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la Sardegna in una crema di cipolle rosse

Appena terminato di dire che sono in mood cinese ed ecco che torno al volo in Italia, più precisamente in Sardegna, anche se non mancano spunti francesi ed alpestri: trovo al mercato dietro casa, che è etnico nel senso migliore del termine, anche delle "cipolle rosse sarde" che mi ingolosiscono oltremodo.

Non ne è specificata l'esatta provenienza ma conosco le cipolle della Marmilla, con cui ad Alghero ho assaggiato tempo fa una catalana stupenda, e credo anche queste siano molto simili, Preferisco però evitare l'aragosta e dedicarmi in toto alle mie perfette e dolcissime cipolle in una ricetta che la valorizzi al massimo, indipendentemente dalla loro esatta origine in area sarda.

Non so in quanti ricordino che per diversi anni Davide Oldani ha creato ricette per la rubrica di cucina light de La Cucina Italiana. Ebbene: questo piatto è grossomodo il ricordo di uno di quelli ideati dallo chef, che ho pescato tempo fa in un numero di luglio di non ricordo che anno (credo tendenzialmente del decennio '80-'90) e che attendeva solo delle cipolle buonissime, anche se lo chef prevedeva cipolle chiare.

Infatti, ovviamente, utilizzando queste rosse il colore finale non è invitantissimo... però il sapore compensa ampiamente e poi per cambiare il look bastano due striscioline dei decori un pochino voluminosi a coprire la superficie, mahari con profumi che esaltino quelli della crema. Uso  bresaola e ciuffi di coriandolo, che non sarebbero sardi ma...

Non posso evitare la bresaola perchè, dopo averla celebrata sia qui sul blog che per il Calendario del Cibo Italiano, mi viene d'istinto infilarla ogni volta serva un profumo fumoso ed una sapidità di grande personalità. E' ovviamente sostituibile con altro e l'ideale sarebbe un buon prosciutto crudo sardo di montagna. Che purtroppo qui non trovo, quindi mi accontento di ciò che ho in casa, che comunque funziona egregiamente.

Il secondo decoro, invece, è meno peregrino di quanto sembri e mi fornisce anche lo spunto per non rinnegare totalmente il mio attuale mood orientale pur non uscendo dal tema sardo. Infatti per profumare questa ricetta utilizzo un preparato aromatico per carni che mi hanno portato dalla Sardegna, praticamente un dry rub locale per carni della cooperativa agricola Erbosard di Orosei, che oltre al sale contiene: mirto, rosmarino, menta, origano, ginepro, salvia, anice e... coriandolo! Et voilà, l'assist a filo orientale che mi serviva! 

Ed ecco una sorta di zuppa di cipolle molto light, quasi casualmente a mood sardo e adattissima a questo settembre bivalente perchè nelle giornate dal clima estivo si può servire tiepida, in quelle più brumose è ottima ben calda.
CREMA DI CIPOLLE ROSSE AI PROFUMI SARDI
ingredienti per due persone come primo, per 4 come antipasto:
4 cipolle rosse, circa 500 g, possibilmente sarde
600 ml brodo di verdura leggero
200 ml latte (scremato, nella versione super-light)
2 cucchiai scarsi di farina
1/2 cucchiaino di mix di aromi sardi
2 cucchiai di olio
sale

per completare:
4 fette di pane integrale
50 g di bresaola (o prosciutto crudo sardo)
1 ciuffo di coriandolo

Affettare le cipolle, struggerle nell'olio fino a che sono morbide, poi unire la farina e farla tostare fino a che è leggermente dorata.

Unire il mix di erbe, il latte ed il brodo, rimestare bene sul fondo perchè la farina non si attacchi, portare a leggero bollore, salare se serve, e cuocere a fiamma media per 30 minuti. 

Poco prima di servire tagliare il pane a rettangoli larghi due dita e tostarli in padella antiaderente (o nel tostapane) fino a che sono dorati e croccanti.

Frullare le cipolle con tutto o parte del loro brodo, in modo da ottenere la consistenza desiderata, e dividere in ciotole individuali.
Decorare con la bresaola striscioline e le foglie di coriandolo, accompagnare con i crostini di pane e servire, caldo o tiepido.

Commenti

  1. Preso nota mi piace la cipolla solo che non troverò questa forse quella di Tropea ma proverò anche con le bionde al caso. Ciaooo

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    Risposte
    1. gusto e colore con le cipolle di Tropea credo saranno molto simili, con quelle bionde magari allunga leggermente i tempi di cottura perchè sono leggermente più acide ma in compenso avrai un colore della crema meno inquietante ;-D

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    2. ahahahaha, colore inquietante aspetto al varco l'uomo lui non riesce nemmeno a concepire di mangiare qualcosa al nero di seppia, carbone vegetale, carote o patate viola .... ci penserò se fare violenza o..... ;-D grazie per le dritte.

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