede per caso, si sa. Tanto è vero che l'eterno girovagare di Marco Polo (a cui faccio da qualche tempo da vivandiera ) l'ha portato proprio a questo punto del suo viaggio a confrontarsi con  Cipango , il Paese del Sol Levante... Come potevo non cogliere il suggerimento di un s

peperoni farciti alla croata: massaia batte bustina millemila a zero!

Riprendere a parlare di cucina non è facilissimo, soprattutto con il tono scanzonato che avevo in mente per questo post. Mi limiterò all'aspetto "documentaristico" ed umano, che l'umore magari sa beneficiare della concentrazione e della dolcezza richieste da una simile impostazione. Dopo una lunga serie di articoli e ricette a base di riso penso di cambiare direzione dedicandomi ai peperoni bianchi croati che di solito si cucinano ripieni di carne, per scoprire poi che nella farcia è presente riso crudo. Quando si dice il caso... I peperoni bianchi, babura paprika, in Croazia sono reperibili facilmente proprio in questa stagione. Ne ho in frigo tre e decido di prepararli, appunto, come  punjene paprike , ovvero farciti e cotti nel pomodoro, ricetta tipica che con piccole varianti è diffusa anche in altri Paesi limitrofi e che ogni famiglia, ovviamente, prepara secondo i propri criteri. La versione più semplice prevede di profumare carne trita di manzo o m

riso Otello: un nero integral(ista)

Il primo giorno di autunno una ricetta con le ultime verdure estive, che sono ancora buone visto che sembra far più caldo ora che nei mesi trascorsi... Sollecitata da alcuni dubbi posti sulle modalità di cottura del riso integrale e sull'utilizzo di varietà di riso "esotiche", ho pensato di provare le risposte sul campo e chiarire soprattutto le idee a me stessa, la prima che ha tutto ancora da imparare. Così, per prendere due piccioni con una fava, ho scelto un riso sia nero che integrale. No, non famoso ed idolatrato riso Venere, fantastica varietà di nobile origine cinese che, grazie a opportune ibridazioni, ora è coltivato anche in Italia.  Ho pescato  invece una varietà tutta italiana: il riso Otello, che deriva anch'esso da varietà cinesi ma è di concezione e di coltivazione tutta nostrana. Chissà se il  nome è stato ispirato ispirato dal famoso personaggio shakespeariano, dalla sua pelle scura e dalla sua natura piuttosto integral ista... Si utilizz

precisazione:

Per carattere tendo a tenermi in disparte e so che un comportamento simile in rete rema contro la normale volontà di visibilità di un blog che si rispetti: ho ricevuto spesso critiche per questo.
Mi hanno anche fatto notare che non sempre racconto le manifestazioni a cui sono invitata da aziende e che non polemizzo con chi ha utilizzato i miei testi o le mie foto senza citare il mio blog.
Ringrazio con passione chi mi rivolge queste critiche per affetto e chi mi sopporta lo stesso, nonostante non segua i loro consigli!